Chiara Comberiati
di Luca Patrassi
Le avvocatesse sono in fase di sorpasso e stanno superando, nei numeri, i colleghi maschi iscritti all’Ordine di Macerata. Certo è passato quasi un secolo dalla prima donna iscritta all’Ordine, correva l’anno 1928 e quel periodo non è che si sia rivelato felice per le libertà, ma è anche vero che quel seme ha dato i suoi frutti. Oggi le avvocatesse maceratesi sono 542 su un totale di 1158, la percentuale sfiora i 47% e la proporzione in costante crescita, lascia ritenere che le avvocate opereranno il sorpasso a breve termine. La maceratese Maria Capici, sposata, due figlie, è stata la prima donna iscritta all’Ordine, era il 1928 e l’avvocata doveva andare in Tribunale accompagnata.
Nel 1982 le donne erano il 6% degli iscritti all’Ordine. Vero è che il Consiglio è stato rinnovato di recente e il presidente è Paolo Parisella ma non bisogna andare di molto indietro nel tempo per trovare una donna presidente, appunto pochi mesi fa nel ruolo c’era l’avvocata Maria Cristina Ottavianoni. Oggi sono molte le donne nel consiglio dell’Ordine degli avvocati della provincia di Macerata: Francesca Massarini, Rosita Riccobello, Rossella Gaeta, Mariagioia Squadroni, Francesca Ippoliti e Celeste Riera. Il comitato pari opportunità dell’Ordine è ora guidato da Marco Cecconi , poi ci sono Letizia Murri, Pier Paolo Persichini, Roberta Pizzarulli, Paola Formica, Melissa Basilici, Elena Ardito, Eleonora Wolf, Nicoletta Corneli, Francesca Bacci e Mariangela Ascenzi .Una storia, quella della prima avvocata maceratese, ricostruita e di recente fatta oggetto di un libro dall’avvocata Cinzia Maroni. Lo scorso anno il Consiglio delle donne approvò la proposta di Leide Polci, rappresentante dell’Ordine degli avvocati, di presentare un ordine del giorno in Consiglio comunale per intitolare una via alla prima avvocata maceratese Maria Capici. In attesa che il Comune trovi la strada giusta per intitolare una via all’avvocata Maria Capici, aumenta di giorno in giorno il numero delle donne iscritte: l’ultima a giurare nei giorni scorsi in tribunale a Macerata è stata la ventiseienne Chiara Comberiati.
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Congratulazioni
le donne sempre avanti
Il fatto è che fare l'avvocato oggi è molto meno importante e remunerativo già da 20 anni fa,comunque sono scelte. La mia esperienza mi dice che prima di scegliere una facoltà, bisognerebbe vedere come gira il mercato
Claudio Biagiola ci sono troppi avvocati, sono d'accordo con te.
Giuseppina Santoro guarda anche io mi sono laureato in giurisprudenza a Macerata tanti anni fa, quando fare l'avvocato era importante, ma avrei voluto farlo ma la mia famiglia non poteva mantenermi per il praticantato ecc.per cui ho dovuto trovare subito un impiego e ho lavorato in 4 diverse banche. Tralascio,tantissime cose, ma avevo capito ALLORA che avere rapporti con Avvocati soprattutto Fallimentaristi era un grande Affare x la Banca e per Me.Per cui stavo sempre in Tribunale o nei loro studi a trattare. Negli ultimi 20 anni ho visto ad Ancona decine e decine di Avvocati, Staccare la Targhetta, perché non potevano permettersi di pagare neppure l'affitto. Poi,ovviamente, come in tutte le qualifiche, ci sono I Grossi, che chissà per quale volontà, Guadagnano Milioni di euro, come l'ex Premier Conte.E io qualche motivo lo Conosco. Ciao
Claudio Biagiola non parliamo di Conte, per carità tutti i disastri che hanno fatto insieme a Speranza ecc ecc.
Litigate gente, che almeno loro guadagnano!
Consiglio a chi è fresca di studi: provare più concorsi possibili, che con questo lavoro si fa fatica a racimolare qualche soldo ormai (con le dovute eccezioni)
Renato Bianchini e comunque chiediamoci che senso ha ancora tutto il tricchebballacche dei vari comitati pari opportunità etc etc
Antonio Maria Golini solo manovre per prendere due incarichetti si raschia il barile
Renato infatti siamo alla frutta che non si fa pur di avere uno strapuntino
Antonio Maria Golini Perché, secondo te a che servono più gli ordini professionali, ora che la professione è una giungla e la deontologia solo un lontano ricordo? Pensaci un attimo e datti una risposta
Renato sicuramente, ma questa pippa delle pari opportunità la trovo stucchevole, aveva senso negli anni ottanta e novanta ma da anni oramai il problema non cè più eppure ancora si creano organismi convegni iniziative etc etc
Che tristezza. Un'altra disoccupata. Tutti avvocati a Macerata
Il fatto è che agli uomini non gliene importa niente di queste gare. Con chi gareggiamo?
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