Spazio pubblicitario elettorale

«Corruzione per ottenere la cittadinanza»,
nei guai ispettrice della Municipale
e il titolare di un’agenzia

INCHIESTA - L'indagine era partita da Potenza Picena e in parte si è conclusa con 8 archiviazioni (tra cui l'ex responsabile dell'Ufficio Anagrafe, Luigino Garbuglia). Per 4 persone, a cui si è aggiunta l'ispettrice della polizia locale di Civitanova, è proseguita. A tre degli indagati viene contestata la violazione della legge sull'immigrazione (in parte legata all'attestazione di frequentazione di corsi d'Italiano)

- caricamento letture
comune-civitanova-marche-palazzo-sforza-650x487-1

Palazzo Sforza, sede del comune di Civitanova

di Gianluca Ginella

Un anomalo aumento delle istanze presentate da cittadini sudamericani al comune di Potenza Picena per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis che per la maggior parte era andata a buon fine: da questi episodi avvenuti nei primi 4 mesi del 2019 era partita una indagine della procura di Macerata e condotta in prima battuta dai carabinieri della stazione di Potenza Picena e poi approfondita dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto operativo di Macerata. L’inchiesta ha coinvolto circa una dozzina di persone e quest’anno si è arrivato ad una sorta di smistamento dell’inchiesta. In parte sono arrivate archiviazioni (tra cui quella per l’ex responsabile dell’Ufficio Anagrafe di Potenza Picena Luigino Garbuglia) mentre per 5 persone l’indagine è proseguita (per fatti avvenuti tra il 2020 e il 2022 a Macerata e Civitanova). In quest’ultima indagine si parla di corruzione che viene contestata al titolare di una agenzia che si occupa di pratiche per permessi di soggiorno e visti per stranieri, e ad una ispettrice della polizia locale di Civitanova. Facendo prima un passo indietro, bisogna tornare a Potenza Picena e all’inizio dell’indagine quando il numero di certificati di cittadinanza italiana aveva richiamato l’attenzione della procura per via del numero.

rossano-romagnoli-2-650x533

L’avvocato Rossano Romagnoli che assiste Luigino Garbuglia

La procura ipotizzava che queste persone che avevano fatto richiesta di cittadinanza non risiedessero davvero in Italia, ma poi nella richiesta di archiviazione fa notare che il quadro normativo si completa con delle circolari dalle quali sembra che i presupposti dell’iscrizione anagrafica per ottenere la cittadinanza da parte di stranieri di discendenza basti la prese fisica sul territorio italiano, o la dimora al solo fine per definire la pratica di riconoscimento, senza necessità di risiedere nel nostro Paese. Inoltre dalle indagini non è stata riscontrata nessuna documentazione falsa presentata da cittadini stranieri per ottenere la cittadinanza. Per otto persone la procura ha chiesto l’archiviazione per tutti i fatti contestati. Per altre quattro persone la procura ha chiesto l’archiviazione ma solo parziale. Per loro l’inchiesta è proseguita (e le indagini sono state chiuse nelle scorse settimane). Sono Aldo Giustozzi, maceratese, 64 anni, imprenditore, titolare di un’agenzia di pratiche per la cittadinanza, difeso dagli avvocati Valeria Attili e Danilo Bompadre, Luciano Amedeo Soffiato, 36 anni, argentino, residente in provincia di Rimini, Pablo Gabriel Buschini, 42, argentino, residente a Civitanova, Loriane Ribeiro Borelli, 31, residente a Civitanova. A queste quattro persone si è aggiunta una ispettrice della polizia locale di Civitanova, Eleonora Papili, 65 anni, civitanovese, difesa da avvocato Alberto Binanti.

A Soffiato, Buschini, Borelli viene contestata la violazione della legge sull’immigrazione in Italia. A Giustozzi viene contestata sia quella che la corruzione, mentre a Papili viene contestata la corruzione e la falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale.

valeria-attili

L’avvocato Valeria Attili

Giustozzi, Soffiato e Buschini devono rispondere di avere procurato ad una donna fatture o ricevute relative al pagamento di corsi di italiano per stranieri da seguire in Italia che comprovavano, falsamente per la procura, la sua volontà (in realtà inesistente) di partecipare ai corsi (mai frequentati). Con questa documentazione la donna avrebbe ottenuto il visto consolare per l’ingresso richiesto per i voli in partenza dall’Argentina verso l’Italia in violazione al Dpcm vigente durante l’emergenza epidemiologica. Di una condotta praticamente identica per l’ottenimento di un visto consolare da parte di un argentino, viene contestata a Giustozzi, Soffiato, Buschini e Riberio Borelli. Anche in questo caso avrebbero procurato fatture che attestavano il pagamento di corsi di italiano per stranieri da seguire in Italia ma mai frequentati dall’uomo. I fatti sarebbero avvenuti a Macerata nell’agosto 2021.

