L’intitolazione a Sergio Ramelli
Strada intitolata a Sergio Ramelli, interviene l’esponente del Pd, Giulio Silenzi: «Offensivo l’accostamento con Anna Frank, a Civitanova anche la toponomastica viene usata per la propaganda». Ieri c’è stata l’intitolazione di una strada a Ramelli (leggi l’articolo), militante del Fronte della Gioventù che nel 1975 venne ucciso, a 19 anni, da esponenti di Avanguardia Operaia.
«Fu una delle tante vittime dell’atmosfera politica di quegli anni difficili, passati alla storia come gli anni di piombo. Uno dei tanti, tantissimi che persero la vita negli scontri di piazza. Un clima che portò alle stragi di Stato e di matrice fascista (piazza Fontana, Brescia, la stazione di Bologna) con centinaia di vittime innocenti o alle vittime degli attentati delle Brigate rosse. La destra civitanovese ha proposto e scelto un solo nome per ricordare quella violenza, assurgendo, come scritto nella motivazione in delibera, “a simbolo di quel periodo” soltanto Ramelli, ed è offensivo della storia l’accostamento parificatorio che si fa con Anna Frank come è stato detto durante la cerimonia.
Una destra che non ha avuto né il coraggio né la forza di dedicare una strada alle vittime, tutte, di quegli anni. Di quale memoria condivisa si va parlando? Ci sarebbero volute onestà intellettuale e libertà da condizionamenti ideologici per riuscirci, in un ragionamento complessivo e non di parte. Ma a Civitanova anche la toponomastica viene usata come strumento di propaganda. Ecco allora la scelta di Ramelli che pero risulterà divisiva, ancora una volta, se si prende come unico esempio di quel periodo storico. Tanto per far capire che a comportarsi da tifosi su argomenti come questi si rischiano pasticci, va ricordato infatti che alla morte di Ramelli (29 aprile 1975) seguì quella di Alberto Brasili.
Giulio Silenzi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale
Due omicidi compiuti a Milano – continua Silenzi -. Anche Brasili era uno studente e la sera del 25 maggio del 1975 stava passeggiando con la fidanzata. Vennero seguiti e aggrediti da estremisti di destra e ripetutamente accoltellati. Brasili non si salvò. La fidanzata venne ferita in modo grave, ma riuscì a sopravvivere. Il presidente della commissione toponomastica Giorgio Pollastrelli e il sindaco Fabrizio Ciarapica tutti di origine Alleanza Nazionale con il simbolo del Movimento Sociale Italiano e con loro tutta quella pletora di esponenti di destra che non sono mancati all’intitolazione mentre in tanti – in troppi – hanno disertato tutte le iniziative legate alla Resistenza e all’antifascismo, sappiano che Ramelli non può rappresentare tutti i morti di quegli anni. Non può perché proprio loro lo hanno trasformato in un elemento di parte, ergendolo a vessillo di partito e non a simbolo della condanna verso quella follia per colpa della quale in tanti persero la vita».
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…e infatti credo proprio che non ci sia stata nessuna volontà di accostare Ramelli ad Anna Frank, ma solo di intitolare una via a quel povero ragazzo, come in futuro si potrà fare altrettanto per chi è morto negli anni di piombo e che era schierato dalla parte opposta. Nessuna offesa e nessun accostamento, credo proprio, accostamento che, se proprio si deve fare, come sentenzia l’esponente PD, di deve fare con l’altro simbolo degli stermini dei totalitarismi del ventesimo secolo, e cioè con Solzenicyn. Ma è la parola accostamento (se qualcuno veramente lo ha fatto, durante la cerimonia, e se aveva le intenzioni espresse dall’esponente PD), tuttavia, che proprio non dovrebbe essere usata, se si parla degli stermini del ventesimo secolo, perché, come ha anche stabilito l’Europa (e la storia tutta…), essi furono tutti uguali, anche se ciò non sarà mai accettato da certi “credo” politici e questo la dice lunga sulle strumentalizzazioni, sulle partecipazioni, sulle divisioni e sulle pacificazioni politiche, soprattutto della parte dell’esponente del PD.
