Cresce il turismo nel cratere,
«Più 16% nei primi otto mesi del 2023:
segnale che fa ben sperare»

SISMA - Il commissario Guido Castelli ha partecipato a due eventi legati alla valorizzazione delle zone montane, prima a Matelica e poi a Sarnano: «Sinclinale camerte e imprenditoria femminile, patrimoni da sfruttare»

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castelli

Guido Castelli

«Nel cratere segnali di ripresa per il turismo, nei primi otto mesi di quest’anno registrato un +16% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2022» , così il commissario alla Ricostruzione, Guido Castelli, che oggi ha partecipato a due appuntamenti nel Maceratese. Il primo a Matelica per la Sinclinale Camerte, il secondo a Sarnano per il progetto di albergo diffuso. Secondo Castelli si può.

«Rilanciare il tessuto civile e economico dell’Appennino centrale colpito dal sisma del 2016 attraverso la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale. Si tratta di una strategia di rilancio dei territori che prevede programmi e azioni, complementari a quelli regionali, che sono finalizzati a individuare anche nel turismo un ambito di interesse fortemente strategico per garantire la ripresa economica. Una strategia che, al suo interno, contiene azioni di salvaguardia di quegli equilibri ambientali che si fondano sull’equilibrio tra uomo e natura».  Il turismo può essere una delle chiavi per lo sviluppo dei territori, un comparto che può essere trainante «i numeri evidenziano una sensibile ripresa» ha detto. I dati dell’Osservatorio sul turismo regionale dicono che «nei primi 8 mesi del 2023 – spiega Castelli – nei nostri territori colpiti dal sisma, è stato registrato un +16% di presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, corrispondenti a un totale di circa un milione di persone.  È un segnale questo che non solo fa ben sperare, ma che bisogna cogliere continuando a lavorare»Un’attività di promozione e supporto che questa mattina lo ha visto partecipare al Teatro Piermarini di Matelica al convegno che ha segnato il momento conclusivo del progetto mirato alla candidatura della Sinclinale Camerte a patrimonio Unesco. «Un percorso – dice Castelli – che vogliamo continuare a compiere tutti insieme verso un risultato che, seppur molto ambito e difficile, ci continuerà a vedere impegnati fino in fondo. La Sinclinale costituisce un patrimonio unico che è in grado di generare logiche di sviluppo il cui valore sta anche nel fatto che non intaccano il patrimonio naturalistico o il settore agricolo ma, anzi, contribuiscono a preservarlo e tutelarlo».  

Nel pomeriggio il commissario Castelli ha partecipato a Sarnano all’inaugurazione del “Borgo delle Sibille” progetto di albergo diffuso realizzato dalle imprenditrici Emanuela Leli (presidente della Cna turismo delle Marche) e Brunella Trisciani che, per questo loro progetto, hanno coniugato innovazione e tutela della tradizione. «Vediamo concretizzarsi i primi effetti positivi della linea del Piano complementare sisma dedicata al turismo grazie a un bando del valore di 600mila euro che ha consentito a questo progetto di imprenditoria femminile di creare un albergo diffuso, che fa rete con le altre realtà territoriali circostanti e valorizza la cultura, le conoscenze, le tradizioni e i sapori di questa terra con l’obiettivo di fare questo borgo un polo attrattivo».  

E proprio il Piano nazionale complementare, attraverso il programma NextAppennino, è lo strumento dedicato alla “riparazione” del cratere 2009 e 2016 che il commissario Castelli può utilizzare quale «strategia di valorizzazione dei nostri borghi che si raccorda, ed è in perfetta simbiosi, con quella adottata qui nelle Marche dal presidente Acquaroli». All’interno del piano complementare sisma, in particolare, la Linea B2.1 è dedicata al sostegno a progetti, che vedono coinvolti soprattutto piccoli imprenditori che credono fortemente nel territorio, per interventi destinati allo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, sportive, anche del terzo settore. In base ai dati elaborati da Unioncamere, ad oggi i progetti ammessi (che hanno visto come settore merceologico prevalente quello della ricettività) in totale sono 102, per un finanziamento di quasi 50 milioni di euro e un investimento complessivo di 66,8 milioni. Il 56% delle progettazioni finanziate ricade nel cratere ristretto, il 34% sui centri storici, il 19% riguarda i giovani e il 36% l’imprenditoria femminile. Relativamente alle sole Marche, la Linea B2.1 ha visto 47 progetti ammessi per un finanziamento di oltre 24 milioni di euro che generano investimenti per 32, 5 milioni di euro. A questi dati, che fissano la situazione attuale, si possono poi aggiungere anche quelli prospettici, che stimano il potenziale di ricaduta dell’indotto per le sub misure B2.1 e B2.2 in, rispettivamente, circa 48 e 50 milioni. A ciò si aggiunga che tali investimenti, con il tempo, avranno a loro volta un effetto migliorativo sulla produttività nei territori dell’Appennino centrale. 



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