«Opposizione pronta a distruggere
le iniziative per i bambini con disabilità»

CIVITANOVA - Barbara Capponi, assessore in carica al momento della emanazione dei bandi di sostegno delle famiglie, risponde a Dipende da noi: «Continua fuori tempo massimo la propria campagna elettorale. La polemica dimostra ignoranza delle norme e dei fondi, assoluta mancanza di dialogo con tutti gli interessati e assenza di memoria storica sui servizi»

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Barbara Capponi

 

«Apprendiamo con grande sconcerto di come una certa opposizione sia pronta a distruggere le iniziative a favore dei bambini con disabilità pur di continuare fuori tempo massimo la propria campagna elettorale, favoleggiando tristemente sul malcontento generale di un servizio estivo aggiuntivo voluto invece dall’amministrazione comunale». La consigliera di Civitanova Barbara Capponi, assessore in carica al momento della emanazione dei bandi di sostegno delle famiglie e bambini con disabilità e il cui rientro nella Giunta Ciarapica è dato come sicuro, risponde all’attacco lanciato dal movimento Dipende da noi, guidato in Consiglio comunale da Roberto Mancini (leggi l’articolo). «Hanno coinvolto nelle polemiche partner istituzionali, attori privati e famiglie che non si sentono rappresentate dal comunicato, in una ridda di dichiarazioni scomposte che non hanno alcuna proposta né migliorativa né concreta o suffragata da dati reali – prosegue Barbara Capponi -. La polemica dimostra ignoranza delle norme e dei fondi, assoluta mancanza di dialogo con tutte le famiglie interessate, assenza di memoria storica sui servizi e poca conoscenza della situazione fuori dalle mura cittadine in termini di iniziative e sostegni, come dimostrato anche da diversi interventi sui social in cui i genitori stessi dichiarano di non condividere la polemica e la definiscono “un pessimo articolo”, dicendosi invece grati per l’attenzione costante in città su disabilità e inclusione».

Barbara Capponi, quindi, spiega le varie misure proposte durante la sua esperienza da assessore ai Servizi sociali. «A Civitanova entro giugno sono stati emanati tre bandi di sostegno per le attività estive per le famiglie, di cui uno prevedeva specificamente ore di assistenza all’autonomia per i bambini disabili/studenti che usufruiscono dell’assistenza scolastica, servizio che nasce esclusivamente legato alla pertinenza della scuola e che l’amministrazione ha voluto straordinariamente estendere anche ai mesi estivi, a sostegno delle famiglie. È corretto ricordare che tale servizio non è mai stato progettato dalle amministrazioni precedenti, persino guidate da coloro che oggi si scandalizzano, fino al 2020 e nasce dalla sensibilità della amministrazione di Civitanova per l’inclusione e il sollievo alle famiglie, mentre tuttora nei comuni limitrofi è una iniziativa rarissima quasi ovunque».

A suo avviso, un problema che non è stato sollevato neanche dalle famiglie direttamente coinvolte. «Nessun malcontento è pervenuto formalmente agli uffici. Anzi, i genitori si sono detti grati anche a mezzo social discostandosi dalle polemiche insorte. Inoltre, a giugno, una sola situazione di interesse di ingresso in colonia di un minore sotto i cinque anni è stata informalmente segnalata agli uffici e l’assessorato si è attivato immediatamente per informarsi per una soluzione nel rispetto della autonomia dei privati: i genitori in questione sono stati richiamati con informazioni dettagliate a risposta della loro necessità – prosegue Barbara Capponi, in replica al movimento Dipende da noi -. In città esistono molte realtà associative o private assolutamente virtuose, in cui l’inclusione concreta è una priorità. L’albero dei balocchi, ad esempio, citato nell’articolo, è da sempre una realtà attenta e professionale del settore educativo, con cui l’assessorato dialoga e collabora, e qualsiasi famiglia può sceglierlo, esattamente come altre realtà, per le attività estive in cui impiegare le ore di assistenza, ferma restando la possibilità di chiedere come tutti il rimborso delle spese di iscrizione avendo i prescritti requisiti Isee».

«È falso dichiarare che i bambini siano stati obbligati a scegliere le attività al mare o una sola realtà: le ore da bando possono essere godute anche in domiciliarietà, lasciando le famiglie libere di scegliere il contesto ad esse più necessario – approfondisce la consigliera comunale di Civitanova -. Il numero di ore solo estive assegnate alle famiglie tramite bando è in totale di 2.736: una cifra davvero considerevole per un servizio che in altri comuni neppure esiste. Utilizzando le ore suddette le famiglie sono libere di scegliere l’utilizzo delle ore a domicilio, al mare in altri luoghi frequentati dal minore tra cui i centri estivi. Quanto alla ulteriore possibilità di partecipare al centro Kalimera, si fa presente che detto servizio è previsto nell’ambito dell’appalto per l’assistenza scolastica quale variante programmata per attività di integrazione e socializzazione, scelta collegata alla possibilità di garantire continuità con gli operatori o comunque con una cooperativa che già conosce i bambini/ragazzi in ambito scolastico ed è una scelta che è sta seguita anche dalla precedente amministrazione. Tutte le attività proposte rispondono al bisogno di socializzazione e di inclusione dei minori e alle esigenze diversificate delle famiglie, coinvolgendo operatori qualificati e che rappresentano la continuità con il progetto educativo condiviso nel contesto scuola. Diverse sono le attività proposte in alternativa al centro estivo marino quali, ad esempio, l’arteterapia, l’attività assistita con gli animali e lo yoga per bambini – conclude Barbara Capponi -. L’invito all’opposizione è di informarsi adeguatamente sulle situazioni che vuole trattare, evitando le strumentalizzazioni su tematiche così dolorose e delicate. La collaborazione tra le parti è importante solo se proattiva, propositiva e aderente alla realtà. La maggioranza è pronta a collaborare con chi davvero vorrà costruire a fianco dei più fragili».

Chiamata in causa da Dipende da noi, la cooperativa sociale “Il Faro” tende a precisare che «il servizio straordinario di assistenza scolastica per il periodo estivo è affidato tramite regolare contratto di appalto. Le attività estive si articolano sia con una proposta di colonia marina che al centro di aggregazione giovanile Kalimera».

«Famiglie con bimbi disabili lasciate sole dall’amministrazione»



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