Percentuale di prestazioni di visita cardiologica fatte in libera professione rispetto a quelle in regime istituzionale in Italia, dati 2020 e 2019 (fonte: Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali).
di Claudio Maria Maffei*
Pochi giorni fa l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas, un organo del Ministero della Salute) ha pubblicato un Rapporto sulla attività libero professionale intramuraria dei medici pubblici nel 2020. Nel Rapporto è stato calcolato per le diverse Regioni il rapporto percentuale tra quante prestazioni vengono fatte dai medici pubblici in libera professione (e quindi con costi a carico del cittadino e tariffe concordate dai medici con la loro amministrazione) e quante vengono fatte in regime istituzionale (e quindi con il solo pagamento del ticket da parte dei non esenti e “gratis” per tutti gli altri). Ovviamente più sale la percentuale più è probabile che ci sia una lunga lista di attesa che costringe il cittadino a pagarsi la prestazione.
Claudio Maria Maffei
Del resto che vada così lo sanno tutti quelli che si rivolgono al Cup per le prestazioni a maggior richiesta. Prendiamo come esempio le malattie cardiovascolari che sono la più frequente causa di morte e di invalidità in Italia. Per la visita cardiologica, che è in pratica la visita specialistica richiesta più spesso, dal grafico della Figura 1 del rapporto dell’Agenas viene fuori che nel 2020 le Marche dopo Trento sono state la Regione in cui le prestazioni erogate in Alpi (e cioè in libera professione) hanno raggiunto la percentuale più alta (il 35%) rispetto a quelle erogate in regime istituzionale. Una percentuale doppia rispetto a quella della vicina Emilia-Romagna. Per la visita specialistica di chirurgia vascolare (Figura 2) la percentuale sale al 50% e ci colloca di nuovo al secondo posto in Italia con una percentuale doppia rispetto alla Emilia-Romagna. Questi dati vengono divulgati in ritardo dall’Agenas e sarebbe utile invece disporne tempestivamente a livello regionale in modo da cercare di interpretarli in modo corretto.
Ad esempio, il dato della visita cardiologica e dell’elettrocardiogramma contrasta con il numero elevatissimo di cardiologie ospedaliere di cui dispongono le Marche (14: Pesaro, Fano, Urbino, Jesi, Fabriano, Senigallia, Torrette, Inrca, Macerata, Civitanova, Camerino, Fermo, Ascoli e San Benedetto), contro le 10 previste dalla normativa nazionale. La programmazione ospedaliera della attuale Giunta le conferma tutte il che vuol dire investire gran parte delle risorse professionali nella attività di ricovero e in urgenza riservando solo una ridotta parte delle risorse alle attività ambulatoriali. Che sono quelle che servono a non andare in ospedale. Per la chirurgia vascolare vale il ragionamento opposto: nelle Marche ne servirebbero almeno due e ce n’è solo una. Di questi problemi i cittadini sono ben consapevoli come testimoniato spesso qui su Cronache Maceratesi. Il novembre scorso, ad esempio, un cittadino di Esanatoglia si è sentito dire dal Cup che la prima visita a disposizione presso l’ospedale di Fabriano era a settembre 2022. La prima a disposizione in un altro posto era dopo quattro mesi a quasi 80 chilometri di distanza, a Civitanova. Quanto all’ecodoppler che pure gli era stato richiesto (tipico accertamento da chirurgo vascolare) l’attesa minima era un anno (Leggi l’articolo). Questi temi meriterebbero analisi e scelte che la Giunta non sta facendo preferendo la retorica della sanità diffusa che lascia troppo spesso i cittadini ad affrontare da soli i loro problemi di salute. Per inciso: per capire dove stanno i problemi non servono i blitz negli ospedali come fa l’assessore, ma qualcuno che guardi i dati e che viva i servizi da cittadino.
*Medico e dirigente sanitario in pensione
Percentuale di prestazioni di visita di chirurgia vascolare fatte in libera professione rispetto a quelle in regime istituzionale in Italia, dati 2020 e 2019 (fonte: Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali).
