Il taglio del nastro
A Belforte inaugurato il primo sportello territoriale del microcredito. A cura dell’Unione montana dei Monti azzurri, questa mattina nella sala consiliare di Belforte è stato dato avvio al primo sportello microcredito della provincia. Alla presenza di diversi istituti di credito cooperativo, già convenzionati con la struttura nazionale, il presidente Mario Baccini, deputato, l’onorevole Tullio Patassini ed il presidente Sauro Palombini del Banco Marchigiano, hanno presentato ruolo e opportunità dello strumento ai sindaci dell’Unione montana, presieduta da Giampiero Feliciotti.
Relazioni prettamente tecniche per spiegare anche il ruolo delle donne nel sistema creditizio internazionale sono state presentate a Barbara Fidanza e Annagrazia Quaranta dell’Università di Macerata cui si è aggiunto Gianluca Pesarini dell’unico confidi industriale della provincia. Si sono susseguiti interventi di associazioni di categoria e rappresentanti di vari Confidi provinciali. Poi taglio del nastro presso gli uffici preposti che saranno aperti il martedì e giovedì dalle 9 alle 13 per un primo periodo per poi passare ad una apertura quotidiana.
L’istituto del microcredito aiuta le piccole imprese (fino a 5 dipendenti) che non hanno possibilità di accedere al credito bancario per carenza di garanzie che invece in questo caso fino a 40mila euro sono garantite dallo Stato e c’è già un decreto approvato per arrivare a 100mila euro recandosi allo sportello di Belforte, l’impresa sarà affidata ad un tutor che la accompagnerà in banca con un progetto credibile per avere la garanzia finanziaria richiesta.
La Regione a fianco dell’iniziativa, era rappresentata dal consigliere Renzo Marinelli che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa alla luce delle chiusure delle difficoltà causate dalle fusioni dei vari istituti bancari e di altri servizi essenziali.
Bene, un nuovo servizio da divulgare a favore di nuove aziende e aziende entro i 5 anni di nascita che hanno pochi capitali e difficilmente bancabili
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Con un sistema a gremagliera senza eguali si è riusciti a spopolare e depauperare l’entroterra ; soprattutto dopo il terremoto concentrando nelle mani di un super potere la fase dell’emergenza e la fase della impossibile ricostruzione . Era necessaria una legge quadro che avesse rivisto e rivalutato i poteri già previsti e straordinari di tutti i sindaci del cratere. Alle nostre esimie intelligenze sarebbe stato più facile ed opportuno imprimere in contemporanea sui territori 140 e passa teste quali ufficiali di governo o una sola testa calata dall’alto che poi non ha e non poteva combinare nulla di buono …salvo gli ultimi anni ?