Il sopralluogo di Sergio Rubini a Montecassiano
«Lo scorso 20 aprile abbiamo accolto il regista e attore Sergio Rubini con la sua troupe cinematografica e nei giorni scorsi ci è stato ufficialmente comunicato che Montecassiano è stato scelto come set per girare alcune scene del suo prossimo film su uno dei più grandi poeti della letteratura italiana: Giacomo Leopardi».
Ad annunciarlo con soddisfazione è l’assessora alla Cultura Ilaria Matteucci. Montecassiano dunque si aggiunge a Recanati nel progetto cinematografico, finanziato dalla Rai in collaborazione con il regista Rubini e con il sostegno della prestigiosa casa di produzione IBC Movie ed il supporto della Marche Film Commission, che contribuirà a diffondere la conoscenza dell’eredità culturale di Giacomo Leopardi e delle città toccate dal poeta. L’obiettivo principale, infatti, è quello di raccontare la vita e l’opera di Leopardi in un contesto autentico e storico, per far conoscere al mondo la bellezza del territorio e la sua importanza nella storia culturale italiana. «Questa – evidenzia l’assessora – è una straordinaria opportunità di valorizzazione culturale e turistica per il nostro affascinante borgo. Il film potrebbe avere un impatto notevole sulla promozione del territorio a livello nazionale e internazionale, attirando turisti e investimenti nella zona».
Le riprese del film sono previste per la prima metà di ottobre ma la troupe inizierà a lavorare sul territorio già tra qualche settimana per i preparativi necessari alla produzione. «Il lavoro di conservazione dei tanti beni culturali fatto in questi anni dall’Amministrazione – conclude Matteucci – e la loro valorizzare attraverso il costante lavoro svolto dall’Ufficio turistico vengono premiati da questa notizia che porta Montecassiano sotto i riflettori nazionali».
Sergio Rubini gira a Recanati un nuovo film su Giacomo Leopardi
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La cosa che balza agli occhi è che finalmente le amministrazioni maceratesi stanno attivandosi a fini turistici, ospitando le troupe cinematografiche che desiderano realizzare i loro film in borghi medievali. I quali hanno ognuno qualcosa che altri Comuni non hanno e lo sponsorizzano…
Purtroppo a Corridonia, il cui vero nome è Montolmo, abbiamo una amministrazione comunale, che al pari di quelle del passato, non riesce a vedere che è l’Abbazia di San Claudio il richiamo del grande turismo, già da ora che ancora passa per chiesa romanica, mentre nella realtà, già riconosciuta in Europa, è la Cappella Palatina di Carlo Magno, che aveva la sua capitale Aquisgrana proprio qui nella zona di San Claudio. Purtroppo, la popolazione di San Claudio ha una visione limitata della sua importanza, insieme al fatto che si sentono una enclave a sè stante, scollegata dal Comune di Corridonia e da quello di Macerata. L’unica festa di rilievo che raccoglie gente è la Festa della Birra, una robetta che ogni luogo senza storia può organizzare. Ma ciò che è peggio è che neanche le Amministrazioni comunali di Corridonia riescono a capire che se vogliono portare turisti a Corridonia devono farli partire dalla Cappella Palatina di San Claudio. Sarò più preciso: non sarà il previsto “Museo del Novecento” da realizzare nell’attuale Palazzo Municipale da parte della nuova Amministrazione che porterà masse di turisti nel capoluogo cittadino. Come mai? Perchè basta vedere il flusso di pubblico nei Musei di Arte Contemporanea, nel confronto con gli altri musei medievali e rinascimentali, per capire che ciò che si aspettano gli attuali amministratori comunale sarà pia illusione. L’unica cosa che farebbe la differenza sarebbe quella di organizzare a San Claudio un gruppo turistico alle dipendenze del Comune di Corridonia, da cui fare partire poi il turismo verso il capoluogo… Ma non ci arrivano… Non capiscono… Non si informano, nè si lasciano informare. Quindi, nulla di nuovo sotto il sole di Montolmo.
I registi di sinistra che girano i film nei comuni amministrati dalla sinistra.
…e già e i registi “de sinistra” (per tanti e tanti motivi che non sto qui a elencare, altrimenti non basterebbe la Treccani e nemmeno quattro gatti …), sono la stragrande maggioranza, pare, e non mi meraviglierei se in questo film Leopardi venisse fuori come uno “de sinistra”, ma che dico “de sinistra”, come uno, forse, che aveva già predetto l’arrivo del PC pure in Italia, con tutte le magnifiche conseguenze che ciò avrebbe portato…ah ah ah!!! A tal proposito, consiglio di leggere il “manualetto” di Maurizio Acerbi dal titolo “Come sopravvivere al cinema di sinistra”, veramente illuminante, e buoni passeri solitari a tutti, soprattutto a quelli “de sinistra”!!! gv
…per ora solo un pollice verso, da un “regista” “de sinistra”…poteva andare anche meglio…ah ah ah!!! gv