Acqua e freddo al Filelfo,
sopralluogo nelle aule
Ma per la Provincia fa caldo

TOLENTINO - Nei locali che ospitano Classico e Scientifico pioveva e i genitori ieri segnalavano che i figli stavano al freddo. Oggi è stata monitorata la situazione e il Consiglio d'istituto scriverà a Parcaroli. Intanto la consigliera con delega all'Edilizia scolastica, Laura Sestili spiega: «In tre aule gli ingegneri della Provincia hanno trovato le finestre aperte e alcuni termoconvettori erano spenti»

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Un termoconvettore, da non confondersi con una stufetta, in una delle aule del Filelfo

di redazione Cm

Mentre la Provincia sdrammatizza e sembra voler negare l’evidenza (oltre a ignorare le proteste dei genitori), «abbiamo portato i termoconvettori, non le stufette “volanti” e in alcune aule erano tenuti spenti», oggi si è svolto un sopralluogo all’interno del Filelfo di Tolentino dove ieri sono state segnalate sia infiltrazioni d’acqua dal soffitto (al Classico e allo Scientifico), sia il fatto che gli studenti fanno lezione scaldandosi con le stufette portate dalla Provincia perché da novembre i riscaldamenti sono rotti. Questa mattina il preside Donato Romano, con la vice sindaca Alessia Pupo, l’assessore alla ricostruzione Flavia Giombetti, e la presidente del Consiglio d’istituto, Francesca D’Arienzo, hanno ispezionato le aule di Classico e Scientifico.

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Un altro termoconvettore dedicato al riscaldamento delle aule

Presente anche un agente della polizia locale per documentare la situazione. Dal sopralluogo emerge che alcuni ragazzi erano in aula con i giubbotti, alcune stufe erano tenute spente perché troppo rumorose (è il caso della prima A del Liceo Scientifico indirizzo Scienze applicate) e l’insegnante non riusciva a fare lezione, in alcune aule si formava condensa sui vetri, c’era aria consumata – emerge dall’ispezione che c’è stata – e sono state notate macchie lasciate dall’acqua su alcuni soffitti e in una delle aule c’era un secchio sul pavimento per tamponare la caduta di acqua. Inoltre alcune zone della scuola risultavano gelide. Il sindaco Mauro Sclavi ha deciso di non commentare la situazione.

La Provincia intanto, con la consigliera delegata all’edilizia scolastica, Laura Sestili, parla descrive una realtà diversa e parla di «tre aule dove tenevano le finestre aperte perché faceva troppo caldo». Non si capisce però, se nella scuola si sta al caldo, cosa abbiano da protestare i genitori, tanto da richiedere a gran voce ieri un sopralluogo per una situazione che si è aggravata col maltempo. Non solo, i componenti del Consiglio d’istituto, dopo l’ispezione di questa mattina, stanno predisponendo una lettera da inviare al presidente della Provincia, Sandro Parcaroli, per fare presente la situazione che si sta vivendo nella scuola, che da anni si trova nella struttura della ex Quadrilatero.

Sestili quindi oggi ha fatto il punto sulla questione in questo modo, che riportiamo, sottolineando come sì, la Provincia si è prodigata e ha cercato di sistemare il problema riscaldamento, ma che la soluzione sia quella ottimale, questo no, altrimenti non si sarebbe arrivati alle proteste dei genitori. Che poi si dica che in alcune aule faccia persino caldo, in pieno inverno e con i riscaldamenti rotti… «La Provincia – dice Sestili – è intervenuta tempestivamente non appena è stata informata del guasto all’impianto di riscaldamento e, temporaneamente per ovviare ai disagi, ha fornito dieci termoconvettori e non delle stufette “volanti” per riscaldare le aule.

Capisco il disagio dei ragazzi e del personale docente nel fare lezione in una struttura temporanea scelta in attesa della costruzione del nuovo polo scolastico di Tolentino, di cui tra l’altro è stato recentemente approvato il progetto definitivo – spiega la consigliera Sestili -. Ma da parte della Provincia non c’è stata mai trascuratezza tanto che non appena ci è stato segnalato, all’inizio di dicembre (in realtà risulterebbe che il preside Donato Romano abbia iniziato a segnalare la situazione a novembre, ndr), il guasto a una delle quattro pompe di calore, l’ufficio Tecnico ha provveduto a contattare subito la ditta per ordinare i pezzi di ricambio.

filelfo-6-e1674589555482Nel frattempo le aule 9, 10 e 11 del settore arancio dell’atrio 8 del liceo Scientifico sono state dotate di termoconvettore.

A seguito di un ulteriore sopralluogo effettuato questa mattina dagli ingegneri della Provincia, però, è risultato che nelle tre aule con i termoconvettori (accesi a 19 gradi) erano aperte le finestre perché all’interno c’era troppo caldo, mentre in altre tre aule del liceo Classico è stato verificato che erano rimasti addirittura spenti».

Sulle infiltrazioni, aggiunge che «anche in questo caso, è stato immediatamente fatto un sopralluogo per controllare l’entità del danno e la Provincia si occuperà di sistemarlo, salvo poi contattare il proprietario dei locali a cui spetta la manutenzione ordinaria. Con il dirigente Donato Romano – conclude la consigliera Sestili – c’è stata sempre la massima collaborazione e un’interlocuzione costante per risolvere insieme eventuali problemi che possono sopraggiungere. Dispiace leggere ancora continue polemiche strumentali – conclude – che non fanno altro che danneggiare un’ottima scuola».

 

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Secchio in una delle classi

Piove nelle aule del Filelfo, e da novembre il riscaldamento è rotto: «Vanno avanti con le stufette»



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