Da sinistra Roberto Pantella, Pierpaolo Borroni, Gianluca Crocetti, Massimo Belvederesi e Siria Carella
di Laura Boccanera
Gianluca Crocetti confluisce nel gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. L’esponente eletto del partito di Vittorio Sgarbi non lascia Io Apro Rinascimento, ma da indipendente entra nel gruppo dei meloniani. Si consolida così l’ala a destra del consiglio comunale. Con l’ingresso di Crocetti infatti Fratelli d’Italia arriva ad avere 5 consiglieri, gruppo “più pesante” del consiglio, a discapito della lista Civitanova unica che passa da 4 consiglieri a 3. All’origine della scelta motivazioni di convergenza programmatica, come ha spiegato questa mattina in conferenza stampa lo stesso Crocetti attorniato dal gruppo dirigente, dal capogruppo Roberto Pantella, dal consigliere regionale Pierpaolo Borroni e dal segretario Massimo Belvederesi e Siria Carella.
«Vittorio Sgarbi in persona ha autorizzato questa decisione – spiega Crocetti – Io apro Rinascimento ha una forte caratterizzazione culturale ho trovato nel gruppo dirigente di Fratelli d’Italia una convergenza su intenti e progetti di carattere amministrativo e politico. Inizieremo un percorso che soddisferà le esigenze di Civitanova. Io sono sempre il riferimento della lista di Sgarbi, ma entro come indipendente in FdI».
«Crocetti rappresenta la quota culturale di Fratelli d’Italia – ha detto Massimo Belvederesi, abbiamo affinità di idee e valori e con lui la posizione del partito nel consiglio si consolida». «Per Crocetti è una continuità di idee e azioni – ha aggiunto Pierpaolo Borroni – Gianluca non è nuovo nel centrodestra, in età giovanile faceva parte dell’Azione giovani di Alleanza nazionale e la nostra proposta è di farlo vice capogruppo perché è opportuno che abbia un incarico di rilievo».
Lo spessore culturale va premiato sempre.
Ma io mi chiedo come fa una persona a cambiare idee politiche alla velocità della luce ma! Mistero o convenienza
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Che desolazione…
Nell’antichità a Roma c’era la consuetudine di onorare i generali vittoriosi. Entravano a Roma su un carro in testa alle proprie truppe. Ai tempi nostri l’espressione ‘salire sul carro dei vincitori’ è riferita a coloro che festeggiano una vittoria senza averne merito, anzi avendo prima criticato il vincitore. Lo scopo è di avere un tornaconto personale. Oggi il vincitore è FdI.