Tre menù a pranzo, osteria a cena
Biagiola torna ai fornelli
«Qui si mangia con cuore e cervello»

MACERATA - "Signore te ne ringrazi" ha aperto i battenti ieri sera in centro storico, nei locali dell'ex ristorante Da Secondo. Lo chef stellato spiega le scelte fatte e racconta le emozioni per la nuova avventura

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Michele Biagiola al lavoro

di Alessandra Pierini (foto di Fabio Falcioni)

«Il primo “orto nel piatto” preparato a Macerata ed è subito emozione». Così lo chef Michele Biagiola ha commentato ieri attraverso i social l’apertura del suo nuovo ristorante in centro storico a Macerata.

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Il nuovo ristorante ha aperto i battenti ieri

“Signore te ne ringrazi” ha preso il posto dello storico ristorante da Secondo in uno dei vicoli più caratteristici del centro storico. Come è nello stile di Michele Biagiola, nei piatti non solo cibo, ma sentimento e qualcosa di sorprendente e inatteso. «Abbiamo pensato a questo format equivocante, quasi sovversivo, a pranzo più impegnativo e a cena da osteria».

E tra le proposte, combinazioni tra sfizi, tradizione e novità ma il tutto senza dimenticare l’obiettivo principale del mangiare: il piacere. «A pranzo abbiamo tre menù. Il primo si chiama “meteore”, cose molto brevi che trovi in natura come i frascarelli di luppolo, gli spinaci selvatici e l’attualità vegetale) che attiva il cuore, il cervello e la curiosità di mangiare cose che inavvertitamente si potrebbero calpestare ma a tutti gli effetti sono buone da mangiare. Il secondo si chiama “Da sempre” e sono quei miei piatti che si conoscono da sempre come la patata lessa, l’anice affogato all’orzo in onore di Cuppoletti e gli spaghetti all’arrabbiata di erbe».
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Il terzo menù è invece tutto basato sulla tradizione, un vero omaggio al territorio: «Si chiama “Da una vita” – spiega lo chef –  e nasce dall’idea che  alcuni piatti sono talmente belli che non devono subire interventi, come la galantina di mamma Onelia e insalata russa, cremini e vere olive all’ascolana o la coratella dedicata Duilia, la storica cuoca di Sant’Angelo in Pontano. E’ bello per l’anima e il cuore ed è un invito per la mia categoria ad usare la propria creatività, non per forza ma quando serve. Dobbiamo essere un po’ custodi di questo patrimonio e ambasciatori delle nostre tradizioni».
MicheleBiagiola_FF-8-325x217La sera si tolgono le tovaglie e in modo spiritoso si cambiano i piatti. «Antipasti e contorni sono cose sportive, spiritose e informali come il battuto di carne. I primi piatti sono cose molto conviviali, di sera basta attivare il cuore con il pollo ruspante i dolci tradizionali. Insomma la nostra è una osteria moderna e sbarazzina a tutti gli effetti. Ci può essere il piatto sportivo ma anche tanta tradizione. Accanto a tutto questo daremo grande respiro agli oli con 25 etichette quasi tutte marchigiane e avremo una grandissima proposta di vini».
E ora la parola passa ai clienti: «Siamo molto contenti – commenta Biagiola – abbiamo già avuto un buon riscontro. Sentiamo calore da parte dei maceratesi, adesso sta a noi non deludere le aspettative».

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Michele Biagiola rileva Da Secondo “Signore te ne ringrazi” va a Macerata

 

 



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