Mondial suole
«Senza tredicesima e con solo il 50% della mensilità di novembre». E’ stato un Natale sulle spine per i dipendenti della Mondial suole spa, della Mondial Due e Mondial Plast che oggi hanno aperto lo stato di agitazione al termine di una mattinata di sciopero che ha visto la partecipazione dei dipendenti delle due aziende di Porto Recanati. Nel corso dell’assemblea sindacale convocata con urgenza si è parlato della mancata sottoscrizione di un impegno sulle modalità e tempistiche per il pagamento della tredicesima mensilità e per la sola Mondial Suole il saldo dello stipendio di novembre 2022 ad oggi erogato solo per il 50% del valore.
«Da mesi si susseguono incontri tra le organizzazioni sindacali Filctem Cgil Macerata e Femca Cisl Marche – si spiega in una nota congiunta dei sindacati – insieme alla rappresentanza sindacale aziendale, rsa, e le tre ditte per gestire e monitorare la delicata situazione che il gruppo sta attraversando e per definire strategie condivise nella tutela dei lavoratori. A seguito dell’aumento dei costi energetici, della difficoltà nel reperire le materie prime e dei loro rincari, già prima delle ferie si era condiviso con le maestranze preoccupazione su un possibile rallentamento dell’attività lavorativa e del perdurare dello slittamento delle retribuzioni ponendo particolare attenzione sul mese di dicembre. Pur avendo la proprietà in questi mesi rispettato l’impegno di non restare indietro con i pagamenti, tanto che non ci sono mensilità arretrate, ad oggi non c’è stata la possibilità di corrispondere e di impegnarsi per iscritto in merito all’erogazione della tredicesima mensilità».
Una situazione che ha portato i sindacati a proclamare lo stato di agitazione sindacale e il ricorso a ulteriori ore di sciopero. E’ già stata inviata una prima richiesta di incontro urgente e un successivo sollecito per ridiscutere delle questioni sospese. Lo stato di agitazione sindacale resterà aperto fino a quando non verrà condivisa una soluzione.
(l. b.)
Un altro grande successo dell'euro e dell'europa
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andare a toccare lo stipendio di un operaio che lavora per quello non è proprio la scelta migliore… l’operaio va a lavorare tutti i giorni e questa è la ricompensa…manco la tredicesima che quella si matura mese mese…che fine che abbiamo fatto!!
Non vi preoccupate ci penserà la Meloni con Biden e company. La crisi morde ma l”Italia manda missioni militari all’estero tanto per dirne una.Questo succede perché siamo uno Stato a sovranità limitata sappiamo quasi tutti perché. Se l’economia tracolla siamo fritti in senso metaforico naturalmente.
“Un altro successo dell’euro e dell’Europa.”
Scusi Miozzi, ma la Lube, Tod’s, Germano Ercoli, Galizio Torresi ed iGuzzini, tanto per citarne alcuni, vendono i loro prodotti in sesterzi? In talleri? In rubli?
Ma perchè non riflettete invece di fare populismo un tanto al chilo?