La gradinata restaurata dello stadio Della Vittoria
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Si alza il sipario sul campo sportivo della Vittoria. In una serata di giugno tutt’altro che estiva, l’amministrazione comunale restituisce formalmente alla città un impianto amato dai maceratesi sia per la sua collocazione nel cuore del capoluogo sia perché trasuda storia da ogni angolo. Perché sul rettangolo di gioco intere generazioni si sono date battaglia in campionati di qualunque categoria, dalla serie B alla Terza categoria ai tornei giovanili e perché alzi la mano il maceratese che non ha mai frequentato questo polmone verde con la propria famiglia, coi genitori o con i nonni per trascorrervi un pomeriggio all’aria aperta. L’impianto tornerà ad ospitare partite calcistiche già nei prossimi giorni con i tornei giovanili Velox e Cleti.
La presentazione del restyling
Per sancire questo momento così importante l’amministrazione comunale ha voluto fortemente presentare le opere che sono state realizzate e così intorno alle 20,30 di ieri sera il sindaco Sandro Parcaroli, gli assessori ai Lavori pubblici Andrea Marchiori e dello Sport Riccardo Sacchi, si sono dati appuntamento allo stadio ed hanno voluto raccontare i lavori di restauro e rigenerazione effettuati al della Vittoria finanziati per circa un milione e 900 mila euro grazie al bando ‘Sport e Periferie’ e realizzati dalla ditta Inveni di Montefano. Presenti anche consiglieri comunali e diversi rappresentanti delle associazioni sportive cittadine. Non si è trattata di una vera e propria inaugurazione, visto che l’impianto è stato aperto per la prima volta nel 1927, ma un atto formale quello sì di restituzione di questi spazi alla città una volta terminate le opere strutturali del cantiere. «Siamo orgogliosi di poter ospitare appena fuori dal centro storico della città un impianto sportivo monumentale di tale pregio e bellezza – ha detto il sindaco Sandro Parcaroli -. Il progetto, iniziato con la vecchia amministrazione è stato da noi portato a termini con questi risultati. Riprendiamo quello che è sempre stato per la città questo luogo: un impianto che sarà invidiato da tutti, ce ne sono pochi in Italia di questa bellezza credetemi. Siamo orgogliosi di avere a Macerata un impianto sportivo monumentale di questo pregio. L’invito che faccio ai cittadini, ai quali restituiamo uno stadio della Vittoria completamente rigenerato, è di prendersene cura e averne rispetto».
Il taglio del nastro
Riccardo Sacchi, Sandro Parcaroli e Andrea Marchiori
L’intervento ha interessato il campo da gioco, la struttura storico-architettonica della tribuna, gli spogliatoi, la gradinata, il parco circostante e le mura. È stato posizionato il nuovo tappeto in erba sintetica di ultima generazione mentre la tribuna è stata interessata dal rifacimento dei gradoni e dall’impermeabilizzazione. Si è, poi, proceduto al ripristino delle mura perimetrali esterne anche nelle due campate in cui si è verificato un principio di ribaltamento. È stata restaurata la gradinata e sono state posizionate le nuove panchine lungo il lato della stessa. Gli interventi hanno interessato anche gli spogliatoi con il rivestimento e la pavimentazione degli interni e sono state montate e tinteggiate le nuove cancellate. La novità rilevante ha riguardato l’allestimento del parco e quindi dell’anello verde circostante con il percorso green e fitness, un’area picnic e una giochi per bambini. Sull’intera area è stato, infine, allestito un nuovo impianto di illuminazione e di videosorveglianza.
«Dopo cento anni bello come negli anni Venti: una rigenerazione funzionale che ha valorizzato, in modo puntuale, la struttura storica grazie alla minuziosa cura dei pregi architettonici e con un colpo d’occhio suggestivo con l’accensione delle luci della tribuna. Missione compiuta! – ha ribadito l’assessore Andrea Marchiori -. Dopo la rigenerazione del campo sportivo della Pace e di Collevario, rispettivamente il ‘San Giuliano’ e il ‘Tonino Seri’, ci apprestiamo ad avviare anche l’Helvia Recina (ndr. 4 milioni di euro il bando sarà emanato nelle prossime settimane) cosicché, in soli cinque anni, restituiremo a Macerata un patrimonio impiantistico d’eccellenza». Il campo di gioco è abilitato alla disputa delle partite dei campionati di settore giovanile e fino al campionato regionale di Prima categoria, le panchine sono state spostate nel lato della gradinata, allestito un nuovo impianto di illuminazione e di videosorveglianza in tribuna mentre i fari che illuminano il campo di gioco restano quelli già esistenti. In futuro verrà riaperto pure il bar annesso all’impianto che è stato chiuso qualche mese fa.
«Abbiamo un vero e proprio gioiello all’interno della città che rappresenta uno spazio sportivo ma anche di aggregazione con una funzione sociale, ricreativa e di inclusione per giovani, meno giovani e famiglie – ha concluso l’assessore Sacchi -. Lo stadio della Vittoria sarà un punto di riferimento per sport e tempo libero grazie anche al nuovo anello verde riqualificato e attrezzato con area fitness, giochi, panche e tavolini per picnic. Nel cuore della città avere un gioiello di questo livello è stupendo». La gestione sportiva del campo dei Pini proseguirà con la SS. Maceratese la cui concessione è stata prorogata perché sia nel periodo covid che durante l’esecuzione dei lavori la concessione non è stata esercitata ma successivamente verrà rimessa a bando al pari di tutti gli altri impianti sportivi cittadini.
“Il bello” Della Vittoria: «Ai primi di giugno sarà aperto, nuovo polmone verde della città»
Da un punto di vista estetico e funzionale, niente da dire, direi un buon risultato. Da un punto di vista pratico, però, voglio sperare che siano effettivamente in tanti a poter usufruire di questo campo. Perchè se si sono spesi quasi 2 milioni e poi sono in pochi eletti a poterci giocare/allenare, uno due domande se le fa... e queste considerazioni valgono anche per i 4 milioni che stanno per essere spesi per l'Helvia Recina.
Bello vederlo così ristrutturato. Un peccato però che sia omologato solo per la Prima categoria, sarebbe bello poter chiedere una deroga e farci giocare la Maceratese, sarebbe anche un modo per riportarla "dentro" la città. Domanda a chi ne sa: come mai non è buono per Promozione o Eccellenza? Ricordo stadi in serie D più malmessi e piccoli del Campo dei Pini...
non potevano invitare la cittadinanza
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Stupenda cornice per i primi Neo Giochi Littoriali. Certo che in piedi sotto quella tribuna sarà impossibile se non ti leghi il braccio non fare il saluto romano. Si respira l’aria del tempi che fu solo guardando le foto.
La pista di atletica, dove si sono formati decine e decine di atleti maceratesi?
e se vuoi prendere una bibita fresca, esci e vai in un bar di via Roma o corso Cavour
Ora dovrebbe toccare x la sistemazione lo stadio HELVIA RECINA che sta’ cadendo a pezzi, ed era restaurato perfettamente ed era veramente un gioiello prima della visita a MACERATA di PAPA GIOVANNI II°.
@ Marco R.
Giovanni II, al secolo Mercurio di Proietto (Roma, 470 – Roma, 8 maggio 535), è stato il 56º vescovo di Roma e Papa della Chiesa cattolica.