Impianti chiusi per mancanza di neve:
«Pronti a chiedere lo stato di emergenza»

IN GINOCCHIO gli operatori turistici dell'Appennino. Francesco Cangiotti, amministratore di Bolognolaski, che gestisce anche gli impianti di Frontignano di Ussita: «Se non arriverà entro pochi giorni avremo la stagione completamente compromessa»

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La mancanza di neve in alta quota rischia di mettere in ginocchio gli operatori turistici dell’Appennino, pronti a chiedere lo stato di emergenza economica in caso di perduranza delle attuali condizioni climatiche. L’inverno caldo impone ancora la chiusura degli impianti sciistici, come ad esempio quello di Frontignano di Ussita, di recente recuperato in seguito ai danni del terremoto. «Se la neve non arriverà entro pochi giorni avremo la stagione completamente compromessa con gravi perdite economiche- spiega all’Ansa Francesco Cangiotti, l’amministratore della Società funivie Bolognolaski, che gestisce anche gli impianti -. Le temperature restano per tutto l’arco della giornata sopra lo zero e questo non consente di attivare l’innevamento programmato, nonostante quest’anno abbiamo acquistato un nuovo cannone sparaneve. Se continuerà a non nevicare saremo costretti a chiedere lo stato di emergenza e quindi degli aiuti economici».

Neve sui monti del Maceratese, impianti aperti l’8 dicembre



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