Angelo Sciapichetti, Mario Iesari e Raffaele Consalvi
di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)
Il Pd maceratese riparte dalla gestione dei rifiuti e mette in piedi un paio di azioni sinergiche: l’elaborazione di un documento da presentare in Consiglio provinciale e nelle varie assise municipali, poi un convegno (sabato prossimo, dalle 9 nella sala riunioni del Grassetti a Corridonia). Spiega il segretario provinciale Dem Angelo Sciapichetti: «Vogliamo denunciare la totale mancanza di strategia regionale e provinciale su questo tema. C’è un piano rifiuti scaduto a giugno del 2020, ad oggi non si è fatto nulla e questa mancanza incide fortemente sulla possibilità di accesso ai fondi del Pnrr che sarebbero disponibili per questo tipo di interventi. C’è una tragedia biblica in provincia di Macerata relativa alla mancata indicazione da parte dell’Ata del sito per la nuova discarica. Cingoli si sapeva da anni che sarebbe andata in esaurimento e nulla si è fatto con il risultato che paghiamo milioni per la compensazione al Comune di Cingoli e avremo un aumento molto significativo della Tari perchè, in attesa della realizzazione della nuova discarica, saremo costretti a portare i rifiuti fuori provincia. La responsabilità totale di questo è del centrodestra che governa la Provincia e tanti Comuni del territorio».
Angelo Sciapichetti e Mario Iesari
Non solo critiche, Sciapichetti avanza proposte: «Con questo incontro vogliamo anche essere propositivi. Chiediamo che si acceleri molto di più sulla tariffa puntuale, chi più differenzia meno paga. Poi si facciano tutti gli investimenti possibili per ammodernare il ciclo della raccolta, la nostra era una provincia molto virtuosa con percentuali ai vertici nazionali ed ora c’è un rallentamento preoccupante. Faccio notare che noi siamo in minoranza da molti anni in questa provincia, le scelte le fa il centrodestra. Quando governavamo noi, Macerata era al top italiano per raccolta differenziata e i costi erano tra i più bassi in Italia, le discariche le abbiamo indicate negli anni, non andavamo in emergenza come accade ora».
Si tocca anche il tema termovalorizzatore: «Negli anni abbiamo anche fatto la scelta di spegnere il camino del Cosmari e non fu una scelta indolore. Il tema del termovalorizzatore è molto di attualità anche nel nostro territorio, ma l’approccio non deve essere ideologico, piuttosto deve essere basato sul rapporto tra costi e benefici. Negli anni passati come Regione Marche facemmo un ricorso al Tar contro il governo Renzi che stabiliva un impianto per regione: lo facemmo perché il piano non lo prevedeva e perché non si giustifica per mancanza di materia prima per alimentare l’impianto a meno di non importarla da altre regioni. A Roma è necessario, nelle Marche non ci sono le condizioni».
Angelo Sciapichetti
A proseguire è Mario Iesari, coordinatore del gruppo di lavoro Ambiente del Pd: «L’impegno che chiediamo alla governance politica di centrodestra è quello di rilanciare il modello che era virtuoso di gestione dei rifiuti e di farlo coinvolgendo i cittadini e scegliendo le attrezzature utili». Il riferimento normativo europeo e il contesto locale nel riferimento di Iesari: «L’Unione Europea, all’interno della sua strategia di Green Deal, ha promulgato più direttive riguardanti l’applicazione dei principi di economia circolare anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani. L’ultimo pacchetto entrato nel 2018 impone una serie di obiettivi significativi, fra i quali il raggiungimento, entro il 2035, di almeno il 65% dei rifiuti preparati per il riciclo (che corrisponde ad una stima dell’80% di raccolta differenziata) e di ricorrere al conferimento in discarica per non più del 10% dei rifiuti prodotti mentre in provincia di Macerata ora siamo attorno al 26%».
