L’aeroporto di Falconara
di Giovanni De Franceschi
Andare in Sicilia per passare le feste in famiglia partendo dall’aeroporto delle Marche? Meglio controllare le previsioni meteo, altrimenti il rischio è quello di doversi fare un viaggio di oltre 12 ore attraverso mezza Italia. E’ la surreale odissea che è stata costretta ad affrontare Cinzia Capuano, insegnante originaria di Ragusa che da qualche anno vive a Civitanova. Ieri sarebbe dovuta partire con un volo Volotea alle 8,50 dall’aeroporto Raffaello Sanzio di Falconara per arrivare a Catania alle 10,30. E’ arrivata in Sicilia alle 22,30 dopo un lungo viaggio in pullman, partendo dall’aeroporto di Venezia. E con lei altri 180 passeggeri.
Cinzia Capuano
«Ieri mattina – racconta Capuano – sono arrivata in aeroporto alle 7,30. C’era nebbia. Ho passato i dovuti i controlli, il gate e sono arrivata nella zona di imbarco. Insieme agli altri passeggeri sono rimasta lì fino alle 9,30. Stavamo aspettando un aereo da Palermo che sarebbe dovuto atterrare ad Ancona. A causa della nebbia però l’aereo non è mai arrivato, è stato dirottato a Pescara. Ci hanno spiegato quindi che sarebbe arrivato da Pescara e ci avrebbe portato a Catania. In caso contrario, la compagnia avrebbe messo a disposizione dei pullman che ci avrebbero portato a Pescara. Non sono mai arrivati né l’areo né i pullman per il trasferimento». Passano le ore, ai passeggeri viene offerto un voucher di 5 euro per la colazione, ma nulla cambia. Tutti restano in aeroporto senza sapere cosa fare.
«Alle 14,15 – continua Capuano – ci avvertono che erano in arrivo tre pullman che ci avrebbero portato a Venezia. Di pullman ne arrivano solo due, partiamo e arriviamo a Venezia alle 18. Ci hanno lasciato in aeroporto, ci è stato dato un altro voucher di 20 euro per la cena, abbiamo sbrigato tutte le pratiche e alle 20 siamo saliti sull’areo. Qui ci è stato comunicato che avremmo dovuto aspettare altri 15 passeggeri. Alla fine riusciamo a decollare. Sono arrivata a Catania alle 22,30, 12 ore dopo l’orario previsto. E un volta arrivata in Sicilia non c’erano già più i collegamenti per Ragusa. Io capisco che c’era nebbia e che l’aeroporto di Ancona non è attrezzato, ma non si possono lasciare i passeggeri così, tra l’altro c’erano famiglie con bambini e disabili. L’errore più grande è stato quello di non far arrivare subito i pullman per Pescara. In questa maniera l’aeroporto delle Marche non potrà che perdere compagnie e voli. Io adesso vedrò se ci sono i termini per il rimborso, ma di sicuro sono terrorizzata al fatto di dover rifare il viaggio di ritorno».
Natale con i tuoi...
Confermo e non parliamo dei prezzi
È vero.C'ero anche io. Un' attesa infinita,disumana e insensata. Arriviamo alle 7.45 a Falconara,il check in chiudeva alle 8.10, dopo essere stati continuamente presi in giro di mezz'ora in mezz'ora, giunti alle 14 la sola alternativa (aggiungo IRRAGIONEVOLE alternativa) è stata proporci un pulman alle 14 per raggiungere l'aeroporto di "VENEZIA" a ben 400 km di distanza!!! Dunque prenoto un volo da 2 mesi per non fare 1000 km in 10 ore e me ne sobbarco ben 500 in 12 ore! Mi chiedo il senso di tutto ciò oltre la disumanita' dell'attesa. Una società che avendo il monopolio del piccolo aeroporto, tutte le sante volte si permette di improvvisare continue porcate. Voli in overbooking, doppia vendita di posti già assegnati, cancellazioni improvvisate e tanto altro . Una situazione veramente insopportabile per chi è costretto ad usufruire di questa tratta.
Un incubo assurdo. Organizzazione tardiva e soluzione più comoda per la compagnia non per i passeggeri.
Quanto costa un radar di terra? Fate una colletta e la prossima volta decollerete.
A Falconara il problema della nebbia è costante....ma è ancora più grave che un aeroporto del genere non si attrezzi con un radar di terra ed il problema si risolve almeno in parte.
Ed è successo lo stesso oggi per un volo verso Londra, dirottato su Pescara, per un altro ritardo di ore.
Ero anche io su questo volo. Vorrei aggiungere che alle 13 la nebbia era svanita ma continuavano a palleggiarci di mezzora in mezzora con pretesti inesistenti. Inoltre sono anni che viaggio da questo aeroporto per lavoro e la compagnia me ne combina di ogni, dai voli in overbooking alle porte di concorsi, a voli improvvisamente cancellati con il pretesto del covid mentre altrove si volava a posti col mio nome assegnati doppiamente a gente con lo stesso cognome. Ieri veramente troppo. Decido di andare in Sicilia in aereo e dopo 6 ore di attesa mi dirottano in autobus in ben altre 2 regioni più in là? Tutto alquanto disumano e insensato
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Be’ diciamolo un disservizio dietro l’altro così facendo di strada ne fai poca ci siamo capiti signori.
Mi dispiace per chi si è trovato con il disservizio, ma se il problema era la nebbia la compagnia non poteva farci proprio nulla… avrà dirottato i passeggeri su uno scalo servito da loro..
Ci si deve domandare perché chi da Falconara deve andare a Catania deve passare per Venezia.