«Cda Paolo Ricci, nessuna competenza:
nomine fatte per presidiare una cassa»

CIVITANOVA - L'intervento di Luca Doria di Italia Viva e Diego Maddalena di Azione sulla votazione che ha mandato in tilt la maggioranza: «Si avverte divisione, spaccature, mal gestione interna, un’accozzaglia di forze che quando la partita si fa importante litigano, rimangono divise, invece di governare. Può un sindaco governare una città con una maggioranza spaccata?»

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Luca Doria, coordinatore cittadino di Italia Viva

 

«Per amministrare il Paolo Ricci servono competenze, dai curricula dei consiglieri non traspaiono, nomine che sembrano più fatte per presidiare una cassa». Pongono la questione della meritocrazia Luca Doria di Italia Viva e Diego Maddalena di Azione tornando sull’argomento che aveva tenuto banco la scorsa settimana con la nomina dei componenti del cda del Paolo Ricci e lo strappo all’interno di maggioranza e Forza Italia. «La coalizione di centrodestra che governa Civitanova è un insulto alla nostra città – dicono Doria e Maddalena – Rispetto a quanto accaduto per l’elezione del Cda del Paolo Ricci ci sentiamo di ricordare che l’Asp in questione si occupa della vita e del benessere delle persone: servirebbero professionisti di spessore per occuparsi di argomenti socio-sanitari, servirebbero merito e competenza. Il nuovo Cda dovrà occuparsi di progetti importanti, impiegando rilevanti quantità di fondi pubblici, come la realizzazione della nuova casa di riposo, del centro per l’autismo, del centro per l’Alzheimer. Alcuni di questi progetti nei 5 anni precedenti hanno diviso la maggioranza e per tutto questo servono competenze e vision che non sembrano visibili, almeno scorrendo i curricula dei nuovi membri, nominati a seguito di un balletto di nomi e di contropartite tra liste o addirittura tra singoli esponenti delle liste che compongono una fragile maggioranza, quasi come se si volesse presidiare a tutti i costi con il potere una “cassa”».

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Diego Maddalena

In merito invece alla spaccatura che si era creata in Forza Italia e nella maggioranza i due referenti di Azione e Italia viva aggiungono: «Si avverte divisione, spaccature, mal gestione interna,  un’accozzaglia di forze che quando la partita si fa importante litigano, rimangono divise, invece di governare. Nonostante la parole nel recente summit di Forza Italia non si vede la partecipazione del sindaco e ci si richiama ad epurazioni eccellenti per tenere unita una baracca ormai traballante. La domanda è: può un sindaco governare una città con una maggioranza spaccata? Per noi la risposta è chiara: Civitanova  ha bisogno di unità e sicurezza di governo, cose che finora non si sono viste. Il terzo polo nelle ultime passate elezioni ha rappresentato in città più del 7% delle preferenze. Un dato impressionante per una forza politica nata alla viglia del confronto elettorale, che ha posto attenzione e urgenza verso l’assistenza residenziale e domiciliare per la popolazione fragile. Nel prossimo futuro è nostra intenzione proporre occasioni di confronto aperto in merito al tema socio-sanitario, per suggerire e favorire sia buone prassi che la cittadinanza attiva».

 

 

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