«Rischio licenziamenti alla Paoloni,
l’amministrazione pensa a lodarsi
per la manutenzione delle strade»

APPIGNANO - L'intervento del segretario provinciale della Lega e consigliere comunale di opposizione Luca Buldorini: «A rischio lo status di circa venti famiglie con ripercussioni su tutto l’indotto. Le risorse devono essere indirizzate verso la ricollocazione e la formazione utile alla riqualificazione dei lavoratori»

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LUCA-BULDORINI-LEGA-MACERATA

Luca Buldorini

«Mentre l’amministrazione di Appignano passa il tempo a lodarsi per l’ordinaria manutenzione di strade e scalinate, la città è alle prese con il rischio di un licenziamento collettivo alla Paoloni che potrebbe, se non evitato, compromettere lo status di circa venti famiglie con ripercussioni su tutto l’indotto». Lo sottolinea il segretario provinciale della Lega e consigliere comunale di opposizione Luca Buldorini. «Il lavoro dovrebbe essere una priorità per gli amministratori chiamati a gestire servizi sociali e sicurezza urbana visto che i dati parlano chiaro sulle conseguenze dirette, ad esempio, tra disagio giovanile, microcriminalità e disoccupazione: la probabilità di commettere un reato aumenta in media del 18% per i figli maschi conviventi di lavoratori licenziati – spiega il segretario leghista –. Dopo aver retto alla pandemia e alle conseguenze della guerra in Ucraina, le imprese sono chiamate dal mercato ad una flessibilità che ne sta diventando il tratto caratteristico. Dobbiamo essere pronti a rispondere non con l’assistenzialismo a tappeto, ma con le politiche attive del lavoro, la formazione professionale e il ricollocamento».

Luca Buldorini rileva che finora Appignano «ha beneficiato di una bolla occupazionale che data dagli anni Settanta e che si tratta di una condizione non replicabile nel tempo. Per questo è condivisibile l’approccio della Lega che alla legittima domanda di flessibilità da parte delle aziende contrappone la protezione delle transizioni e non il mero assistenzialismo. Le risorse devono essere indirizzate verso la ricollocazione e la formazione utile alla riqualificazione dei lavoratori ed è dovere delle istituzioni, Comune in primis (anche se le competenze più importanti in materia di lavoro sono di Stato e Regione, ndr), fare ciascuna la propria parte con interventi diretti o concertativi – conclude Buldorini –. Come Lega ci mettiamo a disposizione tanto della proprietà che dei lavoratori, nel rispetto degli accordi già sottoscritti, per agevolare una gestione virtuosa della problematica sorta ad Appignano che punti al rilancio della continuità occupazionale sotto ogni forma».



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