«Io, mia nonna e l’Alzheimer:
ci siamo curati con la musica
Era la mia compagna di viaggio»

RECANATI - Mattia Buonaventura De Minicis ha raccontanto il particolare rapporto che l'ha unito a sua nonna Pierina, scomparsa il 17 novembre a causa della malattia, formavano un duo anche nelle performance musicali che eseguivano in giro per la regione: «Non è più con me fisicamente nella quotidianità ma mi ha lasciato così tanto che è praticamente dappertutto».

- caricamento letture
Pierina-Nebbioli-e-Mattia-De-Minicis

Pierina Nebbioli e Mattia De Minicis

di Francesca Marchetti

Nonna Pierina “la peste” e suo nipote Mattia Buonaventura De Minicis avevano un rapporto particolare e formavano un eclettico duo nella vita e nelle performance musico-artistiche che eseguivano in giro per la regione. Purtroppo Pierina se ne è andata lo scorso 17 novembre, il funerale si è tenuto nella sua Matelica ma nonna e nipote abitavano insieme a Recanati da molti anni. «Da quando non c’è più non sento un vuoto ma sento un pieno – ha detto Mattia -. Non è più con me fisicamente nella quotidianità ma mi ha lasciato così tanto che è praticamente dappertutto. Ci siamo curati a vicenda grazie alla musica e all’affetto».

Nonna-Pierina-e-Mattia-3-325x211

Nonna Pierina e Mattia da piccolo

De Minicis si definisce musicante e rumorista, è multi-strumentista (suona clarinetto, percussioni e ukulele) e ha condiviso la casa con sua nonna Pierina, da tempo malata di Alzheimer ma con un’incontenibile voglia di vivere e di fare che ha trasmesso al nipote. «Si chiamava Pierina Nebbioli, era originaria di Rustano di Matelica e mi ha cresciuto dopo che i miei si sono separati quando avevo 2 anni. Faceva la parrucchiera e ha tagliato i capelli ad Enrico Mattei. Era una persona speciale, di una bontà immensa e aveva questa grande empatia per cui mi aveva insegnato già da piccolo a rispettare gli altri e a fidarmi degli umili. Ci siamo aiutati a vicenda in questa vita immergendoci nella creatività. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione mi sono perso, ho avuto un periodo difficile ma proprio grazie a questo ho trovato il vero me stesso. Con nonna al mio fianco ho ricominciato a suonare, ci siamo presi cura a vicenda uno dell’altro».

Pierina-Nebbioli-e-Mattia-De-Minicis-3-325x230

I nomi di Mattia e Pierina hanno cominciato a circolare da quasi subito, data la loro straordinaria affabilità e sintonia, tanti i video dove compaiono insieme ma anche con le tante persone incontrate durante il loro viaggio in musica. «Mia nonna mi ha insegnato a cogliere e vivere l’attimo – continua Mattia-, ad uscire di casa che “a star chiusi si sta male”, a volte mi diceva “Perché non usciamo a raccontare i nostri fatti agli sconosciuti?” . Il presente era l’unico luogo da abitare soprattutto dopo la scoperta dell’Alzheimer, l’ho accudita fino alla fine come lei aveva fatto con me dall’inizio. Insieme abbiamo girato le contrade delle Marche stando alzati anche fino alle 2 o 3 di notte. Aveva un senso del ritmo pazzesco, adorava suonare il suo sonaglio e ballare, appena partiva una nota, lei ballava. La musica e il calore umano la facevano stare bene, non doveva nemmeno prendere le medicine per la sindrome dell’abbandono. È stato un onore occuparmi di lei, facevamo tutto insieme, anche la doccia, la malattia ci ha aiutato a trovare anche il divertimento nelle cose piccole. Era la mia compagna di viaggio e le devo tutto, mi ha spinto a provare tanti strumenti e invitare qui nelle Marche i tantissimi musicisti che ho avuto la fortuna di incontrare, facendoli innamorare di questo bellissimo territorio».

81909043_10157964743364059_5799387047210778624_n-325x244

De Minicis continua a tenere un occhio sul presente ma mette anche un piede nell’immediato futuro. «Collaboro con musicisti e cantautori, famosi e non; spesso i più giovani vengono da me e mi dicono “Perché non insegui il successo? Vorrei fare il musicista per guadagnare ed essere famoso”  e io rispondo che il successo lo fai accadere ogni giorno, non bisogna assegnare agli altri la misura del valore di ciò che fai. Io suono dappertutto e invito tutti, così mi sento di fare. Porto avanti il mio progetto “La buonaventura, portare il tempo che scorre altrove”, lavoro spesso a Roma e ho inventato RadioVentura, uno spettacolo interattivo. Ho scritto la mia prima canzone, “Via da qui” e l’ho suonata nella trasmissione L’ora solare di Tv2000 con Paola Saluzzi che suonava le campanelle di mia nonna.  Di recente sono stato contattato da associazioni per fare dei progetti insieme e portare la musica nei centri che ospitano i malati di Alzheimer. La musica per me è una potenza sociale e un metodo per curare anima e corpo. La vita non è immagine, è suono».

 

Pierina-Nebbioli-e-Mattia-De-Minicis-1-650x488

Pierina Nebbioli e Mattia Buonaventura De Minicis

Pierina-Nebbioli-e-Mattia-De-Minicis-2-650x638



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page

Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Gianluca Ginella. Direttore editoriale: Matteo Zallocco
Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X