Per presentare i risultati dell’indagine è stata convocata una conferenza stampa al comando della Polizia locale. Sul tavolo il materiale sequestrato
Serie di truffe ai danni dei cittadini che si rivolgevano all’Ufficio Anagrafe di Macerata. In seguito ad una indagine interna la polizia locale ha rintracciato la responsabile, una dipendente comunale. Si tratta di una impiegata di 59 anni, di Civitanova, dipendente del Comune di Macerata dal 1 dicembre 2007 a tempo indeterminato. Sequestrati preventivamente 45mila euro quale presunto profitto del reato.
Nella giornata di ieri la Polizia locale, su disposizione della Procura della Repubblica di Macerata, ha effettuato una perquisizione con conseguente sequestro di vari materiali all’Ufficio Anagrafe del Comune di Macerata a seguito di una complessa e articolata attività di indagine.
Parte del materiale sequestrato
Ad aprile, a seguito di un post su un social network, è iniziata una indagine interna al Comune coordinata dal comandante Danilo Doria. Nel post social infatti era stata segnalata da alcuni utenti una presunta truffa all’interno dell’Anagrafe. La Polizia locale, dopo aver contattato gli utenti che avevano segnalato il fatto, ha avuto la concretezza delle varie denunce e ha avviato le indagini sotto il coordinamento del sostituto procuratore Enrico Riccioni.
Ciò ha permesso di verificare e accertare una serie di truffe che venivano compiute da un dipendente comunale ai danni dei cittadini. Ieri mattina la Polizia locale, coordinata dalla Procura, ha proceduto alla notifica degli atti e alle attività di sequestro e perquisizione di tutti gli elementi utili presenti all’interno dell’Ufficio Anagrafe. Gli inquirenti hanno anche effettuato il sequestro preventivo della somma di 45.000 euro quale presunto profitto del reato.
La donna, secondo quanto ricostruito nelle indagini, chiedeva 27,37 euro invece di 22,21. Questo sin dal 2016 e le avrebbe fruttato circa 50mila euro.
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Il servizio completo:
Pochi mesi fa ho rinnovato la mia carta di identità. Ed avevo notato la discordanza tra quanto pagato e quanto scritto nel sito. Avevo deciso di chiedere spiegazioni soprattutto perché la signora in questione mi aveva detto che il bancomat non funzionava e se potevo pagare in contanti...ma poi ho lasciato correre...che scema che sono stata !
Letizia Genovese Idem! Ma ho pagato comunque con bancomat
Qualche mese fa ho accompagnato mia madre a rinnovare c.i. non ricordo quanto abbiamo pagato, mi stupi' che mi disse: sarebbe meglio pagare in contanti ma non li avevo e pagai con bancomat...
Qualche mese fa ho fatto dei documenti all'anagrafe per una successione, anche a me fece pagare in contanti e mi lamentai in famiglia perché, oltre ad aver pagato un botto, non mi andava sul cash back. Quindi sicuramente sono anch'io tra i truffati ma, sai che le dico signora? Io sopravvivo lo stesso per pochi spicci, ma lei, oltre ad aver fatto una pessima figura, ora sarà nei guai!
Io nel 2018 ho pagato 25 euro quindi negli anni ha alzato la tariffa..
Mo restituirà quanto indebitamente preso??
Successo precisamente anche a me e mia moglie: voleva essere pagata in contanti e non rilasciò ricevuta: ma quando sono andato a ritirare le buste ho chiesto ed aveva già pronti i 10 euro da ridarci!
Allora anche io sono una truffata!!! Rivoglio i miei 5,16 euro!!!!!
Benedetta Giustozzi anche io !!!!
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congratulazioni al comandante Doria, ai Vigili Urbani e alla nostra infaticabile Procura.
Sequestrati 45.000,oo euro.. Ipotetico valore dell eventuale profitto delle truffe.. Ma che ha dato la carta d’identità falsa a Matteo Messina per Denaro??? Me la vojo pija’ a ride..
Chi ha un buon lavoro con stipendio sicuro dovrebbe guardarsi bene da fare delle castronerie adesso perdere il lavoro e’ un’attimo.
Poi dopo avoglia a piangere.