In Cina col Made in Marche:
«Necessario unirsi
come una famiglia»

MACERATA - L'associazione ViaSoccer che da anni si occupa del gemellaggio con Taicang e dell'aggregazione di imprese, ha unito nella sala Cesanelli comuni, amministratori, università e ordini professionali per discutere della penetrazione del mercato

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saladi Marco Ribechi

Un incontro per aggregare imprese, enti e amministratori ed entrare nel mercato cinese. Con questa prospettiva l’associazione ViaSoccer ha realizzato nella Sala Cesanelli dello Sferisterio l’evento “Dalla scuola al commercio, un nuovo modo di promozione del Made in Marche in Cina”. Ospiti dell’appuntamento sette comuni della Provincia, Civitanova, Cingoli, Monte San Giusto, Camerino, Matelica, Treia e Macerata, quattro ordini e associazioni professionali, Architetti, Ingegneri, Fotografi e Cuochi, quattro docenti di Unimc, sei aziende e per le amministrazioni l’assessore Katiuscia Cassetta per Macerata e Romano Carancini e Pierpaolo Borroni per la Regione. «Dopo il successo dell’evento in Cina dello scorso aprile (leggi l’articolo) con la promozione dei prodotti delle Marche attraverso un festival gastronomico e culturale – spiega Sue Su, direttore dell’associazione ViaSoccer – la comunità regionale si è di nuovo riunita per creare progetti vantaggiosi con destinatario la Cina ma in particolare la città di Taicang, con cui da oltre 10 anni siamo investiti di un rapporto speciale».

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Sue Su

L’idea è che per approdare nel gigante asiatico sia necessaria una collaborazione a 360 gradi che coinvolga università, scuole professionali, dirigenti e politici. «Si tratta di un sistema e una cultura totalmente diversi – prosegue Sue Su – e di conseguenza anche il comportamento dei consumatori e il gusto sono differenti. Per colmare questa lacuna, dobbiamo partire dai giovani, dagli imprenditori e dagli insegnanti del futuro, che devono capire come affrontare il mercato attraverso modelli accademici e scambi. È una combinazione ibrida di economia di mercato e governo socialista rappresenta una sfida per il mondo degli affari occidentale, ed è per questo che creiamo questi eventi e progetti per aiutare a comprendere e penetrare nel mercato cinese». Collegando localmente la comunità delle Marche e attraverso sinergie, ViaSoccer propone un modello di business più sostenibile e meno rischioso, che sfrutti il gemellaggio e il porto di Taicang, il 25° più grande al mondo con un collegamento diretto al porto di Civitavecchia. «Le Marche hanno l’opportunità di essere il membro fondatore di un super centro commerciale di oltre 20 ettari per gli oltre 30 milioni di persone più ricche che vivono nei dintorni di Taicang – conclude la presidente di ViaSoccer – vorremmo agire in anticipo e aiutare le imprese locali a raggiungere questo mercato, considerando tutte le sfide che le piccole e medie imprese altrimenti non riuscirebbero ad affrontare da sole». Per questo ViaSoccer sta organizzando una delegazione di aziende e leader politici per esplorare una collaborazione secondo un nuovo modello nel mese di settembre.

 

 

 

 



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