di Luca Patrassi
La Festa dell’Unità edizione 2023 è partita oggi pomeriggio da Recanati e non poteva che avviarsi con una riflessione politica in chiave prelettorale visto che nella cittadina leeopardiana l’anno prossimo si tornerà alle urne per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del sindaco. Politica, ma non solo nel solco della tradizione di una Festa dell’Unità che unisce vari elementi pop: dibattiti, gastronomia e musica. La Festa dell’Unità ha preso avvio nello splendido, e moniumentale, atrio di Palazzo Venieri con un confronto su “Il Pd verso le elezioni amministrative ed europee del 2024”: saluti a cura della segretaria del circolo Dem Valentina Mordini, interventi a cura del segretario provinciale Angelo Sciapichetti, i parlamentari Irene Manzi e Augusto Curti, il consigliere regionale Romano Carancini.Iniziative collaterali: raccolta di firme per il salario minimo e campagna per il due per mille.
Apre la serie il segretario provinciale Dem Angelo Sciapichetti: «L’estate militante di cui parla la nostra segretaria nazionale culmina con questa Festa che ha un format nuovo, insieme di serate nel territorio. Prima uscita a Recanati perchè qui siamo prossimi alle ammimistrative 2024. A livello provinciale vanno al rinnovo 40 amministrazioni locali, quindi un appuntamento importante. Come Pd dobbiamo mettere in piedi una coalizione la più ampia possibile, aprirci ai movimenti, alle liste civiche, a quello che nel territorio c’è per mettere insieme un programma e quegli aspetti valoriali che ci caratterizzano. A Recanati stiamo faticosamente cercando di mettere insieme una coalizione di centrosinistra allargato capace di competere con il centrodestra. Programma e scelta delle persone partendo dal presupposto che i governi nazionale e regionale di destra-destra, non centrodestra, non hanno mantenuto le promesse fatte tre anni fa. Ci sono problemi drammatici che stanno esplodendo iniziando dalla sanità. Nessuno chiama più il Cup, vanno direttamente dal privato. Altra tragedia alle porte è quella del sistema idrico, il centrodestra non è stato capace ad oggi di trovare un accordo, ci porta alla privatizzazione. Siamo in emergenza con i rifiuti e le bollette sono aumentate».
L’intervento di Romano Carancini, consigliere regionale del Pd
Il fronte marchigiano è stato analizzato dal consigliere regionale Romano Carancini: «C’è un richiamo pressante, il passaggio del 2024 sarà delicato, è come trovarsi su un crocevia che può portarci su una strada positiva, come avere esiti negativi. Le persone hnno sempre meno fiducia nella politica, potremmo arrivare al ’24 con un rischio ancora maggiore se la politica non saprà mantenere le promesse. Quelle persone che non vanno più a votare è un pezzo del target cui rivolgerci per dimostrare di essere interlocutori affidabili. Guardando i numeri, c’è la possibilità di recuperare fiducia, la battaglia va affrontata rispetto a una destra incapace di dare risposte. Altra traiettoria riguarda le alleanze, quella parte nostra di personalismo che fa alzare i muri rispetto a persone che hanno un sentire comune, possiamo dirlo a Recanati come a livello nazionale. Il Pd deve dialogare fino in fondo, il rischio è lasciare alle destre il governo. Dobbiamo coinvolgere, non accontentarci di noi stessi. Sul fronte della sanità in questi tre anni in Regione hanno messo in piedi un sistema di bandierine scolorite e senza contenuto. Quella volontà di cambiamento, quella alternativa in realtà non è stata presentata: la campagna elettorale della destra si è basata sui nostri errori, ora dobbiamo avere la forza di rialzzare la testa e immaginare i contenuti del cambiamento andando anche nei terreni che non frequentiamo».
