«In centro poche case per studenti,
e gli affitti sono saliti del 30%»

MACERATA - In vista della ripresa delle lezioni a Unimc ricomincia la caccia al posto letto. Jacopo Sammassino (Officina universitaria): «Sempre più difficile trovarne in centro, non c’è molta disponibilità». Luigi Franchellucci (Obiettivo studenti): «Scarsa disponibilità e spesso non garantiscono condizioni di vita confortevoli perché poco spaziosi o in condizioni non idonee a seguito del sisma». Altri nodi: trasporti e posteggi. Philipp Sandroni (Azione universitaria): «Gli studenti sono già vessati da un aumento generale dei costi, servono abbonamenti dedicati, sia per la fruizione del trasporto pubblico che dei parcheggi». Mattia Gezzi (Sum): «Posteggiare con queste tariffe è impossibile, è necessario che Comune, Apm e ateneo trovino l’intesa»

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PiaggiaDellUniversita_Unimc_FF-2-650x434di Mauro Giustozzi

Affitti che salgono, posti letto che in centro città sono sempre più rari e difficili da trovare, parcheggi che rappresentano un salasso mentre i numerosi, peraltro doverosi, lavori di ristrutturazione di alcune sedi e Dipartimenti costringeranno gli studenti a spostamenti scomodi in altri spazi neanche troppo vicini tra loro.

La nuova stagione degli universitari che frequentano l’ateneo maceratese si presenta come una sorta di corsa ad ostacoli che ha un unico denominatore comune: l’aumento dei costi per chi è fuori sede e frequenta l’Università di Macerata.

«Trovare posti letto in affitto (indicativamente una singola può costare dalle 250 euro circa, ndr) diventa sempre più complicato – afferma Jacopo Sammassino di Officina universitaria-. La tendenza è quella di un aumento dei prezzi per quanto concerne gli affitti che parte da un minimo del 25%-30% a salire nel solo canone di affitto escluso le utenze. La richiesta di casa in affitto degli universitari cresce e non c’è molta disponibilità in particolare nel centro storico: l’offerta che c’è oggi non è sufficiente a soddisfare la richiesta degli universitari. Sulla questione dei collegi registro un maggiore interesse da parte del nuovo rettore che è attento alla questione: in questo caso però devono dialogare diverse componenti come Regione, Erdis e Università per fare in modo di affrontare in modo sistemico il problema».

Un’altra preoccupazione è quella del via ai lavori in molti Dipartimenti per la ristrutturazione di aule e luoghi di lezione, il che comporterà inevitabili spostamenti degli universitari in altre sedi.

«E’ un bene che si facciano questi lavori – prosegue Sammassino – però un’aula in ristrutturazione significa dover spalmare quegli studenti altrove e questo comporterà la necessità di affittare altri spazi esterni all’ateneo il che può avere un impatto sulla nostra vita quotidiana, vista la necessità di spostarsi su altre sedi magari distanti tra loro per seguire le lezioni».

Sul fronte dei parcheggi e dei trasporti gli universitari il prossimo 25 settembre incontreranno il rettore per parlare anche di tariffe agevolate sui posteggi agli studenti. Qualcosa si è mosso nel dialogo con Apm e Comune ma rimangono ancora aperte due questioni importanti. Una è il rafforzamento delle corse dei bus, in particolare la mattina e la sera, per il Polo Bertelli a Vallebona, che ospita uno dei dipartimenti più numerosi dell’ateneo, quello di Scienze della formazione, dei beni culturali e del turismo con un’utenza di oltre duemila studenti, oltre al personale docente e tecnico-amministrativo. L’altra è l’attivazione di abbonamenti a tariffe agevolate anche per la comunità universitaria.

«Noi di Azione universitaria non possiamo che essere soddisfatti di questo momento di confronto che ci sarà – spiega il responsabile, Philipp Sandroni -. frutto dell’impegno che ormai da mesi stiamo investendo per sollecitare la governance di Unimc a sbloccare un periodo di impasse decisamente troppo lungo che ha fin troppo pesato sulle spalle degli studenti e che ci auguriamo sia finalmente terminato. Come abbiamo sempre sostenuto, infatti, per venire incontro agli studenti, già vessati da un aumento generale dei costi sempre più imprevedibile, la creazione di abbonamenti dedicati, sia per la fruizione del trasporto pubblico che dei parcheggi, non è più rinviabile».

Dal canto suo Mattia Gezzi dell’associazione studentesca Sum punta il dito sulla necessità che sui parcheggi si trovi un’intesa che consenta di abbassarne il costo che invece è aumentato negli ultimi anni. «Parcheggiare con queste tariffe è impossibile per gli studenti – afferma Gezzi – per cui è necessario che Comune, Apm e università trovino l’intesa per una convenzione che possa calmierare le tariffe. Sui trasporti le lamentele riguardano determinati spostamenti per le sedi più lontane dal centro e anche qui so che ci sono interlocuzioni in corso. Sugli affitti studenteschi i prezzi sono aumentati e la presenza di tanti cantieri in centro toglie la disponibilità di molti alloggi il che costringe lo studente a prendere casa più lontano dal centro o deve assoggettarsi all’aumento dei prezzi». Infine Luigi Franchellucci di Obiettivo studenti ribadisce come ci sia «una scarsa disponibilità degli appartamenti in centro storico e nelle zone limitrofe. Spesso, poi, gli appartamenti disponibili non garantiscano agli studenti condizioni di vita confortevoli, perché poco spaziosi o in condizioni non idonee a seguito del sisma che ha colpito la città negli scorsi anni. Sempre in materia di alloggi, è evidente, inoltre, la sproporzione tra il numero di studenti che risultano vincitori di borsa di studio e i posti letto che garantisce l’ente per il diritto allo studio. Un’altra questione che salta subito all’occhio è l’aumento delle tariffe giornaliere e annuali dei parcheggi e dei trasporti pubblici. Da anni ci battiamo per cercare di ottenere un abbonamento a misura di studente e vedere che invece di attuare un’agevolazione si sia pensato ad un aumento ci rammarica. Macerata vive di universitari-pendolari, perciò un aiuto da questo punto di vista sarebbe auspicabile e necessario».



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