A pagamento subito le visite con la mutua anche dopo un anno siamo costretti a pagamento
La Regione quando non funziona come dovrebbe, ma divora risorse dai servizi che dovrebbe alla collettività, va eliminata: assoggettandola a regiorni più virtuose, dipendenti e dirigenti dovrebbero avere sorte eguale a personale di aziende private in caso di difficoltà economica.
Lo potete dire forte
l'Italia è fallita , tra 10/15 anni al massimo si pagherà tutto nella sanità.
Vero
C'era bisogno di uno studio per capirlo è sempre stato così, paghi vai veloce, gratis aspetti che forse arriva....ma sempre nello stesso posto
Per fare una visita x dolore al piede devo aspettare a metà maggio e già un mese e passato ecco che cela sanità italiana
L'analisi è perfettamente rispondente alla realtà,la Regione dice di aver abbattuto le liste di attesa ma per la verità ha "abbattuto"le tasche dei marchigiani che sono costretti a rivolgersi al privato
Nulla x la ris.magn. non è possibile prenotare e x chi non è seguito da un oncologo ma da altri specialisti ,anche dopo interventi x tumore , non ti prenotano.Non voglio fare la solita critica ma pensate a chi non si può permettere il pagamento ,cosa resta.......altro che prevenzione.......
Giustissimo . al punto tale da chiedersi chi viene 'premiato ' da questa situazione , chi se ne avvantaggia . Ma i dati sono del 2020 , e la situazione che descrivono è di quell'anno ( sino a quell'anno ) .Dopo è arrivata la pandemia con gli effetti che conosciamo anche sulle liste di attesa .Tuttavia se Atene piange Sparta non ride . Nel , sino al , 2020 c'era saldamente in sella una giunta a guida PD ( di centro destra in realtà ) responsabile anche lei di quel disastro , una giunta che ha sommerso la regione con delibere mai applicate . I nuovi arrivati ( di destra ) continuano ed aggravano la malagestione della sanità pubblica , chissà , magari le lobby sono rimaste le stesse ...
Certo a pagamento il cup risponde dopo un nano secondo......con la ricetta dopo 12 ore ......devi sentire tutta la solfa sulla privacy....etc. etc. (E per fortuna esistono i cellulari egli auricolari) poi se ti va bene appuntamento alle calende greche a 50/100 km da casa
Come si è sempre agito negli ultimi 50 anni.
Dopo 20 anni di "sinistra"... Niente male..
La chiamano sanità pubblica, un cavolo non ti danno appuntamento oltre i 2 mesi. Se vai a pagamento nello stesso ospedale te lo danno subito. Da schifo
Giannina Giustozzo verissimo, per una risonanza magnetica al cuore con il servizio sanitario non c'era possibilità di prendere un appuntamento, invece privatamente all'ospedale di Macerata me lo davano in meno di due giorni. Ora chiedo, i medici per utilizzare i macchinari acquistati con fondi pubblici a fini privati hanno partecipato alla spesa?? Perché solo in questo modo lo troverei giusto
Piccioni Elisabetta in effetti questo per un Oct all'ospedale di Macerata
Non faceva parte della campagna del governatore Acquaroli ? Sanità e ricostruzione?
Marco Ciambotti diciamo che trent'anni di declino ad opera dell'attuale opposizione non si recuperano con lo schioccar delle dita....
Poi in questo articolo non vengono considerate tutte quelle che vengono fatte in nero, che sono la maggior parte, ma siamo costretti a pagare in nero!!! Perché se chiedi la fattura, ti aumentano subito la parcella!!!! E noi poveri italiani non abbiamo più un euro con tutti sti ladroni!!!!
Mia figlia deve fare una visita allergologica. Nel pubblico non le danno una data nel raggio di 12 mesi e per i successivi non è possibile prenotare. Ovvio che paghi e in poco tempo hai l appuntamento.
Le liste di attesa sono troppo lunghe.x questo siamo costretti di andare al privato.non tutti se lo possono permettere.
