Vincenzo Felicioli
di Monia Orazi
Un gestore unico provinciale per l’acqua ed un intervento deciso di ammodernamento della viabilità della 361, oltre a tutti i tentativi possibili per completare il traforo del Cornello: su due temi di importante attualità prende posizione il consigliere provinciale, nonché sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli.
Riguardo all’Ato 3 dopo aver ricordato le aziende che sono attualmente affidatarie del servizio idrico in provincia di Macerata, Felicioli spiega la situazione politica attuale: «Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, insieme al riconfermato sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica hanno chiarito quello che faremo. Non siamo asserragliati su un’idea, ma i gestori di riferimento provinciali dovranno diventare un’unica realtà in house, che giungerà entro il 2025 alla gestione pubblica dell’acqua. Abbiamo fatto degli accordi politici per la nomina del presidente Ato. Con le recenti elezioni amministrative, il centrodestra conferma la sua maggioranza ed è legittimo e doveroso chiudere intorno a un nome. A volte sui giornali escono dei nomi qualche mese prima, come si fa in campagna elettorale per bruciare gli avversari. Rispetto a quanto già detto dai partiti del centrodestra nulla è cambiato, saranno le aziende pubbliche a trovare la quadra. Soltanto il sindaco di Osimo Pugnaloni ha fatto un nome, ma noi attendevamo che si insediassero le nuove amministrazioni. Possiamo affermare ora che la maggioranza della governance è del centrodestra quindi si convergerà su un nome». Il nome che circolava come possibile presidente dell’Ato 3 era quello di Alessandro Gentilucci sindaco di Pieve Torina.
Felicioli riprende poi il recente appello a completare il traforo del Cornello fatto dall’architetto Luca Maria Cristini: «Concordo, esiste una viabilità obsoleta e che è necessario potenziare. Abbiamo fatto un tentativo di accordo per progettare il miglioramento della provinciale 361, ma per ragioni burocratiche la Provincia si occuperà del tratto da Treia in giù e l’Unione montana di San Severino del restante tratto a valle. Si tratta di una viabilità che mette in forte difficoltà le attività artigianali ed industriali, che si trovano lungo le sponde del Potenza. Non è più accettabile nel 2022 avere strade simili, dobbiamo portare queste stanze come amministratori ad un livello più alto, cercando di avere fondi del Pnrr, per sostenere questi progetti e farli diventare concreti». Il sindaco di Fiuminata, che ha la delega come consigliere provinciale alle aree interne, rilancia sul completamento del Cornello: «L’attenzione forte alla Valpotenza non si fa con una guerra di campanile, non si modernizza un territorio lasciandone indietro una parte. Per il Cornello abbiamo fatto tante battaglie da amministratori. Da presidente della vecchia comunità montana chiesi un incontro all’allora vice ministro Mario Baldassarri, ma non si trovarono mai i fondi. All’epoca del blocco dei lavori furono fatti ricorsi al Tar, tentando tutte le vie possibili. Forse l’unità d’intenti è stata per pochi comuni ma la battaglia è stata forte. Quando andammo da Baldassarri proponemmo di completare la galleria del Cornello ma il problema fu che i fondi stanziati da 10 miliardi di lire dell’epoca, salirono a quasi 600 milioni di euro per una serie di normative europee in vigore. Magari organizzeremo un convegno o iniziative per chiudere queste ferite gravissime per il territorio e sperpero di denaro pubblico. La 361 in passato ha pagato un forte tributo di vite umane, va modernizzata».
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Ecco, forse se ce magna uno solo forse sparagnemo checcosetta ….
Bravi, in barba al referendum popolare. l’acqua datela in gestione ai privati, ma prima togliete la bolletta. Visto che fra tutte le bollette che paghiamo è l’unica che non dovrebbe esistere perché i cittadini l’hanno già pagata con la tassa che impone l’art. 53 Cost. che non ha e non può avere altri motivi se non quello di pagare tutti i servizi pubblici compreso quello dell’acqua. L’acqua è di tutti: non si può né vendere né comprare. E con la tassa di cui sopra abbiamo pagato l’acquedotto, la fognatura, la depurazione e continuiamo a pagare la manutenzione di tali servizi, l’allaccio per farla giungere nelle nostre case, con il contatore l’abbiamo pagato a parte: ci volete spiegare perché dobbiamo pagare una bolletta che non ha ragione di esistere? Se ce lo spiegate: forse i cittadini capiranno anche l’utilità del carrozzone politico parassitario di stampo M…..o.