L’incontro tra i dirigenti Cna e i responsabili del Centro Antiviolenza di Macerata
Sono stati consegnati alle referenti della cooperativa Il Faro, soggetto gestore del Centro Anti Violenza (Cav) di Macerata, i proventi della prima raccolta fondi che Cna Impresa Donna e tutto il Sistema Cna Macerata ha messo in piedi per contribuire alla lotta contro ogni violenza di genere.
Nell’incontro che ha preceduto la consegna, il presidente Maurizio Tritarelli ha ribadito l’impegno dell’Associazione di categoria su questo fronte: «Dall’anno scorso abbiamo stretto una forte collaborazione con il Centro che prevede diverse attività ed iniziative in più periodi dell’anno, perché a questo terribile problema bisogna prestare attenzione ogni giorno, non solo l’8 marzo o il 25 novembre».
Daniela Zepponi
Il 3 dicembre, infatti, si era svolta l’ultima iniziativa in ordine di tempo, organizzata da Cna in collaborazione con il Cav, che ha riscosso un notevole successo in termini di partecipazione. Daniela Zepponi, presidente di Cna Impresa Donna Macerata, è animatrice di questo progetto di collaborazione: «L’idea è nata all’interno della presidenza Cna Impresa Donna allo scopo di supportare le donne vittime di violenza con azioni utili ed efficaci. Abbiamo cercato innanzitutto di diffondere la consapevolezza del problema all’interno del Sistema Cna con iniziative formative ed informative nelle quali è stato possibile far capire cosa è la violenza di genere, come riconoscerla e cosa fare per uscirne».
Da qui l’idea di una raccolta fondi in favore della cooperativa che gestisce attualmente il Cav: «Un piccolo aiuto – prosegue la dirigente Cna – per alleviare l’onerosa gestione del Centro. Oggi abbiamo consegnato una prima somma ma la raccolta proseguirà per tutto il 2023».
Daniela Zepponi ribadisce quindi l’importanza dell’indipendenza economica per chi è vittima di violenze: «Non avere un lavoro spesso è un ostacolo insormontabile che non permette di uscire dalla situazione di disagio. Per questo Cna si è impegnata a fornire gratuitamente la formazione professionale necessaria e a dare tutte le informazioni utili per entrare nel mondo del lavoro ed uscire dalla condizione di vittima di violenza».
Elisa Giusti
In rappresentanza del Centro Anti Violenza erano presenti all’incontro Elisa Giusti, responsabile dei servizi antiviolenza, e Beatrice Pini, responsabile dei servizi educativi. È Elena Giusti a ringraziare l’Associazione di categoria per la disponibilità: «Quella con Cna è una collaborazione su più fronti e con diversi mezzi; non solo aiuto economico ma anche il fondamentale collegamento con le realtà produttive locali e con il mondo del lavoro in generale. Importante è l’attività formativa per supportare le donne ed i minori vittime di violenza – prosegue Elisa Giusti. Fornire l’orientamento al lavoro e magari anche possibilità occupazionali alle nostre ospiti è la questione principale, perché una donna senza lavoro, e quindi senza un minimo di autonomia finanziaria, non può essere una donna libera. Speriamo – conclude la Responsabile del Cav – di poter incrementare ogni anno di più le iniziative insieme alla Cna Macerata; noi siamo pronte a dare tutta la nostra disponibilità sin da ora».
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ci sono più centri antiviolenza che donne con problemi e quelle che ci sono rimangono sempre nello stesso brodo….che ipocrisia!
Pensando alla tantissime casalinghe italiane e non io direi:
“Senza autonomia finanziaria una donna può non essere libera”.
Senza Autonomia Finanziaria nessun ESSERE UMANO può essere libero.
l’autonomia finanziaria non ce l’hanno neanche quei poveri disgraziati che vanno a lavorare per quattro soldi e malapena riescono a coprire i conti e poi dover andare a mangiare alle mense della Caritas….