«Schiamazzi, degrado e atti vandalici»
Esposto dei residenti del centro,
chiesto l’intervento del prefetto

CIVITANOVA - Sono 188 le firme raccolte per chiedere misure contro la movida molesta: «Un disagio esistenziale infinito dovuto alle varie situazioni di intrattenimento notturno e diventato insostenibile». Proprio oggi il sindaco Ciarapica ha firmato un'ordinanza per cercare di limitare i disagi in un'altra zona dove viene denunciato lo stesso problema, quella del borgo marinaro

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Gli atti vandalici dello scorso weekend

di Laura Boccanera

Schiamazzi, sporcizia, atti vandalici e urla, episodi di degrado fra giovani e giovanissimi. Persone riprese mentre urinano per strada, e poi cori da stadio, vomito, bottiglie rotte, citofoni che suonano a ogni ora della notte, danneggiamento di portoni, finestre, episodi di violenza e scene di ragazzini ubriachi che si picchiano, bestemmie.

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Uno degli attivi vandalici commesso da un gruppo di ragazzini in centro

Tutto quello che vedono i residenti del centro di Civitanova da oggi è anche sul tavolo del prefetto di Macerata chiamato a rispondere dei disagi che i cittadini stanno vivendo. Un’altra zona , dunque, interessata dalla movida molesta, dopo quella del borgo marinaro.

In questo ultimo caso, proprio oggi il sindaco Ciarapica ha firmato un’ordinanza che impone la chiusura di via Nave, Carena e Conchiglia anche al traffico pedonale per chi non è residente nelle ore serali del venerdì e del sabato e nel tratto fra via Duca degli Abruzzi e via Lauro Rossi (leggi l’articolo)

Ma c’è un’altra fetta di popolazione che ogni notte fa i conti con il disagio: «Un disagio esistenziale – scrivono i residenti allegando le 188 firme –  infinito dovuto alle varie situazioni di intrattenimento notturno e diventato insostenibile. Al termine delle serate, permangono, il tutto sparso lungo le strade, davanti ai portoni delle abitazioni, sui davanzali delle finestre, sulle scalinate degli edifici pubblici, urine, vomito, bottiglie e bicchieri di ogni genere, fazzoletti sporchi, cartacce, residui di consumi umani, siringhe usate, per limitarsi al descrivibile. Urla, schiamazzi indescrivibili, scampanellate alle porte e ai citofoni, danni alle finestre, alle cassette della posta, fragore causato dal rovesciamento dei cassonetti dell’immondizia con conseguente spargimento del loro contenuto, cori da stadio, episodi di violenza conclamata, strombazzamenti di clacson, declamazioni e espressioni blasfeme».

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Le cassette della posta danneggiate in centro

«A questo quadro descrittivo – continuano i residenti – che può essere capito solo da chi ne subisce il danno, e non da chi incoscientemente vede in tutto questo un progresso turistico e culturale, va aggiunta la paura di trovarsi, al mattino, una volta che la città sia stata ” sgomberata”, diversi danni patrimoniali con auto danneggiate, specchietti divelti, portoni imbrattati, persiane sfilate, grondaie danneggiate o addirittura divelte ed utilizzate come arma nelle frequenti risse, tentativi di effrazione visibili con l’uso di vari attrezzi sui portoni, muri disonorati da scritte insulse». Da qui la richiesta al prefetto (e al sindaco destinatario pure dell’esposto) di porre in essere azioni risolutive: «Già in passato sono state evidenziate le sopraelencate criticità agli stessi destinatari, senza avere purtroppo risposte ed azioni adeguate alla risoluzione dei problemi, che tali sono rimasti», concludono amaramente i residenti.

 

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