Scopre un tumore al cervello a 43 anni,
appello per le cure sperimentali
«Abbiamo bisogno del vostro aiuto»

LUCAS SILVESTRO, nato in Argentina è arrivato a San Severino nel 2004, ha scoperto la malattia a marzo scorso. Ora è all'hospice in attesa di poter andare in Germania, per sottoporsi a una nuova terapia molto costosa. Il fratello ha lanciato una raccolta fondi: «Non abbiamo molto tempo, ha bisogno di fare quest'ultimo tentativo per continuare a vivere»

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Lucas Silvestro

 

di Monia Orazi

Una vita piena di avventure quella del 43enne Lucas Silvestro, nato in Argentina e arrivato a San Severino nel 2004, stoppata da un brutto tumore al cervello scoperto a marzo di quest’anno. La speranza viene da cure sperimentali in Germania con virus oncolitici, per cui servono almeno 5mila euro ad iniezione. Per trovarli il fratello Jeremias ha aperto una pagina web ed avviato una raccolta fondi online. Il prima di Lucas Silvestro è quello di attore di telenovelas, film e persino un documentario in cui ha interpretato San Francesco d’Assisi, trasmesso in tutto il Sudamerica, seguito dalla nuova vita a San Severino, dove ha gestito con successo dei bar. Lo testimoniano le foto che il fratello ha pubblicato sull’account Instagram dedicato alla campagna di raccolta fondi.

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Lucas Silvestro nei panni di San Francesco

Il dopo è una storia clinica fatta di tappe in vari centri, tentate cure e chemioterapia, con un glioma al cervello al quarto stadio, in questi giorni lo ha portato al ricovero all’hospice di San Severino. A parlare per lui è il fratello Jeremias, che per garantirgli i fondi necessari alla cura sperimentale in Germania, ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofund.me, raccontando la storia di Lucas, la battaglia che tutta la famiglia sta portando avanti, per offrirgli quest’ultima opportunità. «Tutto – racconta il fratello – é cominciato a marzo 2021, dove Lucas da un giorno all’altro ha iniziato ad avvertire intorpidimento al braccio destro per poi col passare dei giorni questo intorpidimento si é diffuso in tutta la metà del corpo, ha iniziato ad avere dei capogiri e a dirci che non riusciva a pensare in maniera lucida, così ha fatto varie visite mediche e dagli esami effettuati tutto sembrava normale, togliendo il colesterolo un po’ alto, tutto il resto era perfetto, il medico gli ha detto di avere una salute migliore di quella di molti giovani ventenni».

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Lucas Silvestro oggi

«Lucas – continua il fratello – ha appena 43 anni, due figli piccoli e si è risposato da un anno e mezzo, ha fatto tanto nella sua vita precedente al tumore, in Argentina, luogo dove è nato e cresciuto, abbiamo condiviso tantissime avventure, partecipato a telenovelas, lavorato in varie aziende elettriche, da 18enni abbiamo avuto bar, pub, ristoranti, non ci siamo mai fermati; arrivati qui in Italia nel 2004, sempre insieme, abbiamo gestito diversi bar a San Severino, creando luoghi di aggregazione e condivisione. Lucas è stato persino il protagonista di un docufilm andato in onda sia in Italia e in tutto il Sudamerica, incarnando San Francesco d’Assisi. Nel pensare a tutto questo adesso, mi sembra incredibile vederlo disteso in un letto di ospedale senza potersi muovere». In pochi mesi il male è avanzato inesorabile, la famiglia ha contattato numerosi centri, Lucas Silvestro è stato ad Udine, Trento e Pavia, ma i medici non hanno espresso grandi speranze. Ancora il fratello: «Chi ci conosce sa molto bene che siamo persone che difficilmente si arrendono e la resa per noi non é contemplata, quindi non ci siamo fermati e dopo varie ricerche abbiamo scoperto che in Germania c’è una clinica privata a Markt Berolzheim, dove il dottor Arno Thaller esegue un trattamento con virus oncolitici (Ov), che devono essere somministrati per iniezioni regolari attraverso un canale di ommaya (un piccolo tubicino inserito nella testa dove vengono somministrati questi virus). Ognuna di queste iniezioni costa 5.000 euro, e Lucas dovrà sottoporsi ad un minimo di 10 sedute». Da qui l’appello: «Lucas è attualmente ricoverato nell’hospice di San Severino in attesa di raccogliere i fondi per viaggiare in Germania e iniziare le cure, che sono urgenti, perché il tumore non perdona, continua a crescere e ogni giorno che passa, lui ha sempre meno possibilità di sopravvivere. Non abbiamo molto tempo e il vostro aiuto finanziario sarà decisivo per dare una speranza a tutti noi. Purtroppo questa non è una soap opera o un documentario, è la vita reale e Lucas ha bisogno di fare quest’ultimo tentativo per continuare a vivere».



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