A Giustozzi e Buschini viene inoltre contestato di aver procurato ad una donna la sua illegittima iscrizione nei registri anagrafici del comune di Civitanova nonostante si trovasse in quel momento in Spagna, e garantendole «pertanto il presupposto – scrive la procura – per l’apertura della procedura amministrativa finalizzata al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis che di fatto veniva da loro instaurata al comune di Civitanova così da consentirle di ottenere illegittimamente il rilascio del permesso di soggiorno per attesa cittadinanza». I fatti sarebbero avvenuti tra luglio 2021 e marzo 2022.

claudio-rastrelli

Il pm Claudio Rastrelli

CORRUZIONE – A Giustozzi e ad Eleonora Papili viene contestata la corruzione. La donna avrebbe ottenuto utilità consistenti nella facoltà di avvalersi, in diverse occasioni, a titolo gratuito, dell’assistenza, delle consulenze, e dei servizi della agenzia di Giustozzi in materia di disbrigo pratiche amministrative per stranieri. In cambio avrebbe concordato con lui giorno e orario esatto (ben oltre, dice la procura, il principio di leale collaborazione in materia tra soggetto pubblico e soggetto privato) dei controlli riguardanti l’effettiva sussistenza della dimora abituale-presenza di diversi cittadini argentini clienti dell’agenzia di Giustozzi in relazione a pratiche concernenti il riconoscimento delle cittadinanza iure sanguinis da instaurare al comune di Civitanova e «presupponenti l’iscrizione degli stessi nei registri comunali della popolazione residente» dice la procura. In alcune occasioni, Papili avrebbe concordato giorno, orario esatto dei controlli e li avrebbe effettuati in luoghi concordati e diversi da quelli in cui erano effettivamente alloggiati gli stranieri clienti di Giustozzi.

enrico-barbieri-1-650x618

Il pm Enrico Barbieri

In alcune occasioni Papili avrebbe attestato falsamente la presenza in un’abitazione di un cittadino argentino in quel momento non presente nel comune di Civitanova o addirittura nemmeno arrivato in Italia. Questi fatti sarebbero avvenuti a Macerata e Civitanova da ottobre 2020 ad agosto 2021.

L’indagine è curata dai pm Claudio Rastrelli e Enrico Barbieri.

GARBUGLIA – Tornando un passo indietro, all’archiviazione degli altri 8 indagati. Soddisfazione dei legali di Garbuglia, gli avvocati Rossano Romagnoli e Alfonso Valori, per l’archiviazione della posizione dell’ex responsabile dell’Ufficio anagrafe, oggi in pensione. «Esce scagionato dall’indagine per associazione e delinquere finalizzata al riconoscimento iure sanguinis della cittadinanza italiana a stranieri extracomunitari. Indagine condotta dalla Polizia locale di Potenza Picena e dai carabinieri e di cui si aveva conoscenza con il sequestro probatorio a casa del Garbuglia e di altri dell’8 settembre 2021. Il sequestro veniva confermato dal Tribunale del Riesame di Macerata ma veniva annullato dalla Corte di cassazione con restituzione al Garbuglia di tutti i beni sottoposti alla misura ablativa. L’ipotesi accusatoria era gravissima e contemplava l’associazione a delinquere con abuso d’ufficio e falso in atto pubblico.

alfonso-valori

L’avvocato Alfonso Valori

Dopo due anni di indagini, la Procura ha chiesto l’archiviazione posto che nessuna condotta di carattere penale vi è stata da parte del Garbuglia e quindi dell’ufficio anagrafe del Comune di Potenza Picena, estraneo a condotte di favoreggiamento verso gli stranieri ed i loro presunti complici».

Gli avvocati Alfonso Valori e Rossano Romagnoli davanti alla Corte di cassazione avevano subito «sovvertito il concetto di presunzione di colpevolezza che emergeva dall’imputazione ottenendo il dissequestro ed iniziando subito l’attività difensiva tesa a dimostrare l’innocenza del Garbuglia. La lunga indagine ha analizzato ogni aspetto della vicenda escludendo in radice ipotesi delittuose. Nella richiesta di archiviazione accolta dal Gip si fa riferimento al consulente del Pm che ha sostenuto la sussistenza esclusivamente di irregolarità amministrative, irregolarità su cui la difesa del Garbuglia non concorda essendoci aspetti di pura interpretazione giuridica: su questi possono esserci certamente differenti visioni. L’imputato e l’ufficio Anagrafe del Comune di Potenza Picena che dirigeva è risultato estraneo alla ipotesi criminosa associativa».



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X