I parlamentari Augusto Curti e Irene Manzi
Il deputato Augusto Curti: «Nell’affrontare le prossime elezioni dobbiamo considerare alcuni elementi. Alle amministrative il Pd portava sempre il risultato a casa, stavolta non è andata così e questo è un elemento che ci deve far riflettere. Il Pd da solo non è in grado di compoetere con una destra forte, dunque la strada è quella della ricerca delle alleanze, il sistema elettorale delle Europee per la verità non favorisce la ricerca delle alleanze. Prima della strategia, dobbiamo rimettere al centro il Pd, siamo usciti bene dal congresso, l’astensionisnmo lo possiamo recuperare stando sui temi che interessano i cittadini. La sanità è un tema anche nazionale, uno dei rischi della autonomia differenziata è il possibile scivolamento verso la sanità privata. Con la destra al governo le risorse ci sono sempre per le persone che ne hanno meno bisogno, sono incapaci di gestire le situazioni critiche, vedasi l’alluvione. La destra sta facendo un lavoro imbarazzante, Acquaroli si deve assumere tutte le responsabilità».
Chiusura affidata alla deputata maceratese Irene Manzi: «La Festa dell’Unità itinerante è un elemento significativo di partecipazione politica, il Pd è uno strumento di partecipazione e di militanza. Il congresso ha visto una partecipazione importante di cui fare tesoro, occorre mettere le radici per produrre la prospettiva verso il 2024, l’estate militante nasce da questa volontà e lo dicono le tante piazze italiane piene, c’è unavvicinamento dei più giovani. L’orizzonte del governo Meloni è quello delle europee ma dovrà fare i conti con una coperta corta, si torna a parare di spending review: il governo dovrà conciliare il libro dei sogni con la dura realtà dell’amministrazione. Hanno voluto speculare politicamente sulla tragedia dell’alluvione in Emilia Romagna, un balletto di due mesi senza nominare il commissario. Le promesse, come il blocco navale anti-immigrazione o il taglio delle accise, si sono rivelate tali. C’è una drammatizzazione dei problemi senza dare soluzioni, si preferisce creare emergenze perchè è più redditizio sul fronte della comunicazione. E’ facile andare a Caivano e dire che si interverrà quando poi vengono tagliati i fondi per la rigenerazione delle periferie. Alcuni temi – salario minimo, sanità, istruzione – sono identitari da tempo per il nostro partito che cerca di fare un lavoro politico. Il Pd vince quando è in grado di dialogare: ci sono stati esempi importanti di cui fare tesoro, mettere radici per parlare a una parte ampia del Paese». Valentina Mordini: «La politica è passione ma anche tanto impegno, quello di oggi è un piccolo passo, dobbiamo fare questo sforzo».
L’intervento di Antonio Bravi, sindaco di Recanati
Al termine del primo dibattito a salire sul palco è stato il sindaco di Recanati Antonio Bravi: «Utile riallacciare i rapporti con le persone. Mi sono permesso di intervenire sul fronte della sanità cittadina e sono stato insultato dalla minoranza di centrodestra: è un loro nervo scoperto, passano gli anni e le promesse fatte in Regione vengono meno. Ferma al palo, per colpa del centrodestra, anche la gestione del servizio idrico integrato per il quale noi chiediamo una aggregazione delle realtà aziendali esistenti. Poi c’è anche la questione del piano regionale dei rifiuti, Recanati ha il maggior numero (14) di aree tra gli 84 siti reputati idonei. Impianto sbagliato dall’inizio, ora con il centrodestra non è cambiato nulla, i Comuni hanno dovuto fare una relazione costosa per argomentare la contrarietà, sianmo fermi da quattro anni. Ora siano in emergenza, porteremo i rifiuti fuori provincia e le tariffe aumentano». Il fronte elettorale: «Ho più volte detto di volermi ricandidare e su questo c’è stata ampia convergenza e questo mi ha fatto piacere: dobbiamo presentarci uniti, divisi avremmo soltanto il risultato di lasciare a casa i nostri elettori che non andrebbero a votare. Credo che quando c’è un sindaco uscente che da la disponibilità a ricandarsi, questo è un vantaggio per la coalizione, a meno che non abbia fatto disastri e spero non sia il mio caso. Ci aspetta, da qui a giugno, un lavoro massacrante per governare ancora questo Comune, proposta seria di gestione della città evitando i personalismi».
