La Almalù Band durante l’ultimo concerto in piazza della Libertà a Macerata
di Marco Pagliariccio
Tanto tempo libero e una genuina passione per la musica degli anni Quaranta e Cinquanta. Una spinta duplice quella che ha portato Alceo Taruschio a mettere in piedi la Almalù Swing Band. Un gruppo di sette elementi che ha una peculiarità “anagrafica”: sono tutti over 65.
Alceo Taruschio mentre “assembla note” con il suo basso
«Il nome viene dalla mia gelateria perché è lì che abbiamo iniziato a ritrovarci e infatti probabilmente la gente mi conosce più per quella che per la musica – spiega Taruschio, che, per l’appunto, è il titolare del frequentato locale in viale Indipendenza – abbiamo iniziato qualche anno fa per la pura passione per la musica swing, niente di più, niente di meno. Eravamo in tre, poi strada facendo la band si è allargata. Oggi con me ci sono diversi dottori, tra i quali il “decano” Giulio Marchesini, otorinolaringoiatra che avrà messo le mani in gola ad almeno tre quarti dei maceratesi: nello splendore dei suoi 87 anni ancora tiene il palco con la sua splendida voce ed è anche un virtuoso del pianoforte. Ha la passione per le corde, che siano quelle del pianoforte o quelle vocali. Poi c’è il chirurgo Maurizio Nestori, che grazie alla padronanza di uno strumento particolare come il banjo arricchisce la musicalità del gruppo. Quindi Mauro Proietti, anestesista, che suona la chitarra e che fu uno dei famosi “angeli del covid” in quel di Civitanova. Altra chitarra magistralmente impugnata è quella dell’ingegnere Mariano Marzola, mentre Renzo Ruffini si destreggia indifferentemente tra il clarinetto e il flauto. La base ritmica è tenuta da Valerio Rossetti, ex dipendente comunale, e poi, per finire, ci sarei io, bassista ufficialmente ma mi piace definirmi più che altro “assemblatore di note”. Stiamo cercando un cantante, ma per ora va bene così».
Giulio Marchesini, l’87enne ex otorino e pianista del gruppo
Il repertorio proposto è molto particolare: «Amiamo lo swing italiano, ovviamente adattato un po’ ai nostri tempi – finisce “Mr. Almalù” – quindi proponiamo brani di artisti come Carosone e Renzo Arbore, ma ci dilettiamo anche con alcuni brani internazionali e jazz».
Una passione profonda quella che ha unito i sette, che dopo una vita passata a fare altro, dal punto di vista lavorativo, hanno deciso di occupare il tanto tempo libero che la pensione offre in maniera “creativa”: lo scorso 29 agosto si sono pure esibiti in piazza della Libertà nell’ambito dei festeggiamenti patronali. «Ma abbiamo avuto l’onore, anni fa, di suonare anche con il grande Franco Cerri quando venne al Lauro Rossi qualche anno fa – ricorda Taruschio – per tutti la musica è stato un hobby, c’è chi lo ha curato di più nel corso della vita, chi di meno. Ma come ci disse proprio Cerri, con la musica non si invecchia. Lui ne fu l’esempio: quando venne a Macerata aveva 90 anni. Il bello di suonare a questa età è duplice: abbiamo tanto tempo da dedicare alla musica e nessuna necessità di accumulare concerti per doverci pagare mutui e bollette. Se ci piace una situazione, accettiamo volentieri, altrimenti stiamo a casa. A fine settembre, per esempio, ci esibiremo a Corridonia all’inaugurazione di una cantina».
Grandi emozioni !!
Siete fenomenali! Ascoltarvi è sempre un grande piacere!
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Bravissimi | Complimenti ! E’ un grande onore per Macerata avere la Swing Band ! Andate avanti con convinnnzione e diventerete sicuramente famosi !
I dottori non diventano mai ‘ex’.