7 Marzo 2023
ore 12:25
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Le voci di Irene Dipré, Apollonia Benassi e Bahar Ghaempanah si trasformano in opere d’arte e danno vita alla mostra “Sogno di donna 2023” da Samo a Macerata fino al 22 marzo. Rientra tra le iniziative volute dalla Consigliera di parità della provincia di Macerata Deborah Pantana per celebrare la Giornata internazionale della donna. Una mostra pensata «per dare voce alle piccole voci».
Tre donne, tre storie di liberazione che passa anche attraverso l’arte e le loro opere. Le hanno raccontate a “Corbezzoli” in questa speciale puntata dedicata all’8marzo.
La prima è Irene Diprè, artista di Macerata: «Dopo una vita di tormenti ed essere stata trattata come una pazza, ho scoperto di essere affetta da sclerosi multipla». I suoi quadri prendono ispirazione dalle macchie che appaiono nelle sue risonanze magnetiche in un progetto che si chiama Costellazioni cerebrali. Il 15% del ricavato delle stampe vanno ad enti per la ricerca sulla sclerosi multipla. Apollonia Benassi di Loreto ha portato il suo progetto artistico sulla salute mentale: «Soffro di un disturbo ossessivo compulsivo che non era stato capito fino a due anni fa. Spesso viene considerato come una caratteristica, qualcosa di ironico ma dietro c’è molto di più» e ora si dedica, con le sue opere, a dar risalto alla salute mentale e a far conoscere il problema.
Bahar Ghaempanah lavorava come direttrice di banca in Iran. «Io e mio marito abbiamo lasciato il lavoro e ci siamo trasferiti in Italia. Avevo tutto quello che volevo, ma mi mancava la libertà. Non potevo neanche dipingere liberamente, sono loro a scegliere i quadri. Me ne sono andata soprattutto per dare a mia figlia un futuro diverso».
Le interviste sono disponibili in video e in podcast.
Che bella iniziativa!
Sono proprio curioso di scoprire quali saranno le prossime!
Complimenti…finalmente una bella iniziativa