I tifosi della Lube al PalaBarton
di Mauro Giustozzi
La Sir Safety annulla il primo match ball scudetto al Pala Barton ad una Lube meno brillante ed efficace delle precedenti. Ora la squadra di Blengini avrà la sua occasione in casa per chiudere la serie scudetto in gara 4.
Parte meglio Civitanova che sfrutta un primo set sotto tono e ricco di errori della Sir Safety, ma poi il servizio, il cambio palla e soprattutto un Leon tornato sui suoi livelli in attacco e dai nove metri fanno la differenza. Al cospetto di una Lube meno continua e aggressiva delle prime due partite della serie, soprattutto in difesa e contrattacco. Con la Sir che ha cambiato anche qualcosa nel suo gioco per limitare Simon. Ma è stato l’attacco della Lube non all’altezza delle partite sinora disputate, con tanti errori che hanno penalizzato i marchigiani. Gara 4 è in programma mercoledì prossimo alle 20,45 all’Eurosuole Forum.
Ad un passo dal tie break si ferma la partita della Lube che non riesce ad espugnare per la seconda volta il Pala Barton ed interrompe la striscia di 5 successi consecutivi da cui veniva tra semifinale e finale scudetto. Una minor qualità al servizio ed un attacco non all’altezza, nonostante il positivo impatto avuto da Garcia nel quarto set, hanno condannato Civitanova al cospetto di una Sir che ha disputato certamente la miglior gara della sua serie finora, mostrando però ancora imperfezioni che stavolta la Lube non è riuscita a sfruttare. Anderson e soprattutto Leon in attacco, i centrali Mengozzi e Solè i migliori di Perugia. Ai marchigiani non è bastata la buona regia di De Cecco e la produttività di Anzani sotto rete per almeno allungare l’incontro. Ma questi sono i playoff scudetto, dove dopo ogni partita bisogna resettare e guardare alla prossima. Che può dare lo scudetto a Civitanova o riportare Perugia al Pala Barton per l’eventuale gara 5.
Lube in campo col sestetto tipo, Juantorena sempre in panchina, mentre c’è una novità nella Sir Safety, con Grbic che preferisce Mengozzi centrale al posto di Ricci, sugli spalti predominanza quasi totale del tifo umbro, non più di 250 i tifosi marchigiani presenti al palas. Avvio nel quale la Lube mostra subito la stessa decisione e determinazione mostrata nelle due gare precedenti. Protagonista, manco a dirlo, ancora una volta il ‘gigante’ Simon e Zaytsev il cui attacco punto vale il break del 4-7 nella battute iniziali.
L’ex Riychlicki tiene in linea di galleggiamento Perugia che però mostra il suo difetto tipico di questa serie, la discontinuità ed i tanti errori. Quello di Solè oltre che a riportare avanti i marchigiani innesta una serie di quattro punti quasi consecutivi di Yant che risponde alle buone percentuali di Leon lanciano Civitanova sul 18-20. Stavolta tocca a Mengoni autore di un doppio punto (anche un muro a Simon marcatissimo sotto rete) che riporta Perugia ancora sulla parità. Finale di set in cui Civitanova mostra maggiore lucidità e freddezza nei punti decisivi, mentre i padroni di casa inanellano una serie di errori incredibili: prima quello di Rychlicki che regala la prima palla set agli avversari, che però chiudono alla seconda occasione grazie ai doppi errori di Giannelli al servizio e Leon che spara in curva un attacco. Lube che mette così il primo mattoncino verso il tricolore.
Nel secondo la Sir Safety reagisce con veemenza e si porta sul 6-3 grazie all’ace di Leon. Perugia subito aggressiva, soffre una Civitanova molto più fallosa rispetto al set precedente e che fatica nel cambio palla e anche a muro con Rychilicki protagonista e quando Giannelli firma l’ace i padroni di casa se ne vanno sull’11-5. Parziale tutto in salita per i biancorossi che commettono troppi errori, al punto che Blengini getta nella mischia Garcia, Kovar e Juantorena per provare a cambiare passo. Qualche effetto c’è nel gioco Lube, ma l’enorme vantaggio accumulato dalla squadra di Grbic consente agli umbri una navigazione tranquilla che viene chiusa dall’attacco di Mengozzi che riporta in equilibrio il conto dei set. Si riparte dunque dall’equilibrio nel terzo parziale. Infarcito di molti errori in avvio, soprattutto in casa Lube.
L’unico vantaggio lo firma Lucarelli con un ace (10-11) ma dai nove metri è il servizio degli umbri a fare la differenza. La battuta sbagliata di Zaytsev abbinata all’ace di Mengozzi ed al muro di Solè lanciano i sirmaniaci sul 17-13. Un vantaggio che consente alla squadra di Grbic di commettere anche errori al servizio ma di restare ampiamente avanti, con re Leon protagonista del set e del finale con tanti punti e due ace che mettono la sua firma al parziale che segna il sorpasso di Perugia.
Blengini cambia qualcosa nel quarto, puntando su Garcia e Kovar dall’inizio per cercare di avere risposte dopo i due set persi. E gli innesti fanno la loro parte, con Kovar che equilibra la ricezione e l’opposto portoricano che offre più soluzioni in attacco a De Cecco. E’ un testa a testa, con le due squadre che giocano punto a punto e si alternano nel vantaggio. Anzani regala il 15-17, Leon rimette tutto in parità ed il finale che arriva è ricco di emozioni e occasioni sciupate da Civitanova: la battuta a rete di Travica concede il primo set ball per arrivare al tie break che però Garcia fallisce proprio dai nove metri, così alla prima palla match procurata da Anderson la Sir chiude la partita sfruttando un errore in attacco di Kovar. La Lube resta avanti nella serie ma Perugia è ancora viva.
Il tabellino:
PERUGIA – CIVITANOVA 3-1 (24-26, 25-19, 25-18, 26-24)
SIR SAFETY CONAD PERUGIA: Anderson 12, Mengozzi 9, Rychlicki 13, Leon 21, Solè 9, Giannelli 1; Colaci (L), Plotnytskyi , Travica, Ter Horst. NE.: Ricci, Piccinelli (L), Dardazans, Russo. All. Grbic.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Anzani 8, Zaytsev 7, Yant 11, Simon 8, De Cecco , Lucarelli 10; Balaso (L), Kovar 3, Garcia 11, Sottile, Juantorena. NE.: Diamantini, Marchisio, Jeroncic (L). All. Blengini.
ARBITRI: Boris e Pozzato.
NOTE: spettatori 3775 euro. Durata set: 31’, 28’, 28’, 35’ totale 122’. Perugia: battute sbagliate 23, vincenti 9, muri 8, errori 29. Civitanova: bs. 22, v. 4, m. 6, e. 35.
(foto Maurizio Spalvieri)
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Mercoledì matiamo la Sir sportivamente parlando.