Io ne conosco diversi di fascisti, quelli che non dicono che non ci sono più e mai sentiti parlare di rappacificazione, memoria comune ed altro. Se dipendesse da loro tornerebbero anche perché non sanno di che parlano, di cosa parlano e soprattutto non lo hanno vissuto quel tempo dove probabilmente sarebbero stati solo dei semplici scagnozzi vista la bassa statura carismatica che hanno. Sciocchini come quelli criticati da Silenzi, da bandierina di carta tricolore da sventolare ad ogni occasione. Sembra che non vogliano crescere perché legati ad un passato orrendo che nel loro immaginario chissà come lo vedono dato che se lo raccontano da soli e chissà che si inventano, altro che Storia. A Civitanova non basterebbero le strade, vicoli compresi se si dovesse dedicare una via, uno spiazzo, un giardinetto ad ogni vittima o carnefice degli cosiddetti anni di piombo, di qualsiasi parte politica e civile. Se devo dire qualcosa a loro favore, se non sono proprio ottusi e ignoranti, sono molto divertenti e adatti a grandi tavolate con Acquaroli solo di passaggio che non è un granché simpatico come la maggior parte dei fascistoidi che si danno alla politica e chissà poi perché visto che non alzano un mazzo. A sinistra non sono meglio ma devo dire che un ragionamento lo sanno fare e quasi tutti molto meglio di me che mi limito a vedere le cose così come appaiono. Se le approfondisci non viene fuori il comunismo russo o cambogiano o vietnamita, o cinese che di marxismo leninismo non avevano proprio niente ma solo feroci dittatori che noi in Italia per fortuna non abbiamo conosciuto a differenza di quello fascista di cui al governo sono in molti ad esserne ancora orgogliosi e a rimpiangerlo appannato da un velo romantico che detta tra noi: ” Ma quando mai ce l’ha avuto?”.
La morte di Ramelli fu un crimine e la cosa è fuori discussione: solo un idiota e/o un malfidato potrebbe cercare di annacquarla tramite relativizzazioni. Tuttavia Ramelli ebbe ideali fascisti, e il fascismo fu sostanzialmente “una reazione delinquenziale di massa” (Renzo de Felice). Per questa ragione, intitolargli una via non è solo una provocazione ma un atto moralmente discutibile.
…ma perché, c’è ancora qualcuno che crede che gli ideali fascisti siano stati peggio degli ideali comunisti!!? Probabilmente si!!! Se poi De Felice sintetizzò il fascismo come “una reazione delinquenziale di massa”, come avrebbe potuto definire il comunismo, come una reazione criminale dall’alto!!? gv
Credere che nel 2023 qualcuno voglia restaurare il regime fascista è esercizio di pura idiozia , fuori dalla Storia , ove il fascismo , in quanto regime dittatoriale , è stato inesorabilmente relegato. Ma che si tenti di collocare la morte di Sergio Ramelli in un contesto di ” reazione ” ad altri episodi criminali è davvero infame. In Italia manca una memoria condivisa e fin tanto che a sinistra taluni intellettualoidi continueranno a negare l’esistenza delle foibe e degli infoibati o tenteranno di spiegarne il fenomeno quale ” reazione all’occupazione fascista ” ignorando le decine di migliaia di assassinati post liberazione , fa esattamente comprendere che cosa voglia dire una mancata memoria condivisa da parte di certa sinistra. Non tutta fortunatamente. Pacificazione vuol significare anche ammettere definitivamente che tra il 25 aprile 1945 ed i mesi a seguire , in Centro Nord Italia , con picchi altissimi in Emilia Romagna , Lombardia , Veneto , Liguria e Friuli , partì la mattanza di chi aveva aderito e combattuto – in divisa – per la Repubblica Sociale Italiana , tra i quali , ad esempio , proprio uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano : Nicola Bombacci. Decine di migliaia di famiglie italiane ebbero ” il morto ammazzato in casa ” dai comunisti ed i pochi processi che si celebrarono , vennero o insabbiati o fatti seguire da pene lievissime , mentre è storicamente provato che decine di assassini vennero fatti espatriare in URSS o Cecoslovacchia o Yugoslavia per sottrarsi alla Giustizia proprio dal Partito Comunista Italiano. Purtroppo a sinistra non se ne parla mai. E per concludere : Fratelli d’Italia non ha bisogno di patenti di democrazia poichè vive per consenso popolare a meno che qualcuno non sostenga che il 30% degli elettori ” è fascista”. Così come Giorgia Meloni ha più volte definito ” imbecilli ” le ultime scarse ” schegge nostalgiche ” di un regime dittatoriale sepolto dalla Storia. Ma che continuino così , continuino a dividere gli italiani tra ” fascisti ed antifascisti ” , unico argomento di discussione rimasto nei salotti radicalchic romani e milanesi , infatti le periferie operaie delle grandi città nelle quali pescavano milioni di voti hanno già voltato pagina affidando il loro futuro a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Ed io mi inchino , ogni 25 aprile , dinanzi a quei ragazzi che in nome di un ideale di libertà ebbero il coraggio si salire in montagna e combattere per le proprie idee , lealmente.
