Il quartier generale di Ica
Ica Group sigla un accordo con Sherwin-Williams: il leader mondiale nelle vernici con sede negli Stati Uniti acquisisce l’azienda della famiglia Paniccia. «Obiettivo – spiega l’azienda civitanovese – è far diventare il gruppo il centro di eccellenza europeo delle vernici industriali per legno e accelerare l’espansione a livello globale. Già pianificati significativi investimenti per guidare la crescita e l’internazionalizzazione di Ica». Una svolta storica per Ica Group, che è stata ufficializzata oggi dopo le voci delle scorse settimane.
«Gli eccellenti numeri del bilancio 2021 con una crescita del fatturato a doppia cifra di oltre 150 milioni di euro – continua l’azienda – uniti alla popolarità internazionale del brand Ica, ovunque sinonimo di qualità, professionalità e ricerca sostenibile, hanno suscitato l’interesse dei più grandi player globali del settore. Con l’obiettivo di garantire la continuità dei piani di sviluppo dell’azienda, l’indipendenza del marchio, nonché il livello occupazionale, la famiglia Paniccia ha scelto The Sherwin Williams Company, gruppo statunitense con il quale è stato raggiunto un accordo per la cessione del 100% delle quote. Tutte le operazioni internazionali di Ica Group saranno oggetto dell’acquisizione, inclusa la partecipazione di Ica nella joint-venture indiana Ica Pidilite».
Sherwin-Williams è un punto di riferimento mondiale nel settore vernici, con un’importantissima presenza internazionale e una storia di innovazione di 156 anni. L’azienda, con sede a Cleveland in Ohio (Stati Uniti), genera un fatturato di oltre 19 miliardi di dollari e 61.000 dipendenti in tutto il mondo. Il closing dell’operazione è previsto entro la fine del 2022, a seguito di tutte le approvazioni normative. Ica farà parte di Sherwin-Williams Performance Coatings Group, nella divisione Industrial Wood (vernici industriali per legno).
Ica Group, con i suoi 51 anni di storia, grazie alla visione della famiglia Paniccia, è diventata leader mondiale nelle vernici industriali per legno di alta gamma. «La strategia di Sherwin-Williams – continua l’azienda civitanovese – è fare di Ica il centro di eccellenza globale per il settore legno, guidando la ricerca e lo sviluppo di prodotti all’avanguardia e preservando i valori che hanno da sempre contraddistinto l’azienda marchigiana: cura del cliente, innovazione, sostenibilità e attenzione alle risorse umane. Sarà confermato infatti tutto l’attuale management di Ica e saranno portati avanti anche tutti i servizi denominati Ica Innovation Camp: Ica Lab, il laboratorio di Ricerca & Sviluppo, LifeLab, l’hub creativo e tecnologico a disposizione dei clienti, Ica Academy, l’ente di formazione professionale accreditato, Performance Lab, il laboratorio accreditato di prove chimico-fisiche. Sherwin-Williams ha pianificato significativi investimenti finalizzati alla crescita internazionale delle vernici made in Italy di Ica. I brand del gruppo Ica resteranno dei punti di riferimento importantissimi sul mercato e continueranno a contraddistinguere prodotti di alta qualità e massima attenzione all’ambiente».
Evidentemente le delocalizzazioni degli scorsi anni, nei paesi a basso costo, ha creato delle esposizioni.
E morto il fondatore poco tempo fa!!
Farà la fine della Guzzini Illuminazione?
Un altro pezzo dellItalia che viene venduto
Come la Indesit di Fabriano
Ce stemo vennenne pure la pigna de la colla
La politica statunitense nel contrastare l'Europa in ogni modo sta avendo sempre più frutti con il colpevole aiuto della comunità europea. Addio ad un'azienda nata e cresciuta nella nostra provincia.
Un atto dovuto
Speriamo che non sia l'inizio della fine....Buon lavoro a tutti gli operai.
Laura Ghergo ormai LA fine c e. Stanno vendendo, oltre I monti alla francia, anche le aziende. Siamo Alla frutta senza aver mangiato IL dolce.
Un altro marchio che passa in mano straniere. Fra un paio di anni la chiusura dell'azienda e portare il lavoro altrove (come ormai succede per tutte le eccellenze Italiane)...
Cotti
altro pezzetto dell'Italia che funziona venduta. Lo stato italiano che fa ? Guarda.
Marco Marcoaldi e in qualche caso, come con Draghi, gode.
Ma non cerano imprenditori italiani interessi allacquisto ?? Qua o si delocalizza allestero o si vende a stranieri
Anche questo in America
Speriamo non sia come la whirlpool
Questa è un altra fabbrica che verrà trasferita.
Continua il piano di deindustrializzazione del territorio a favore delle grandi multinazionali atlantiche che hanno nella loro linea politica tutt'altro obiettivo. Qua' trovano terreno fertile dalla politica, al sindacato, alle condizioni sociali. Mettiamoci poi che un imprenditore italiano paga dieci volte di più in energia di uno yankee, il gioco è fatto. Dimenticavo, pure il gas lo compriamo da loro a 5 volte tanto. Tranquilli tutto bene, tra un po è natale e stasera c'è la champions league.
