di Luca Patrassi
Le classifiche non sembrano voler premiare Macerata in questa annata. Prima le varie statistiche sulla qualità della vita che danno Macerata e la provincia in calo su tutti i parametri presi in esame (leggi l’articolo), ora ci si mette anche lo studio dell’Unione nazionale dei consumatori che addirittura piazza la città di Macerata prima in classifica, ma il primato è in negativo essendo legato ai rincari che sarebbero stati registrati nel corso dell’anno sul fronte del cibo e delle bevande. L’altro parametro preso in considerazione dallo studio dell’Unione nazionale dei consumatori è quello legato ai rincari di luce e gas e in questo caso a Macerata le cose vanno leggermente meglio, la posizione occupata è la quarantunesima con un rincaro annuo del 137%.
Secondo la citata Unione dei consumatori, Macerata guida, con Cosenza, la classifica dei rincari annui per bevande e cibo. Per Energia elettrica, gas e altri combustibili, voce che include gas, luce (mercato libero e tutelato), gasolio per riscaldamento e combustibili solidi, se in Italia il rialzo in ottobre è stato pari al 135%, con una stangata a famiglia pari in media a 1820 euro in più su base annua, in alcune città delle 80 monitorate si è superato addirittura il 160 per cento. A vincere questa spiacevole classifica dei cittadini più bastonati è Perugia, dove le spese per luce e gas volano del 163,8% su ottobre 2021, medaglia d’argento a Terni, +160,7%. Sul gradino più basso del podio Teramo (+152,2%). Appena fuori dal podio Bologna (+151,7%), poi Lodi (+151,2%), al sesto posto Alessandria (+151%), poi Massa Carrara (+150,3%), Vercelli (+148,5%) e Biella (+148,3%). Chiude la top ten Imperia con +148,1%. Le città meno tartassate sono Potenza, al primo posto con +96,1%, Aosta in seconda posizione con +98,3%, uniche città a non aver raddoppiato i prezzi. Sul gradino più basso del podio Napoli con +108,3%.
In questa classifica Macerata è al quarantunesimo posto con un incremento del 137%. Per i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, saliti in Italia – secondo lo studio dell’associazione Consumatori – del 13,5%, equivalenti in media a 761 euro in più su base annua, batosta che sale a 1038 euro per una coppia con 2 figli, 937 euro per una coppia con 1 figlio, 1240 euro per una coppia con 3 figli, in molte città è andata ben peggio rispetto alla media nazionale. A guidare la classifica dei rincari è ancora una volta Cosenza, che aveva già vinto nelle ultime due rilevazioni, raggiunta però questa volta da Macerata, che la eguaglia con un’inflazione del 16,9% rispetto a ottobre 2021. In termini di aumento del costo della vita si tratta di una stangata pari a 1092 euro per una famiglia media di Cosenza e 920 a Macerata. Osserva Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: «Cifre che dimostrano come il taglio teorico dell’Iva per pane, pasta e latte, pari ad appena a 21 euro e 56 cent all’anno a famiglia sia una burla, per non dire una pagliacciata. Senza contare che questa mancetta non andrebbe a vantaggio delle famiglie ma dei commercianti».
Alla faccia, è una cosa vergognosa
90%sta.nno tutti fuori..È ora che qualcuno faccia qualcosa..I controlli e abbassinoi prezzi..
Siamo la citta' che occupa i primi posti in Italia x i risultati negativi.
Finalmente al primo posto di qualcosa.... Era ora
Vediamola dal lato positivo, abbiamo un primato
è cara su tutto.
Come su dice MACERADA COMANDA...i prezzi
Ce ne siamo accorti bene
Si sapeva....ogni volta è un incubo cambiano i prezzi ogni due tre giorni
E me ne sono accorta vivendoci a Macerata. È una cosa vergognosa.
Macerata cara Firenze. Anzi Firenze si certe cose era meno cara.
Sempre records negativi
In tutta Italia
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Quale anno? 920 euro a persona?