Mario Iesari
La riflessione di Raffaele Consalvi, esponente cingolano dei Dem: «Il Pd negli anni passati hai fatto scelte anche dolorose in tema di discariche, oggi va avanti la politica del rinvio. Non scegliere una discarica dopo nove anni ha prodotto la sfiducia di quanti abitano attorno alla discarica di Cingoli che si erano sentiti assicurare che quel sito sarebbe stato chiuso ed oggi gli si dice che hanno scherzato e bisogna continuare. L’altro aspetto della non scelta è l’aggravio delle spese: remunerare giustamente il Comune di Cingoli come è avvenuto in questi anni significa anche spendere una cifra fuori mercato, 1.8 milioni di euro l’anno, e gravare ulteriormente i conti del Cosmari. Poi finché non sarà pronto l’ampliamento della discarica, portare i rifiuti fuori provincia porterà a un aumento del 25% dei costi a carico dei cittadini. Le non scelte di questi anni hanno nomi e cognome, Pettinari prima, Parcaroli oggi».
Raffaele Consalvi
Conclude la segretaria comunale Dem Ninfa Contigiani: «Un’attenzione e stimoli di allarme li abbiamo dati più di un anno fa, dicemmo che la situazione del Cosmari era delicata e non permetteva di mettere mano a una attenta politica dei rifiuti, non ci hanno ascoltato ed oggi siamo in questa situazione». Il Pd sabato al Grassetti parlerà di rifiuti: l’incontro si aprirà con i saluti del segretario provinciale Angelo Sciapichetti e della deputata Irene Manzi, poi le relazioni della deputata Pd Chiara Braca, del presidente di Legambiente Marche Marco Citrulli, del consigliere regionale Dem Romano Carancini, della direttrice generale del Cosmari Brigitte Pellei e di Walter Giacetti, direttore di Eco Ambiente Rovigo. Conclusioni di Mario Iesari. Se, per rimanere alla cronaca, si chiede al segretario provinciale Sciapichetti cosa pensa delle recenti dichiarazioni di Bruno Mandrelli, per esempio sul fatto che in casa Pd si parli quasi esclusivamente di diritti civili, ecco cosa se ne ricava: «Oggi siamo qui per parlare di rifiuti, lo abbiamo già fatto per l’acqua, a maggio sono in programma iniziative sulla sanità e sulle comunità energetiche. Di iniziative ne facciamo, altre ne faremo: non voglio litigare con l’amico Bruno Mandrelli che è anche una persona intelligente e mi auguro non abbia messo questo concetto a base del suo ragionamento».
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Siete stati in Regione per molti anni e non avete fatto nulla, ora che siete all’opposizione, avete tutte le soluzioni possibili, siete veramente unici.
…come sempre per qualsiasi cosa la colpa è di quelli di prima e nel frattempo la popolazione se lo prende in quel posto…è più di due anni che avete vinto con larga maggioranza non Sarebbe ora che invece di scaricare le colpe incominciate a smuovere le chiappe…la sbornia della vittoria è i selfie bisogna dimenticarli ormai altro che quelli di prima la popolazione si incomincia a rompere i cosiddetti c……i…”MODELLO MARCHIGIANO”….
Anni fa nella D.C. abbiamo avuto il coraggio di realizzare il Cosmari ci fu molta impopolarità per la Democrazia Cristiana anche se quella scelta fece chiudere le 57 discariche dei comuni maceratesi.
Oggi forse manca il coraggio (non il mio) per costruire nell’Ex cementificio di Gagliole un moderno termovalorizzatore abbandonando la scellerata politica delle discariche con il suo disastroso percolato.
Voglio scommettere che i Sindaci che non si sono presentani all’Assemblea del Cosmari per decidere sulla discarica sono tutti di sinistra, se non é così fateci i nomi degli assenti.
Sono d’accordo con Ivano Tacconi per un termovalorizzatore moderno e sicuro contro l’inquinamento. Inoltre sarebbe ora di finirla – avendo un termovalorizzatore – con il prelievo “porta a porta”, ma con un unico contenitore per tutta la “monnezza”. Che sarebbe pure l’opinione di chi fa parte del servizio raccolta rifiuti. I quali potrebbero servire per altri servizi ecologici.
In questa maniera avremmo parecchi vantaggi, non ultimo quello di eliminare l’inquinamento delle discariche, dannoso per la salute dei cittadini.
Noi a Corridonia non vogliamo discariche. Magari la si faccia a Macerata, nel luogo dove vorrebbero fare quella “incomprensibile” pista da sci.