SAREI UNO SCIOCCO A FARMI COINVOLGERE IN QUESTE AFFERMAZIONI DI FASCISTISSIMI CHE CERCANO IL PELO. RESISTERE. ECCO: ADESSO E’ IL TURNO DI LORO. ATTENDAMOLI AL VARCO QUANDO LA MUCCA DI GABER…
Credere che nel 2023 qualcuno voglia restaurare il regime fascista è esercizio di pura idiozia , fuori dalla Storia , ove il fascismo , in quanto regime dittatoriale , è stato inesorabilmente relegato. Giustissimo!! Ma tutto il commento merita correzioni a lato. Giorgia Meloni non dia dell’imbecille a chi la pensa come lei, sennò gli crolla il mono beat.
Se il tema droga a Civitanova Marche supera 15.000 letture mentre quello fascismo/antifascismo si attesta sulle 2.600 , evidentemente gli elettori hanno già scelto su quali tematiche concentrare il proprio interesse. Giorgia Meloni da dell’imbecille a chi nel 2023 inneggia ad un regime dalla stessa ripetutamente condannato ( ricordo a tutti che è nata 30 anni dopo la fine della guerra civile e non deve mostrare patenti di antifascismo a chicchessia avendo giurato sulla Costituzione Repubblicana ) imbecille che quindi non la pensa certamente come lei. E non è un semplice esercizio linguistico. Anna Frank è stata una martire dell’abominio nazista che con la politica o gli ideali politici non aveva nulla a che fare.Va onorata in quanto martire dell’odio razziale il cui diario più di ogni altra testimonianza ci ha aiutato a comprendere il male : io la onoro molto spesso nei miei pensieri e nel mio vivere quotidiano . Sergio Ramelli è stato un militante di destra assassinato da militanti di sinistra : per questo , all’intitolazione di una strada che lo ricorda , avrei voluto vedere esponenti di sinistra inchinarsi . Ma è e resta un desiderio , inattuato. Altro è tollerare sistematicamente e quotidianamente ” interpretazioni ” faziose e fuorvianti. Nel 1975 , militante del Fronte della Gioventù dovevo recarmi al liceo accompagnato per non essere pestato. Mi si negava il diritto di parola e spesso di manifestare. In televisione c’era l’oscuramento e l’oblio verso la destra. Mi pare che il governo Meloni sia campione del pluralismo e democrazia tanto che a sinistra , sulla Presidente del Consiglio , si può dire e scrivere ciò che si vuole in assoluta libertà di stampa ed espressione, senza essere oscurati , pestati o emarginati. La miglior patente d’antifascismo….o no ?
