Anna Menghi e Renzo Marinelli
«Nel maceratese ci sono 139 alloggi di edilizia residenziale pubblica, sfitti e recuperabili in tempi celeri, per poter garantire una casa in un contesto di emergenza abitativa che sta colpendo un numero crescente di famiglie e anziani che non riescono più a pagare l’affitto. Come Lega abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale il cui obiettivo è quello di aumentare le disponibilità di alloggi, recuperando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica inutilizzato».
Lo annunciano il capogruppo in Consiglio regionale della Lega Renzo Marinelli e la consigliera Anna Menghi, componente della Commissione consiliare Sanità e Politiche Sociali che, con i colleghi del gruppo consiliare del Carroccio, attenzionano da inizio legislatura il problema degli alloggi popolari. Porta la firma della Lega la nuova legge regionale che ridefinisce anche le priorità nell’assegnazione degli alloggi.
«Si tratta di alloggi liberi in quanto degradati – spiegano i leghisti – dimore che possono essere recuperate celermente e con investimenti contenuti in rapporto ai costi/benefici, considerando che questo patrimonio, abbandonato a sé stesso e senza i necessari interventi strutturali, vedrà accrescere ulteriormente il degrado in cui versa, con un aggravio del danno economico che ricade sull’intera collettività».
Marinelli e Menghi fanno notare che «la crisi economica generata dalla pandemia, accentuata dai pesanti rincari delle utenze domestiche per i consumi energetici e dalla crescita dell’inflazione che comporta un incremento generalizzato dei prezzi dei beni di prima necessità, stanno mettendo in crisi una platea sempre più ampia di marchigiani e tra i più colpiti da questa situazione ci sono le fasce più fragili della popolazione, quelle più bisognose di tutela: gli anziani non autosufficienti e quelli che percepiscono pensioni minime, i disabili, i lavoratori precari, i disoccupati e le famiglie monoparentali».
I consiglieri del Carroccio evidenziano che «le liste di attesa delle graduatorie comunali si stanno allungando a dismisura, per questo serve il massimo sforzo, per trovare soluzioni tempestive che consentano di non lasciare soli quanti si trovano in una condizione di indigenza. È una battaglia che, come Lega, stiamo portando avanti da tempo – aggiungono – e il recupero del patrimonio edilizio pubblico inutilizzato costituisce certamente la soluzione ideale e più funzionale perché attuabile in tempi celeri e non impattante sull’ambiente in quanto non comporta la realizzazione di nuovi edifici. Complessivamente nelle Marche sono 825 gli alloggi residenziali pubblici liberi in quanto degradati, numeri utili a dare una risposta concreta e, soprattutto, veloce alla crescente emergenza abitativa».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
iniziate a costruire le case anche le nuove che siano dignitose e non loculi senza la possibilità di arieggiare piene di umidità con le pareti di cartone vergognatevi
A Potenza Picena le case popolari hanno il muro davanti la finestra e chili di sterco di piccione
Mi sembra una proposta sensata, di fronte ad un futuro nero seppia, causato dagli apprendisti stregoni che si vanno ad impegolare in altre cause, tipo una guerra di un comico che non ciriguarda, mentre i problemi italiani vegnono messi in disparte.
Ciò che sarebbe da controllare è che la case popolari vengano date a chi realmente ha bisogno. Cosa che non sempre avviene.