L’assessore Massimo Cesca e la sindaca Giuliana Giampaoli
La pittura di Carlo Crivelli ha destato, soprattutto nel recente, un grande interesse per la ricchezza delle sue composizioni. Nelle sue opere nulla è dato al caso: panorami, drappeggi, simboli, decorazioni, rappresentano un immenso patrimonio simbolico, la lettura del quale consente di comprendere lo spirito dei personaggi proposti nelle opere riuscendo a definire dal punto di vista sacro la scelta delle figurazioni e la simbologia dei santi.
A Corridonia è apparso utile, come ulteriore contributo alla “lettura” della mostra su Carlo Crivelli in corso a Macerata (nella quale si può ammirare anche la pala custodita nella pinacoteca parrocchiale locale) analizzare i simboli e i misteri taciuti nelle opere del pittore veneto attivo soprattutto nelle basse Marche. Del resto nei suoi polittici e nelle sue tavole, Crivelli non ha lasciato niente al caso: nella sua pittura simboli, decori, colori, posizioni, rappresentano ognuno un preciso messaggio e una precisa spiegazione.
Sabato 28 gennaio, alle 16, nel teatro Lanzi, dopo un’ introduzione a cura del dottor Giovanni Martinelli, l’avvocato Gennaro Natale, da anni attento studioso dei simboli nell’arte, terrà una conversazione su “il linguaggio nascosto nelle opere di Carlo Crivelli”. Con la proiezione delle opere, spiegherà in dettaglio i simboli e i misteri della mostra maceratese. Per l’occasione è stato anche editato un opuscolo con la relazione. Un appuntamento originale e quanto mai interessante dal punto di vista culturale promosso dal Comune di Corridonia, in collaborazione con Associazione Lanzi, Accademia Organistica Elpidiense, Parrocchia dei santi Pietro, Paolo e Donato.
Al termine dell’incontro sarà possibile visitare la mostra ed ammirare cinque splendi abiti riproduzioni fedeli dei vestiti dipinti dal Crivelli, collocati all’interno della sala museale per rendere ancora più suggestivo ed interessante l’allestimento.
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