Tra ripensamenti, errori e bagarre
il Consiglio va in confusione.
Anna Frank incrina la maggioranza

CIVITANOVA - Stavolta arriva l'ok per l'asilo Micheletti che era stato bocciato la seduta precedente. Il simbolo della Shoah divide ancora: la mozione passa grazie alle astensioni di Mercuri, Pollastrelli, Polverini, Fontana e Campetelli. Si richiede il voto, ma il presidente chiude bruscamente l'assise

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Il Consiglio di Civitanova

 

di Laura Boccanera

E’ stato il Consiglio comunale dei ripensamenti: sia perché si è votato positivamente ciò che in consigli precedente era stato bocciato (asilo nido e Anna Frank) sia perché, puntualmente dopo il voto, qualcuno ci ripensa e dice che ha sbagliato. In maggioranza devono aver preso alla lettera gli scritti di Rodari sull’elogio dell’errore tanto da tirarlo fuori ad ogni pigiatura di tasto per il voto così da rimettere sul tavolo tutte le carte.

Un consiglio comunale bis potremmo definirlo quello di ieri sera a Civitanova e che ha portato all’approvazione della variazione di bilancio per lo stanziamento di 450mila euro per l’asilo nido in zona ex Micheletti. Passa il punto bocciato all’ultima seduta con 18 sì (tra i sì oltre a quelli della maggioranza anche SiAmo Civitanova) , contraria la minoranza (5 no) con l’astensione di Piero Gismondi. Alla fine portato d’urgenza in una nuova seduta e posto al primo punto dell’ordine del giorno l’assise dà l’ok al dirottamento dei fondi stanziati per la rotatoria a Santa Maria Apparente e per la manutenzione stradale di via Cook per i maggiori costi derivanti dalla realizzazione di un nido in zona stadio. Ma dopo il voto il consigliere Giorgio Pollastrelli chiede la controprova del voto sulla base dell’articolo 85 del regolamento. Il segretario si oppone, il presidente del consiglio si prende la responsabilità e dice che si rivota, la minoranza protesta, il segretario ribadisce che non è necessario un’ulteriore votazione e il punto passa.

Ma la maggioranza si spacca un’altra volta in chiusura di consiglio con la mozione su Anna Frank: dopo la votazione della mozione emendata (che passa con 8 voti favorevoli della minoranza, 7 voti contrari di Ciarapica, Ruffini, Tiberi, Nori, Croia, Renzi e Troiani e 5 astenuti Mercuri, Pollastrelli, Polverini, Fontana e Campetelli) viene richiesto un secondo voto per errore dichiarato. In consiglio c’è bagarre e il presidente chiude in fretta e furia dichiarando che il punto verrà rinviato. Ancora una volta il simbolo della Shoah divide il consiglio comunale. Dopo essere già stata presentata nel 2018, la mozione è stata riproposta alla luce dell’intitolazione dei giardini (contestualmente al piazzale per Toro Seduto). Nel 2018 il Pd aveva proposto di destinare una parte di fondi comunali per implementare le biblioteche scolastiche del “Diario” di Anna Frank e di prevedere fondi per viaggi di istruzione nei lager nazisti, tra cui Aushwitz. In quell’occasione la mozione fu bocciata (prevedeva anche l’intitolazione di uno spazio pubblico). Il Pd ci ha riprovato ieri sera e a rispondere è stato il sindaco Ciarapica che si è detto contrario in virtù della libertà degli istituti scolastici di proporre e formulare liberamente il proprio piano didattico. Alla prova del voto però la maggioranza si spacca con le astensioni di Mercuri, Pollastrelli, Polverini, Fontana e Campetelli. A quel punto si richiede una seconda votazione, ma è bagarre e il consiglio si interrompe bruscamente. Errori creativi, Rodari docet.

 

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