L’incontro tra i vertici della Finanza e le associazioni di categoria
Fondi Pnrr e rischio infiltrazioni criminali, summit tra Fiamme gialle e associazioni di categoria. Dopo aver incontrato il presidente della Provincia e i sindaci del territorio in prefettura, i vertici della Guardia di finanza hanno ricevuto, nel pomeriggio di ieri, i dirigenti delle principali associazioni categoria del territorio. Erano presenti, il comandante provinciale delle Fiamme gialle, colonnello Ferdinando Falco, il comandante del Nucleo di polizia economico- finanziaria, tenente colonnello Francesco Mirarchi, il comandante del Gruppo di Macerata, maggiore Giuseppe Perrone e il comandante della Compagnia di Civitanova, capitano Tiziano Padua. Mentre per le associazioni di categoria sono intervenuti il direttore di Confindustria Gianni Niccolò, il segretario di Confartigianato Giorgio Menichelli, il funzionario di Confcommercio Andrea Castellani, il direttore di Cna Massimiliano Moriconi e il direttore di Coldiretti Giordano Nasini.
Un incontro promosso dal colonnello Falco – e fortemente da tutti apprezzato – che ha voluto sottolineare come la Guardia di finanza sia da sempre a servizio delle Istituzioni e a fianco di cittadini e imprese che operano nel rispetto delle leggi. In questo senso, è fondamentale rafforzare, a tutti i livelli, il dialogo e la collaborazione per prevenire situazioni di illegalità che potrebbero minare la ripresa e il rilancio economico del territorio. Al centro del colloquio l’utilizzo dei fondi legati al Pnrr, la cui entità delle somme messe a disposizione è certamente appetibile alla criminalità. Per tale motivo, il comandante provinciale delle Fiamme gialle evidenziando la storica portata dell’intervento pubblico a sostegno dell’economia e dell’ammodernamento del Paese, ha ribadito il primario impegno delle Fiamme Gialle, che «metteranno in campo consistenti e qualificate forze per vigilare sulla devoluzione e sull’utilizzo corretti delle risorse, per rafforzare il dispositivo antifrode e anticorruzione e per impedire che le organizzazioni criminali possano perseguire strategie di infiltrazione nel tessuto economico per accaparrarsi risorse connesse al Pnrr».
A questo fine, un contributo alla causa può essere offerto anche dall’imprenditoria e dalle Associazioni di categoria, che, come gli Enti locali, sono le prime a poter captare eventuali segnali di illegalità. Da qui l’importanza della collaborazione che potrà essere offerta nel segnalare alla Guardia di finanza ogni minimo alert di anomalia o sospetto di frodi. Nel corso della discussione sono stati altresì affrontati temi anch’essi di grande attualità e un focus particolare è stato dedicato alla tutela dei locali Distretti industriali e del turismo, nonché del settore agroalimentare, attraverso il contrasto a possibili penetrazioni della criminalità nell’economia locale “sana” – specialmente attraverso operazioni di riciclaggio di denaro “sporco” – all’evasione, alle frodi fiscali e al lavoro sommerso, alla contraffazione, all’abusivismo commerciale, al falso Made in Italy e alle frodi sui prodotti agroalimentari, che generano concorrenza sleale.
Il colonnello Falco, rivolgendosi ai rappresentanti delle associazioni presenti, ha auspicato, da parte loro, un forte e concreto contributo volto a promuovere, tra i propri aderenti, l’invito a segnalare alla Guardia di finanza ogni possibile tentativo di condizionamento da parte della malavita organizzata e, comunque, della criminalità in genere, negli insediamenti produttivi, nel mercato del lavoro e nel settore degli appalti. Le associazioni, da parte loro, nel sottolineare di essere da sempre attente e sollecite nel favorire processi e percorsi volti a promuovere la cultura della legalità, hanno manifestato grande entusiasmo nel poter contribuire, anche attraverso l’invio di segnalazioni qualificate, alla prevenzione e repressione di illeciti di ogni genere.
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