Il maestro Iacomucci
lascia l’amata Macerata

L'ARTISTA si è trasferito a Monsano per motivi familiari

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Carlo Iacomucci

di Mario Monachesi

Dopo 36 anni di permanenza nella nostra città, suo luogo di adozione, di elezione e di lavoro, il Maestro Carlo Iacomucci ha da qualche settimana lasciato l’amata Macerata per trasferirsi a Monsano (Ancona).

carlo_iacomucci-1-286x400 Questo suo trasferimento, in quella Vallesina industriale, artigianale che però profuma ancora di agricoltura e, in particolar modo di vino di cui le sue vigne sono ricche, è stato dettato da motivi affettivi e da esigenze familiari che, in seguito alla pandemia, lo hanno visto sempre più spesso spostarsi, per essere vicino alla famiglia e alle sue adorate nipotine, per le quali la presenza dei nonni è di fondamentale importanza.

Già durante il lockdown pandemico si era temporaneamente trasferito a Monsano nella casa di sua figlia dove, per ingannare le lunghe giornate di isolamento forzato, ha prodotto circa 60 opere ma pochissime incisioni, non avendo a disposizione il suo preziosissimo torchio calcografico, con cui abitualmente lavora. Questa lunga permanenza “jesina” ha fatto maturare nel Maestro la decisione di trasferircisi definitivamente. Per avere accanto sia gli affetti più stretti e cari, che per ritrovare un nuovo slancio artistico e nuove ispirazioni per le sue opere, sempre con una attenta predisposizione nel dipingere su carta e stampare le incisioni su carte speciali, tecniche che gli derivano dalla sua formazione degli anni giovanili, quando frequentava la Scuola del Libro di Urbino, sua città natale.

carlo_iacomucci-2-298x400Dopo l’impegnativo trasloco da Macerata, le nuove giornate monsanesi ancora lo vedono sistemare il nuovo studio-atelier. Studio sistemato in una posizione panoramica che si affaccia su tanto verde e inondato da una poetica luce naturale.

Questo ennesimo trasferimento Carlo Iacomucci l’ha voluto affrontare in modo originale e assolutamente personale, definendolo un viaggio spirituale, un viaggio all’interno di se, per mettere a nudo i suoi sentimenti più profondi e la sua colorata poetica. Un viaggio che va ad aggiungersi a quello iniziato tanti anni fa e fatto di incisioni, dipinti, illustrazioni. Tanti anni di vita vissuta e dedicata all’arte, sia come professore di discipline pittoriche che come artista. Un viaggio che non termina perché un artista non esaurisce mai la sua creatività, la sua voglia di esplorare, di sperimentare. L’arte è espressione di sé, è un dialogo con l’esterno, è restituire le proprie emozioni senza parlare. Tutto questo è racchiuso nel “viaggio” infinito del Maestro Carlo Iacomucci, viaggio che in queste settimane lo ha visto lasciare, con sicuro dolore Macerata, per approdare a Monsano, città dei suoi nuovi affetti più cari.



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