Lite degenera in aggressione con lo spray urticante, un 21enne di origini tunisine minaccia i poliziotti che lo hanno accompagnato in commissariato e ne colpisce uno: è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. E’ successo intorno alle 2,30 a Civitanova sul lungomare Piermanni, quando gli agenti della Volante sono intervenuti in seguito ad una segnalazione di una accesa discussione tra più persone.
Sul posto i poliziotti hanno identificato due giovani, di 19 e 21 anni, i quali riferivano di essere stati aggrediti senza apparente motivo da altre due persone. Uno di loro aveva spruzzato sul viso dei giovani dello spray urticante. Le due vittime hanno indicato agli agenti l’autore del fatto che, ancora presente sul posto, è stato accompagnato in Commissariato. Si tratta di un ragazzo di origini tunisine di 21 anni, residente in provincia. Sequestrata dai poliziotti la bomboletta spray urticante rinvenuta nella perquisizione. I due giovani aggrediti hanno poi raccontato di aver litigato per futili motivi con il ragazzo tunisino all’interno di un locale di Civitanova, sul lungomare sud.
Una volta usciti all’esterno il giovane, in compagnia di un amico, li aveva raggiunti spruzzando contro di loro dello spray urticante. Gli aggrediti hanno quindi cercato di fuggire a piedi ma uno dei due è caduto a terra ed è stato raggiunto dagli aggressori che lo hanno malmenato, utilizzando nuovamente lo spray urticante.
Il 19enne e il 21enne sono stati accompagnati poi in pronto soccorso per le cure del caso, ne avranno per alcuni giorni. Il 21enne tunisino, in stato di alterazione psicofisica, è stato portato in commissariato e lì ha minacciato e colpito uno degli agenti che ha riportato lesioni. E’ stato quindi arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Tale attività rientra, più in generale, nell’ambito dei potenziati servizi di controllo del territorio svolti delle Forze dell’Ordine a seguito di specifiche sedute del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
(Redazione Cm)
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…ecco, lo sapevo, un altro italiano…poveri clandestini, in che razza di nazione sono sbarcati!!! gv
Anche questo pronto il foglio di via ?? A Citanooo, dopo na cert’oraaa, ce vole lu coprifoco. Se stava tantu bene quanno c’era il covid, tutti dentro casa e zitti.
Una volta, si racconta, gli italiani in certi luoghi, erano usi cadere dalle scale.
Civitanova Marche, rifugio dei violenti…
Facciamo così, provo a pensare che quello che ho letto sia solo uno sfogo di brave persone esasperate da tanta violenza in un paese che fino a molto tempo fa era molto tranquillo … indosso un’uniforme delle forze dell’ordine e queste cose mi sono successe, anche qui a Civitanova, non solo da parte di stranieri ma anche e soprattutto da parte di persone italianissime. Non è il pregiudizio che risolve il fattaccio! Una volta si diceva “Meglio un morto in casa che un marchigiano fuori dalla porta” e mio padre, marchigiano, ne soffriva come io sopportavo il pregiudizio di chi mi chiamava terrone. Chi ha commesso questo gesto gravissimo va punito severamente in base al nostro codice penale, italiano, straniero o marziano che sia. Del resto in America la Mafia non l’hanno portata i tunisini e gli stranieri lì erano i nostri nonni e bisnonni! Il fatto che una volta si cadeva solo dalle scale è uno scotto che bisogna pagare ad una gestione del Paese che nel tempo ha voluto mettere i bastoni fra le ruote alla magistratura e ha ridotto le forze dell’ordine all’osso, tutto qui!
…chi ancora mette sullo stesso piano l’immigrazione degli italiani in America, sostenendo che hanno portato la mafia (sigh!!!), con quella dei clandestini che stanno entrando in Italia, dovrebbe ripassarsi un pochino di storia, se non proprio studiarsela di sana pianta!!! Buono studio. gv