Il gruppo consiliare
All’appello mancherebbero 400 documenti fra delibere, di giunta e di consiglio e determine. «Tutti documenti riferiti al periodo 2018 e 2022 e di cui manca la pubblicazione in evidenza sul sito. Della loro esistenza si sa perché ogni atto presenta un numero progressivo, ma di questi documenti non c’è traccia». A denunciarlo è il gruppo consigliare di minoranza di San Ginesio “San Ginesio comunità condivisa” che nei giorni scorsi è stato ricevuto dal vice prefetto Emanuele D’Amico al quale ha reso nota la situazione. Ma non sarebbe l’unica violazione che la minoranza ha denunciato: «Ciò che ci ha spinti ad chiedere udienza è stata la scoperta degli oltre 400 atti non pubblicati sul sito istituzionale – spiega il gruppo consiliare – di cui avevamo chiesto conto alla vice segreteria dieci giorni fa, senza ancora aver ricevuto alcun tipo di risposta. A tutto ciò vanno sommati la violazione dello statuto comunale per la composizione della giunta, la richiesta di accesso agli atti ancora bloccata, richiesta che il ministero dell’Interno, con parere espresso chiesto peraltro degli amministratori, aveva definito sacrosanta, l’impossibilità di relazionarsi direttamente con la revisore dei conti, lo stravolgimento di quanto verbalizzato nella delibera relativa all’interrogazione in cui veniva chiesto chi avesse accesso ai dati dei cittadini iscritti al servizio Whatsapp “San Ginesio Informa”, dove il sindaco dichiarava in consiglio comunale di avvalersi dell’aiuto di una figura esterna, con tanto di nome, cognome e un millantato atto autorizzante, ma che ora, alla richiesta di maggiori chiarimenti, è divenuta una “errata interpretazione”.
Arrivando persino al cambiamento, in fase di pubblicazione, di una proposta di delibera approvata in consiglio comunale ed infine in questi giorni, al diniego di accesso agli atti tramite gli uffici comunali, con la richiesta di passare esclusivamente per gli amministratori. Tutte azioni che di fatto ostacolano il lavoro dei consiglieri comunali di minoranza, chiamati dai cittadini a svolgere soprattutto una funzione di controllo. Siamo usciti dalla Prefettura fiduciosi e ancora più consapevoli che il ruolo che siamo chiamati a svolge è un baluardo della democrazia, apprezzando la disponibilità del viceprefetto».
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Mamma mia! Marche, Insula Felix!
E’ una vergogna che riguarda quasi tutti i Comuni e che per questo si fa finta di non vedere. In questo Civitanova eccelle come al solito con oltre 3000 documenti mancanti e qualche migliaio inserito a posteriori dopo esposti e denunce. San Ginesio comunque per essere un comune di 3000 abitanti brilla per sito istituzionale costruito per impedire proprio questo controllo. Gli amici di San Ginesio (a cui va il plauso di pretendere il rispetto delle leggi di riferimento di cui non frega nulla a nessuno) hanno perfettamente ragione. Gli atti pubblici sono gestiti in modo incredibile. Pensate solo che il Dirigente alla Ragioneria nel 2022 su 53 provvedimenti ne “scorda” 6 ma la cosa piu’ ridicola e’ che ne retrodata alcuni con effetto maccheronico. Del tipo, solo per fare un esempio, che il provvedimento n.48 del 19.12.22 viene dopo il provvedimento n.43 del 23.12.22 con la cronologia tipica del mago Otelma.
@dimitripapiri Completamente d’accordo con te, tema trattato in incontri pubblici cui sono stati invitati tutti, nessuno si è presentato per rispondere spiegando.