…essere democratici, essere liberali e valutare la storia che è, e che è stata (tutta la storia), per qualcuno (o forse molti…), vuol ancora dire essere “fascistissimi”, pare, quindi, tra una mucca e l’altra da mungere, per loro, e tra un Gaber (che probabilmente molti non hanno mai nemmeno ascoltato bene e quindi nemmeno compreso…) e un Guccini, comprendiamo veramente chi è il vero “fascista”, nel senso di intollerante, di antidemocratico e illiberale!!! Se per molti resistere vuol dire “qui comandiamo, o torneremo a comandare, noi e voi dovete restare muti”, allora è proprio vero che il fascismo in Italia non è mai finito, soprattutto quello “rosso” gv
[…] Il consumo oggi va dagli studenti delle scuole (medie inferiori e superiori, poi le università)…. ai politici anche di livello regionale…. Ma il problema vero sono la politica (a Civitanova diversi esponenti politici, pure piuttosto conosciuti, usano sostanze, e magari fanno proclami contro la droga) […] In 400.000 mila dovrebbero leggere l’articolo di Bommarito. La Meloni antifascista, se credibile non mi interessa, se fascista avrebbe un senso perché sono tanti anni che sognava di andare al governo per farlo vedere. Tutti i discorsi fatti per dimostrare il contrario, come quello che è nata trent’anni dopo possono soddisfare solo chi ha voglia di cojonarsi. Oltre ad essere assolutamente del tutto inutile per dimostrare il contrario.
Alberto Feliziani@ pone questioni importanti che meritano riflessione ma criticando taluni “intellettualoidi di sinistra” fa altrettanto mettendo insieme una marmellata che crea solo confusione.
Andiamo con ordine.
Silenzi ha giustamente criticato le scelte della Comm.ne Toponomastica Comunale: equiparare Anna Frank,Sergio Ramelli e Toro Seduto è ridicolo per ogni persona di buon senso mentre vergognoso è il significato politico che se ne vuole trarre. Leggiamo oggi altra “perla” del Presidente di detta Commissione il quale bacchetta coloro che ne criticano l’operato in quanto “democraticamente eletta” e quindi rei di una sorta di messa in discussione dei principi democratici!
Quindi chiunque democraticamente eletto non è criticabile: una novità filosofia politica!!
Sergio Ramelli è stato assassinato e come lui tanti giovani di sx e di dx in quegli anni terribili ed è giusto ricordarli.
Qui però una distinzione s’impone altrimenti si mistifica la realtà.
Non è possibile dire genericamente “Ramelli ucciso da esponenti di sx”: coloro che si macchiarono di quel crimine appartenevano a frange extraparlamentari che nulla avevano a che fare con la sinistra rappresentata dal PCI, dal PSI ecc.,anzi a lungo il PCI fu nel mirino di tali estremisti (Guido Rossa, il segretario della CGIL Lama assalito a Roma, ecc.) quindi occorre essere precisi ed evitare facili sparate.
Altrettanto disinvolta è la rappresentazione di ciò che avvenne in Italia dopo il 25 Aprile 1945.
È vero che ci furono episodi criminali di vendette da parte di alcune frange partigiane ma parlare di “mattanza” e di “decine di migliaia di famiglie che ebbero il morto ammazzato in casa” è propaganda becera che non fa onore allo stesso Feliziani che pure avanza riflessioni su cui ragionare pacatamente.
Venendo all’attualità siamo tutti d’accordo e felici di vivere in un paese democratico e nessuno pensa che Meloni e soci vogliano ripristinare il fascismo, le daremmo troppo credito.
Infine mi attengo a ciò che Feliziani dice alla fine ma partendo dalla puntata precedente: se Meloni e soci possono governare l’Italia è grazie a chi la democrazia l’ha conquistata anche col sangue e se è vero che anche di fronte ai morti “in buona fede”, come li definisce lo storico Cardini, ci si deve inchinare è doveroso ricordare che se quei “morti” avessero vinto la democrazia non ci sarebbe stata, come non c’era durante la precedente dittatura fascista.
GENTILE FELIZIANI. MI DISPIACE CHE DOVEVI ESSERE ACCOMPAGNATO A SCUOLA.SE ERI ATTIVISTA DEL FDG EVIDENTEMENTE IN ALTRE SITUAZIONI ERI TU AD ESSERE IN POSIZIONE OPPOSTA.
