di Giovanni De Franceschi
Qualità della vita, precipita il Maceratese che perde 8 posizioni rispetto al 2021 e si piazza quest’anno al 59esimo posto in Italia e al penultimo nelle Marche. E’ quanto emerge dalla tradizionale indagine sulla “Qualità della vita” del Sole 24 Ore. Sono 90 gli indicatori presi in esame, suddivisi nelle classiche sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta a sua volta da 15 indicatori): ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
A livello nazionale dunque, dove il primato è stato conquistato dalla provincia di Bologna, il Maceratese perde ben 8 posizioni rispetto al 2021. Un balzo indietro che fa registrare alla nostra provincia la peggior performance annuale delle Marche. Pesaro-Urbino infatti ha guadagnato 31 posizioni, è 25esima in Italia e prima nelle Marche; Ancona ha guadagnato due posizioni ed è al 28esimo posto in Italia e al secondo nelle Marche; Ascoli ha perso 7 posizioni, 42esimo posto in Italia e terzo nelle Marche; quindi Macerata e infine Fermo, che perdendo quattro posizioni è 73esimo in Italia e ultimo nelle Marche.
Venendo alle varie categorie tematiche, a pesare maggiormente per il Maceratese è l’inflazione, che ha fatto registrare livelli record nel 2022. L’aumento dei costi dei generi alimentari e delle bevande analcoliche nella nostra provincia è stato del 16,9%, oltre tre punti in più della media italiana (13,77). In questa speciale “sotto classifica” Macerata è al 105esimo posto in Italia su 107 province e ultima nelle Marche. Leggermente meglio, ma non troppo, per quanto riguarda l’aumento dei costi energetici. Il Maceratese è al 44esimo posto in Italia con un aumento nel 2022 pari al 137%, in linea con la media nazionale (137,03%). Ma è comunque la peggior performance della regione: le altre quattro province sono infatti al di sotto della media nazionale di circa 2 punti percentuali.
Male anche per quanto riguarda il tasso di giovani che non studiano e non lavorano. Macerata è al 62esimo posto in Italia con il 21,5% (appena sotto alla media regionale, che è al 22,10%), peggior performance in tutte le Marche. Non bene neanche per il tasso di occupazione generale: 56esimo posto in Italia con il 66,97% e penultimo posto nelle Marche. Un po’ meglio invece la tenuta delle imprese: al 30 settembre 2022 hanno cessato l’attività 4,8 imprese ogni 100 registrate. Un dato che fa del Maceratese la seconda provincia delle Marche e la 79esima in Italia.
Ottima performance sul versante della sicurezza. Per quanto riguarda infatti l’indice di criminalità, cioè il totale delle denunce Macerata è l’ottava provincia d’Italia con 2.283 denunce ogni 100mila abitanti e la prima delle Marche. Mentre sulla speranza di vita alla nascita Macerata è al terzo posto è al quarto posto nelle Marche e al 35esimo in Italia con un’aspettativa di 82,9 anni. Ben al di sotto della media italiana sulla presenza di medici di base: nella nostra provincia ci sono 0,67 professionisti attivi ogni mille abitanti (in Italia 0,73): 83esimo posto in Italia e penultimo nelle Marche.
Sul fronte ambientale, bene la qualità dell’aria (misurata però solo nel capoluogo) che fa di Macerata la nona provincia d’Italia e la prima delle Marche. Malissimo invece per quanto riguarda le piste ciclabili, calcolate in metri ogni 100 abitanti. Nel Maceratese ce ne sono 1,45 metri ogni 100 abitanti: 89esimo posto in Italia e ultimo nelle Marche. Tanto per rendere l’idea nel Pesarese ce ne sono 21,52 metri ogni 100 abitanti. Infine la categoria cultura e tempo libero: che prende in esame la presenza di librerie, bar, ristoranti, piscine, indice di sportività. Macerata è l’unica provincia delle Marche che perso posizioni rispetto al 2021: -4, cioè il 55esimo posto in Italia e il penultimo nelle Marche.
Ma quale vita. A Macerata siamo morti e non ce ne siamo accorti.
In tutte le statistiche siamo scesi vertiginosamente. Che dire! Purtroppo il populismo ha illuso molti e ora la nostra città paga il conto. Sicuramente, come sempre, si negheranno le responsabilità della nuova amministrazione. Sono triste e rassegnata.
Patrizia Mattioni per i demeriti sempre colpa degli altri anche dopo due anni della loro amministrazione. Migliorano i parametri dell'economia? Dopo due mesi la o il presidente già si prende i meriti. Che voi fa? So fatti cusci'...
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Questa deriva ed allontanamento dalle regioni e province più virtuose è un fenomeno che, anche ad occhio, è chiaro da almeno 15 anni. Non so se sia stato colto dalle nostre classi dirigenti? Non credo. Oppure anche se registrato si è continuato a fare finta di niente. Basti per tutto il fatto che il disastro Banca delle Marche sia stato digerito ed archiviato senza uno straccio di dibattito pubblico. Abbiamo quello che meritiamo!
Se questo risultato era di tre anni fa la colpa era di Carancini o Ceriscioli in parole povere era colpa della sinistra però ora non si può dire che la colpa è di questi incompetenti di governatori di ora perché se ci permettiamo di criticarli si difendono che siamo rossi ideologicamente e che sono dei rosiconi alla faccia della democrazia…”MODELLO MARCHIGIANO”
Se la nostra provincia è quella dove si chiudono più attività,il costo della vita è il più caro in Italia,si spaccia più droga,penso che la responsabilita sia da ricercare in anni e anni di malgoverno locale e regionale.
Per la nostra provincia è in arrivo una nuova ondata di extra ma nessuno ne parla e nessuno sa niente chissà perché? Questo fenomeno interessa tutte le Marche ma il silenzio regna sovrano.