Palazzo degli studi, storie di equità
Al primo piano 60 impiegati della Provincia
Al secondo 500 studenti dello Scientifico

MACERATA - Occupano gli stessi spazi in piani diversi. Aveva sollevato la questione la consigliera comunale di Macerata Bene Comune (e prof) Stefania Monteverde chiedendo una soluzione per il liceo

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Palazzo degli Studi

di Luca Patrassi

Pare che al solo echeggiare della parola scuola in Provincia si sobbalzi, in particolare si agita il presidente della Provincia Sandro Parcaroli che non sa da quale parte appoggiarsi, a chi appellarsi. Qualche giorno fa c’è stata l’inaugurazione della Loggia del grano, sede del dipartimento di Scienze politiche di Unimc con una importante lezione della presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra.

Per tranquillizzare subito i maceratesi va precisato che, in questo frangente, al sindaco-presidente della Provincia Sandro Parcaroli non è successo nulla, ha porto i suoi saluti. La prof Sciarra ha toccato diversi temi e tra questi quello particolare delicato legato alla “equità intergenerazionale”. Bene, finita la lezione, chi era a piedi magari ha riconquistato in sequenza piazza della Libertà e piazza Cesare Battisti dove si staglia momumentale il Palazzo degli Studi, plastico esempio di “equità intergenerazionale” firmato dalla Provincia.

Due i piani del palazzo monumentale, sul primo ci sono gli uffici tecnici della Provincia, sul secondo una sede del Liceo Scientifico. Sia gli impiegati che gli studenti occupano gli stessi spazi, pur se su piani diversi, ma spicca un piccolo particolare: al primo piano ci sono una sessantina di impiegati, al secondo cinquecento studenti, stipati, quasi messi “sottovuoto”.

Tempo fa aveva sollevato la questione la consigliera comunale di Macerata Bene Comune (e prof) Stefania Monteverde evidenziando come allo Scientifico poteva essere assegnato anche il primo piano spostando gli impiegati in altri stabili del centro. Il sindaco/presidente Sandro Parcaroli aveva risposto ipotizzando uno spostamento della scuola nell’ex Provveditorato, il giorno dopo un amministratore della Provincia vergava una nota ufficiale per dire che nell’ex Provveditorato avrebbe trovato sede la Prefettura. Come dire che in Provincia si vive alla giornata.

Intanto lo Scieentifico è in crescita di iscrizioni, ma non ha le aule per mettere gli studenti mentre al primo piano del palazzo degli Studi la Provincia ha le stanze ma non ha gli impiegati per occuparle. La soluzione c’è: basta voltare le spalle alla Loggia del grano di Unimc dopo aver lungamente applaudito la presidente Sciarra.

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