«Bagni allagati, infiltrazioni d’acqua
e sbalzi di temperatura nelle aule:
la nuova primaria non funziona»

POTENZA PICENA - Il Pd denuncia una lunga lista di problemi riscontrati nella scuola Rita Levi Montalcini inaugurata ad aprile a Porto Potenza: «A novembre i vigili del fuoco hanno anche redatto una relazione in cui sono elencate numerose criticità, incongruenze e carenze documentali emerse dal sopralluogo, da sanare entro 45 giorni»

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La nuova scuola a Porto Potenza

Bagni che si allagano, infiltrazioni d’acqua, sbalzi di temperatura nelle aule. Sono solo alcuni dei problemi riscontrati nella nuova scuola Rita Levi Montalcini di Porto Potenza. A denunciarli è il gruppo consiliare del Pd. «La nuova scuola Rita Levi Montalcini di Porto Potenza ospita tutte le 30 classi della scuola primaria e della secondaria. Nonostante l’enorme dilatarsi dei tempi, una finta inaugurazione in pompa magna ad aprile, continue spese aggiuntive anche in questi giorni, l’ingresso degli studenti con un anno di ritardo – dicono i dem – la scuola in realtà non è ancora finita e non funziona. Questo perché a monte c’è un peccato originale: l’assoluta sordità della Giunta Tartabini alle richieste e ai rilievi fatti nel tempo dalle istituzioni scolastiche, le uniche realmente più interessate alla funzionalità dell’edificio che alla sua estetica. Purtroppo la paranoia della Giunta, che in ogni suggerimento, critica o riferimento alla normativa vede un tentativo di sabotaggio, ha impedito l’instaurarsi di un dialogo fecondo tra istituzioni, col risultato che un edificio nuovo e costosissimo fa in realtà acqua da tutte le parti (anche letteralmente). È ormai impressionante il lungo elenco delle criticità ancora da sistemare, nonostante le somme messe a disposizione dallo Stato (4,7 milioni di euro), i due mutui del Comune (2,3 milioni di euro), lo stillicidio di spese aggiuntive e le numerose varianti progettuali in corso d’opera caratterizzate anche da numerose “rinunce” a migliorie ed arredi presenti nel progetto originale».

scuola-elementare-porto-potenza-picena-7-325x244«Già dai tempi della progettazione – continuano i dem – le istituzioni scolastiche e le opposizioni avevano più volte sottolineato le esigenze funzionali che la nuova scuola avrebbe dovuto necessariamente soddisfare, ma progettisti e Amministrazione hanno sempre ignorato tali richieste. E, guarda caso, i problemi ora emersi sono figli di quell’atteggiamento di totale chiusura. Il primo fra tutti, l’eccessiva temperatura in molte aule che non si abbassa a sufficienza neppure con l’aerazione forzata. O ancora, il pomeriggio prima dell’inizio delle lezioni, all’insaputa dell’istituzione scolastica, il tragicomico montaggio in fretta e furia dei vecchi tendaggi sbiaditi della scuola media, inefficaci e non a norma. Ai tempi della progettazione la scuola aveva chiesto più volte un sistema per schermare la luce dagli infissi, ma fu risposto che non serviva. Grazie a questa sordità amministrativa, ora il Comune dovrà intervenire nuovamente impegnando ulteriori risorse per trovare soluzioni definitive ma comunque postume».

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Il taglio del nastro con la sindaca Noemi Tartabini e il presidente della Regione Francesco Acquaroli ad aprile dell’anno scorso

Il Pd cita anche una relazione dei vigili del fuoco sulle criticità riscontrate. «È ormai di dominio pubblico anche la nota dei vigili del fuoco (dell’8 novembre 2022) in cui sono elencate numerose criticità, incongruenze e carenze documentali emerse dal sopralluogo, da sanare entro 45 giorni dalla relazione – spiega il gruppo d’opposizione – E qui ecco un gravissimo ed inspiegabile sgarbo istituzionale dell’Amministrazione Tartabini-Casciotti: i vigili del fuoco inviano al Comune via pec la loro nota, ma l’Amministrazione cosa fa? Avvisa subito l’istituzione scolastica che vive quotidianamente la scuola? No. La invia solo il 15 dicembre, 5 settimane dopo averla ricevuta e a pochi giorni dal termine ultimo per sanare i problemi riscontrati. È così, mentre i mesi passano, studenti, docenti e personale abitano quotidianamente una scuola in cui si riscontrano: diversità macroscopiche di temperature tra un’aula e l’altra; aria viziata causa di continui malesseri; aule non oscurabili; tende non a norma; ingresso non a norma e pericoloso; mensa che non è una mensa; auditorium che non è un auditorium; bagni che si intasano e si allagano; infiltrazioni d’acqua da infissi, soffitti e bocchette d’aerazione; pannelli solari non allacciati alla rete e quindi inutilizzati a fronte di bollette mostruose; allarme che non si sente nelle classi; luci che si spengono di continuo: pavimenti che restano macchiati in modo indelebile; area polivalente esterna priva di canestri e rete da pallavolo».

«In una situazione normale – concludono i dem – una Amministrazione degna di questo nome chiederebbe conto di tutti i problemi a progettisti e imprese, controllando se sussistano le condizioni per una richiesta di risarcimento verso l’ente a tutela dei contribuenti. Invece qui da anni si fa il contrario, si continua a pagare lodando al tempo stesso gli artefici dei problemi. A questo punto temiamo fortemente che questa Giunta inadeguata e supponente continui a restare sorda e non collaborativa anche nella progettazione e realizzazione della nuova scuola secondaria di Porto Potenza, totalmente finanziata a fondo perduto con i fondi statali post sisma. Ad oggi non risulta sia stata minimamente coinvolta la scuola nelle sue varie componenti: siamo sicuri che non siano opportuni una pausa di riflessione e un drastico cambio di rotta? Resta comunque un dato politico inequivocabile; l’opera simbolo dell’Amministrazione Tartabini- Casciotti si è trasformata giorno dopo giorno in un fallimento sotto gli occhi di tutti i cittadini».



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