La segretaria regionale Chantal Bomprezzi
Il microfono alla segretaria regionale dem Chantal Bomprezzi: «Il partito è vivo, le iniziative sono tante. Stiamo approfittando di questa estate militante per fare il giro delle comunità, questa è una bella Festa dell’Unità, utile per fare il punto sulla buona politica. Mi fa piacere essere a Recanati dove si sta facendo un ottimo lavoro di aggregazione. Al primo posto ci sono le persone e ci sono questioni che vanno risolte diversamente da quanto sta avvenendo con la famosa filiera di destra che in realtà non funziona. Il sindaco di Ancona, a due mesi dall’elezione, si lamenta perchè gli sbarchi sono raddoppiati e non sa dove mettere le mani, la filiera non funziona su sanità, agricoltura e tanto altro. Si occupano solo delle poltrone. Il compito del Pd è quello di costruire, aprire ad altre forze politiche. Stiamo comattendo una battaglia sul salario minimo, il 16 settembre faremo una iniziativa regionale a Pesaro per informare i cittadini».
A seguire altro dibattito, stavolta su “Scuola, formazione, lavoro” con l’assessora comunale alle Culture Rita Soccio, il consigliere comunale Andrea Marinelli,Irene Manzi e Aldo Benfatto della Cgil. Poi erano previsti l’apertura degli stand gastronomici e il concerto del gruppo Smitch in blu ray.
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Alle Europee sarete avvantaggiatissimi dalla politica fin lì espressa da questo governo che sembra fatto da un gruppo di romanacci borgatari che si riuniscono in una bettola con qualche chilo di porchetta e una damigiana di vinaccio. Poi gonfi e completamente ubriachi decretano e il giorno dopo non si ricordano più niente. La leader sembra Er Più de Trastevere che con gli occhi di fuori cerca la Santanché già scappata via, il cognato, il marito lo aspetta dopo a casa, per “ regolà li conti” come se usa tra uomini d’onore. Però sul palco.. eh fateci salire qualche faccia allegra, più giovane, magari più credibile, lontana cento miglia da quello che non pensa la presidente del partito e se non ce la fate stavolta a prepararvi a spiccia Palazzo Chigi… Un consiglio, niente dibattiti . Non spiegate quello che già tutti sanno.
Alle europee tutti quelli che non vanno a votare dovrebbero andarci e fare vedere a questi fenomeni di destra sinistra centro che la gente si è rotta le scatole di loro. Votiamo e votate il nuovo sperando che arrivi qualcuno di serio che faccia quello che promette.
Agli elettori non interessa il fatto che il PD batta la destra, in special modo nelle elezioni amministrative. Interessa invece il programma di lavoro. Tra l’altro non è vero che la sanità pubblica sia penalizzata a favore di quella privata, il CUP lavora come sempre, ossia indipendentemente dal colore delle amministrazioni locali.
Questi mi sa che perdono tutte le elezioni possibili anche quelle per l’Amministrazione di un condominio, che fine…..
il CUP vorrebbe lavorare come sempre, ma con questi fenomeni che avete voluto per il cambiamento li stanno orientando per altri lidi,non ve ne siete accorti ancora?……!!!!!
Il Pd itinerante!!!
Stanno offendendo tutti quanti anche si trovano ancora all’opposizione, siete veramente ridicoli.
…”Alleanze larghe per battere la destra”!!! Ma non è che vi state “allargando” un po’ troppo!!? “Chi si allarga troppo, non riesce poi a contenere tutto” Nuovo saggio cinese…e anche italiano… gv
Un pochino di critica a casa vostra mai?…vi avevano promesso la luna poi invece non c’è nemmeno un soldo per andare a fare una partita a briscola e tresette all’osteria eppure prima al governo c’erano anche chi comandano ora come stavamo messi in cassa dovevano saperlo,invece di promettervi in campagna elettorale mare e monti,ogni tanto sarebbe meglio coltivarlo il proprio orticello invece che pensare a quello del vicino!!!
Carancini-Sciapichetti-Manzi: bel terno!!!
Garanzia di sconfitta matematica…..basta chiedere al PD di Macerata.
Fratelli d’Italia ringrazia anticipatamente.
Mmmm sembra l armata Brancaleone ma quella brutta brutta però!!!!