Equipe medica e infermieristica della Ginecologia e ostetricia e della Pediatria-neonatologia dell’ospedale di Macerata, tutti insieme per i nella giornata dedicata alla Prematurità
L’abbraccio a tutti i bimbi prematuri, nella loro giornata arriva direttamente dall’ospedale di Macerata attraverso le parole di Martina Fornaro, primaria del reparto di Pediatria e neonatologia.
Martina Fornaro, primaria di Pediatria e Neonatologia
«Come ogni anno il 17 novembre – spiega – è la data in cui si celebra, a livello internazionale, la Giornata mondiale della prematurità con il sostegno, in Italia, della Società italiana di neonatologia. E’ un giorno importante nel quale genitori, operatori sanitari, volontari e istituzioni si uniscono attorno ai neonati più piccoli e fragili, per richiamare l’attenzione sulle loro necessità, per migliorarne l’assistenza e diffondere modelli di cura che coinvolgano sempre di più anche le famiglie».
Quest’anno, al centro dell’attenzione ci sarà proprio l’importanza del contatto fisico con i neonati che si riassume nel tema: “L’abbraccio di un genitore: una terapia potente. Sostenere il contatto pelle a pelle fin dal momento della nascita.”
«Se da un lato la ricerca medica – continua Fornaro – la formazione dei sanitari, le tecnologie e i modelli organizzativi integrati hanno realizzato grandi progressi nell’assistenza e nella sopravvivenza di questi neonati, dall’altro è sempre più evidente quanto sia importante l’umanizzazione del percorso di cura, talora lungo e complesso, che i nati prematuri e le loro famiglie devono affrontare. E’ centrale, quindi, la presenza dei genitori accanto ai loro piccoli – così come sancito dalla Carta dei Diritti del bambino nato prematuro fatta propria dal Senato Italiano nel 2010 – favorendo la continua permanenza di almeno uno dei genitori durante la degenza, e sostenendo la cura precoce della relazione. Mamma e papà vengono incoraggiati a tenere il bimbo a contatto con il proprio corpo, applicando, tra le altre modalità, il cosiddetto metodo “Kangaroo”. Si tratta di un prolungato “pelle a pelle” che ha un effetto positivo sulle connessioni emotive e sulla formazione del legame, resi più difficili dal trauma della nascita prematura, e che è molto importante anche per i neonati poichè favorisce il sonno, l’allattamento al seno e un migliore sviluppo cognitivo».
Il corredino fatto dall’associazione Cuore di Maglia
Ogni anno in Italia nascono circa 30.000 prematuri, che rappresentano circa il 7 % di tutti i neonati. «Anche a Macerata – sottolinea la primaria – i bimbi prematuri rappresentano circa il 6 % della nascite. Intorno a loro e alle loro famiglie è garantito quotidianamente l’impegno professionale di tanti, ginecologi e ostetriche, pediatri e infermiere della Neonatologia, con l’obiettivo comune di accoglierli e sostenerli con affetto e competenza, in un “abbraccio”. Nel rispetto del delicato momento economico che stiamo vivendo, contrariamente al passato quest’anno non saranno illuminati di viola né i monumenti della città, né l’Ospedale, ma il colore simbolo di questa giornata sarà comunque mantenuto in Neonatologia, anche grazie al lavoro delle volontarie dell’Associazione “Cuore di Maglia” che ringraziamo con affetto per la vicinanza ai nostri piccoli».
Anche il Comune di Macerata aderisce alla Giornata mondiale della prematurità.
Per l’occasione, a causa dell’emergenza energetica, la Giornata verrà ricordata adottando un simbolo viola alternativo all’illuminazione di un monumento. Per questo motivo nel sito istituzionale del Comune verrà pubblicato un banner dedicato all’iniziativa estrapolato dal “Kit viola salvaenergia per i neonati prematuri” predisposto dai promotori.
Francesca D’Alessandro
«Sosteniamo l’iniziativa della cosiddetta ‘Zero separation’, cioè garantire la vicinanza genitori – neonato – interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro – perché siamo convinti e consapevoli che il contatto pelle a pelle e l’allattamento al seno sono momenti essenziali per un sano sviluppo del neonato e per questo ogni bambino ha il diritto di beneficiare sempre della presenza dei genitori».
(Redazione Cm)
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