Mio marito per una risonanza cardiaca, appuntamento a settembre. A pagamento 300 subito. Fatta a Forlì in ospedale pubblico dopo 10 giorni
E'un problema vecchio che coinvolge tutte le Giunte che si sono succedute in Regione. L'attuale però persiste nei soliti lamenti : è tutta colpa dei precedenti amministratori e tutto finiscelì ! Grave errore ! chi ci rimette è il povero marchigiano soprattutto quello della Marcha sporca !!
+ servizi equivale a meno magna magna, quando il cancro è così diffuso le terapie da adottare debbono essere devastanti, pur consapevolmente di danneggiare anche il malato. Si provveda in fretta, altrimenti nessun malato sopravviverà!
Per forza, se lappuntamento con impegnativa te lo danno dopo 8 mesi!
troppo spesso ??? sempre .
Non si può prenotare neanche una ecografia!!
Patrizia Perticaroli per non parlare della mammografia
Perché la sanità marchigiana è pietosa
Siamo costretti ad andare a pagamento..paghiamo e ripaghiamo......
Facciamo lavorare i macchinari degli ospedali dalle 8 alle 20 e cosi una buona parte dei problemi si possono risolvere.
Simone Gattari anche di sera. Purtroppo però non funzionano da soli. Ci vuole personale che non cè
Marco Tiroli trascorrere la serata in ospedale non mi sembra il caso, se non per urgenze...la Regione non riesce a darmi l'appuntamento nei tempi previsti tutte le attività libero-professionali devono essere regolate in regime intramoenia tanto il costo per la Regione è uguale sia come struttura pubblica o privata
Simone Gattari infatti è proprio così. Per legge se non cè posto sul pubblico la regione dovrebbe (e se ne guarda bene) assicurare il rimborso della prestazione privata. Per il costo non è uguale, una visita con impegnativa viene pagata dalla regione allospedale sui 18-20 euro. Nel privato i prezzi sono diversi
Marco Tiroli esistono gli accordi e protocolli firmati...è interesse anche del privato far funzionare le strumentazioni che hanno a disposizione e farsi conoscere. Non so a cosa possa dipendere il prezzo della prestazione...le faccio un esempio pratico...una nota azienda privata maceratese (non faccio nomi) mi ha fatto questa proposta per una ecografia addome effettuata il primo luglio 2020 (in piena pandemia)...era i primi giorni di giugno mi presento alla segreteria...se la vuoi subito e per subito era il 23 giugno (48 euro) altrimenti il 1 luglio (36 euro)...e cosi giustamente per risparmiare 12 euro ho aspettato e ho scelto la seconda opzione...visto l'esiguo prezzario...preferisco la tariffa unica di 48 euro ma ti martello mattina e pomeriggio pur di soddisfare l'esigenza dei cittadini malati maceratesi
Simone Gattari 48 euro, subito, è più che onesto. Nulla toglie che se ne deve far carico la regione. Ma non cè volontà ne di implementare le prestazioni ne di prevedere rimborsi, anche parziali. Parole tante, ispezioni pure, fatti fermi al palo.
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Perche??..Ci sono sempre tempi lunghissimi all’atto della prenotazione….se paghi dopo 1 ora al massimo ti danno il posto…che strano!!…come strano pagare ancora le tasse…come dice sempre un amico mio…eppure!!…comunque la Regione che dice a tutto questo?
Non prendiamoci, meglio prendeteci, in giro. Se dobbiamo acquistare armamenti, e regalarli pure, mantenere su navi crociera, che in maggioranza gli italiani vedono solo in tv, tutti quelli che decidono di venire, spesso malati; elargire il reddito di cittadinanza a pioggia e senza regole, tranne sporadici controlli, regalare pensioni ai ricongiunti stranieri, che spesso, poi, se ne stanno al proprio paese natio; sprecare cifre per banchi a rotelle e mascherine farlocche. Solo per dire, continuare a buttare soldi in certi pozzi di San Patrizio, MPS una dei tanti, è chiaro che i soldi non possono che venire dalle atre voci del bilancio nazionale, scuola, sanità e, perché no, anche dalle accise sui carburanti aumentati.