Lutto nel mondo del nuoto:
addio al ‘pioniere’ Ido Baldoni

LORETO - «Tutti i bambini devono saper nuotare» e così, nel 1978, in tempi non sospetti, costruì quello che oggi è il Centro Sportivo Baldoni. Aveva gestito "Il Brigantino" a Porto Recanati

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Ido Baldoni

Il mondo del nuoto piange la scomparsa di Ido Baldoni.
Venuto a mancare a 87 anni, Baldoni nel 1978 dette vita a un progetto decisamente pionieristico: una cittadella dello sport, tuttora in via San Francesco d’Assisi a Loreto.
Mille le difficoltà che incontrò ma che, essendo un uomo lungimirante, iniziarono a ripagarlo negli anni Novanta.
Ido Baldoni «Credeva nell’educazione e nello sport – racconta il figlio Giampiero -. Capì che il nuoto era importante quando gestiva un albergo davanti al mare. E’ lì che si convinse del fatto che i bambini dovevano saper nuotare, e dovevano saperlo fare tutti».
L’albergo era ‘Il Brigantino’ di Porto Recanati, che si affaccia proprio sul mare.
«Gestendolo, gli venne l’idea. Poi – prosegue – grazie alla collaborazione dell’allora sindaco di Loreto, Castellani, che aveva un pezzo di terra dove si poteva costruire, papà la comprò e vi costruì un centro sportivo nel 1978, che allora era una classica ‘cattedrale nel deserto’. Era decisamente in anticipo di vent’anni tanto che, economicamente, fu un disastro».
Ma Ido Baldoni, caparbio, continuò a credere in quel suo gioiello, facendo mille sacrifici che il tempo però ha ripagato.
«Ha vissuto sempre per il Centro Sportivo Baldoni, che poi ha dato lavoro anche a noi, i suoi tre figli».
Nato e cresciuto a Castelfidardo, «suonava la fisarmonica e iniziò a lavorare prestissimo, all’età di 14 anni, come accordatore all’Excelsior. Segretario del partito Repubblicano alla fine degli anni Settanta, la musica e la lirica erano la sua passione».
Ido Baldoni capì dunque che l’insegnamento del nuoto doveva esserci, tanto da costruire la prima piscina in tempi non sospetti, senza arrendersi ma credendoci sempre. Sì, perché all’inaugurazione, andò anche l’allora presidente della Federazione Italiana Nuoto, che al tempo aveva sede a Pesaro, e che «a mio padre disse: “Non ce la farà mai. Fallirà entro un anno”. E pensare – prosegue – che mio papà per quel progetto si era venduto tutto, perché non erano tempi di finanziamenti».
Oggi, Baldoni vanta la squadra Nandi Ars Loreto, con ben due atleti in nazionale e il miglior tempo europeo. Non solo una piscina, ma una fucina di atleti.
Tantissimi sono stati i messaggi di cordoglio sul web.
Ido Baldoni lascia i figli Giampiero, Gianluca e Genny.
La salma è esposta alla Casa del Commiato ‘Alba Nova’ di via Bramante 1 a Castelfidardo mentre i funerali si svolgeranno domani, martedì 12, alle 17 nella parrocchia Sacra Famiglia San Camillo di Loreto.

al. big.



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