I dipendenti tutti a zampe per aria...come succede sempre in questi casi...
Non se ne può più di farci fregare da sotto al naso tutte le migliori realtà industriali del paese
Un'altra impresa italiana che se ne va
La pubblicità di Dustin Hoffman era atta ad incrementare il turismo o a far vendere i migliori gruppi industriali? Tanto per capire
A quando la delocalizzazione?
e' stato bello finche' ha durato...e qui finisce la storia dell ICA...
Serenella Fiorani e non è certo colpa loro.
Speriamo bene .....
Ecco qua .. e te pareva..
Che finaccia, povera Italia.
Come tutte le multinazionale non rispetteranno gli accordi, spremeranno al massimo tutto quello che cè da spremere e chiuderanno o delocalizzeranno tutto. Un classico.
Enrico Ortolani molto molto molto probabile
Enrico Ortolani fanno male? Chiediti il perché
Stefano Perucci qual è il perché?
Enrico Ortolani selling Italy by the eur
Enrico Ortolani rileva tutto tu allora dato che sei così preparato
Giorgia Giorgi non è una questione di essere preparati o meno, io lo sto vivendo in prima persona, magari con loro mi sbaglio e fra qualche anno parleremo di altro ma, in percentuale, le multinazionali lavorano così è IL NOSTRO PAESE, chissà perché, NON FA UNA LEGGE CHE CI TUTELI.
Ma cosa ti deve tutelare? Non ti fasciare la testa prima di sbatterla
Enrico Ortolani ...finale già scritto....tralaltro il gruppo ha già uno stabilimento simile a Bologna ...miei clienti storici...
Lobbiettivo è rimpinzarsi di soldi e svendere tutto il know how italiano allestero..ma li capisco, il peggio sara per i piccoli artigiani che non sono appetibili agli assorbimenti da parte delle grandi multinazionali e saranno portati alla chiusura senza nessuna buonuscita. Grande Draghi, stai vincendo.
Un 'altro pezzo che se ne va.
Complimenti alla famiglia per l'operazione! Per chi vaneggia di piani di deindustrializzazione, gente che probabilmente neanche ha letto l'articolo, posso solo consigliare di visualizzare in mente la (ex) proprietà mentre si asciuga le lacrime con banconote da 500. Popolino italiano sempre fiero di mostrarsi ignorante.
I primi risultati della entrante crisi economica
Laura Ghergo bella non è
Beh di certo fare impresa in Italia è diventato difficile. Sia per gli imprenditori che per le maestranze. Imposizione fiscale, costo del lavoro, che si traduce in miseria per il lavoratore, mentre per l'azienda l'esborso è consistente. Non parliamo di premi. Il fisco vi si tuffa a bomba. Mentre per le imprese straniere, tutto ok. Portano la sede in paradisi fiscali, e l'Italia perde pezzi. La ricetta esiste. Detassare il reddito, tassare il patrimonio. Ma meglio, come sempre, pochi maledetti e subito
Fine della gloriosa fabbrica
A questo punto solo na Russia ci può salvare
Non ver basta mai
Pronti? Ci compreranno.....è partita la svendita dell'Italia
...... Il finale è già scritto.
Basta vedere Whirlpool cosa sta facendo a comunanza
E piano piano continua la vendita dei migliori marchi italiani
Speriamo che restino e non scappino poi .
Che schifo! Un'altra azienda in mano agli stranieri .così l'Italia prima diedero le aziende statali agli stranieri e adesso anche le private.
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non è bastata la lezione ? ancora parliamo di globalizzazione
Ci stiamo vedendo tutto speriamo bene.Comunque visti i precedenti la cosa fa pensare.
Vendendo chiaramente.
Viva la Ica!
L’americana vende in tutti gli stati americani e come in tutta Europa loro sono nazionalisti tranquilli e lo sono anche le altre nazioni europee che non gli importa di Europa. Non si può competere ti comprano ti usano e ti sfruttano. Gli italiani vendono all’estero e guadagno sugli utili detassati. Ma l’italiano non lo capisce tassa sempre di più ma tra poco non ci sarà più reddito da tassare perché le aziende e il lavoro chiude tutti a carico stato. E diventa ciclico.quindi o interrompono o implode
Tutti si intendono di calcio eppure non vedono che le squadre portano soldi all’estero e pagano soldi in tasse all’estero e servizi all’estero questo indebolisce il potere di acquisto italiano. Bisogna invertire questo ciclo. Ma pagheresti di più una cosa no allora io pago tasse fuori o sposti il marchio o vendi. ALLENATORI E GIOCATORI FANNO UGUALE. Perke non le aziende.
Vendere il 100% in questo periodo è una furbizia non da poco. Nessuna responsabilità, nessun piagnisteo da parte dei dipendenti da ascoltare o sindacati con cui trattare e il giovane Paniccia oramai sessantasettenne si può tranquillamente ritirare a vita privata. In più venderà per una cifra che gli permetterà di vivere gli ultimi anni senza ambasce, lontano dal logorio della vita moderna e spendendo e spandendo l’ammucchiato e il nuovo grisbi in arrivo.
Annamo a lavura tutti in America. Se mi compri l’azienda, compri anche gli operai. Forse l’inizio di una nuova vitaa !!