EGREGIO VALLESI. NON SI PUO’ RICHIAMARE ALLA RIAPPACIFICAZIONE DA QUELLI CHE , AL POTERE, LA MEDESIMA NON PROFESSANO.
SILENZI, TRA L’ALTRO,NEL RICORDARE RAMELLI8, RICORDAVA ANCHE QUEI RAGAZZI CHGE POCO DOPO SONBO CADUTI SOTTO I MANGANELLI DEI TUOI. QUINDI. LA RIAPPACIFICAZIONBE E’ DIMOSTRATA DAL FATTO CHE OGGI A TUTTI E’ POSSIVILE ESPRIMERE LA PROPRIA OPINIONE. E’ SCRITTO IN COSTITUZIONE. QUELLI CHE LA PENSANO COME TE DUBITO CHE LO AVREBBERO PERMESSO.
Adesso riscriviamo pure Gaber…. Ma preoccupiamoci di trovare una sinistra ritrovata e non è un un semplice esercizio linguistico. Siamo già al delirio con la Meloni che fa l’influencer con quel ridicolo spot a Palazzo Chigi nell’incapacità di rispondere a giornalisti che l’ avrebbero incalzata su qualcosa che sono sicuro non capisce e se si andava a sviscerarla veniva fuori che come tutto quello che sto governo fa coincide con una buona occasione persa per farsi una passeggiata magari in carrozzella se ancora ci sono, tra le rovine di Roma che tanto non stanno a doverla fare tra le rovine della destra. Comunque è un colpo di genio, un aumento di stipendio che prendiamo per buono anche se è meglio non indagarlo che poi lo hanno fatto esperti in materia che non sono proprio quelli che stanno al governo e come potrebbero ma si celano nei loro gabinetti. Nella fretta di fare finalmente qualcosa che butti fumo sugli occhi di chi ha la fortuna di avere un lavoro, buttano brace e poi lo fanno a tempo. Ma quale genio può essersi inventato un’aumento di stipendio a tempo? Meloni accompagnalo a ritirare il Nobel e portati pure Salvini che tra l’altro si è preso il merito di questa operazione che pensavo fosse tua ma due geni senza lampada non so per quanto ancora potranno continuare a prendere in giro i loro sostenitori. Soprattutto la Meloni che deve mantenersi in alto per farsi parassitare da Salvini e Berlusconi.
Democrazia è una parola grossa, più corretto sarebbe parlare di supercaz.zolacrazia…
https://twitter.com/ilmimmoblog/status/1653600294385623040
Considerando il fatto che Gaber è da capire tutto e fino in fondo, come Pasolini del resto (e non è per tutti, pare proprio), credo che qui molti hanno di nuovo letto la storia o sull’Almanacco Paperino (ovviamente anche gli “speciali” mensili), oppure nei vangeli di partito, quelli del “Rosso Testamento in terra”. I commenti di alcuni, denotano chiaramente che i commenti di coloro che non la pensano come loro, o non li leggono oppure non li comprendono per nulla!!! Egregio signor Raffaelli, rilegga…chi rilegge, campa cent’anni, glielo avevo già consigliato!! Tanti auguri a…Paperino!!! gv
HEY GASTONE! RILEGGITI LA STORIA. LA MUCCA… SPLASHHH !!!
…Egregio signor Raffelli, invece di “URLARE”, la legga almeno un po’ Lei la storia, perché, per ora, il Gastone riesce benissimo solo a Lei. Tante belle cose!!! gv
…e il “cesso in fondo a destra”, di Gaber, ma pare consigliato da un certo Feltri (prima socialista, ma poi ha preso coscienza “socialmente” di tante brutte cose a manca…), io, nella mia vita, l’ho trovato molte in fondo a destra, ma assai di più in fondo a sinistra!!! Mi saluti tanto Paperino, signor Raffaelli, Lei che può, tanto i Paperini, oggi, son diventati tutti Paperoni!!! gv