Sabrina De Padova
«Non possiamo lasciarle sole. Saranno necessarie azioni per garantire sicurezza e protezione alle donne, affinché continuino, con il supporto delle associazioni sul territorio e delle organizzazioni internazionali, a “combattere” per i loro diritti Una vita alla volta. Ne vale sempre la pena». La presidente del Consiglio delle donne di Macerata, Sabrina De Padova, e la vice, Ninfa Contigiani, a nome di tutte le componenti sentono la necessità di esprimere sgomento e solidarietà e sostegno nei confronti delle donne afghane dopo la caduta di Kabul e la presa del potere nel paese da parte dei talebani. Due sono le iniziative messe in campo: una petizione online e una raccolta fondi.
«Questa situazione fa ricadere nuovamente lo spettro del terrore dei tempi che sembravano ormai andati. La conquista della capitale e la fuga del presidente Ghani hanno scatenato il panico tra i civili, che temono il ritorno alle brutali regole del regime islamista – si legge nella nota -. A rischiare maggiormente sono le donne afgane, che vedono messi a repentaglio venti anni di progressi e conquiste. Come in passato, queste prevedono il ritorno di un regime misogino e una società profondamente conservatrice e patriarcale. Una società legata ancora alla materialità della sussistenza e in quanto tale non in grado di confrontarsi profondamente con il nostro modo di stare insieme, le regole, i principi astratti che abbiamo definito attraverso tante trasformazioni sociali avvenute prima. In quel contesto, al momento le donne sono di nuovo costrette a nascondersi in casa per non subire violenza, essendo trattate come bottino di guerra. La cosa più terrificante è che riprenderà la pratica dei matrimoni forzati di bambine con combattenti talebani, la negazione dello studio, la copertura sotto un velo che le riduce come ombre, come denuncia il presidente Riza Ali dell’Acpam, associazione della comunità afgana Macerata. Per molte, l’unica strada alternativa è la fuga».
Ninfa Contigiani
«Si torna indietro di vent’anni, per diritti e libertà fondamentali, come lo studio, la mobilità, la libertà di scegliere e – continuano – sappiamo quanto la limitazione di tutto questo ci è pesata in pandemia, ma ancor più profondamente si va di nuovo verso il mancato riconoscimento di essere persone. La speranza è riposta però in una società che in parte adesso conosce, rispetto a quella di venti anni fa, il sapore dell’emancipazione e dell’indipendenza e che quindi cercherà di resistere ad un ritorno al passato – prosegue il comunicato -. Saranno comunque necessarie azioni per garantire sicurezza e protezione alle donne, affinché continuino, con il supporto delle associazioni sul territorio e delle organizzazioni internazionali, a “combattere” per i loro diritti. Una vita alla volta. Ne vale la pena sempre. A tal fine, come presidente del Consiglio delle donne, condivido le seguenti iniziative a cui aderire:
la petizione online lanciata su Change.org diretta ai Ministeri degli Esteri e degli Interni https://www.change.org/p/ministero-esteri-corridoi-umanitari-per-le-donne-afghane e la raccolta fondi sostenuta dalla fondazione Pangea Onlus (è possibile effettuare una donazione: con un bonifico bancario: IT 05 P 05018 01600 000011063922 – BIC/SWIFT: CCRTIT2T84A c/o Banca Etic, con un versamento sul conto corrente postale: numero 36682953 – intestato a Fondazione Pangea Onlus – Milano, oppure online con carta di credito o PayPal: https://paypal.me/pools/c/8C6xLNdw60. La donazione è fiscalmente deducibile».
Scusate i talebani hanno assicurato che le donne saranno rispettate.....non vedo tutto questo allarmismo....
Ben venga la raccolta fondi per le donne Afgane, ma un anche una giusta riflessione su come vengono trattate le nostre, soprattutto quelle confinate nelle zone più rurali e del Sud, non guasterebbe.
Ringraziate l'America per questo 20 anni di guerra inutile per popolazione ora i profughi devono prenderseli tutti loro
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Spero non vengano lasciati soli neanche gli uomini afghani. Questa dei talebani è una situazione drammatica e terribile per tutti.
E’ comprensibile che la Sinistra cosiddetta democratica faccia appelli politici e finanziari per le donne in Afghanistan, che avevano, a parere loro, conquistato dei diritti all'”occidentale”. Il successivo passo per la società afghana sarebbe stato quello del Gender nelle scuole e LGBT, come da noi, che siamo una società alla sbando religioso. Purtroppo per i benpensanti libertari, le popolazioni musulmane hanno una legge dettata da Dio direttamente all’Ultimo Profeta e non come i Vangeli che sono stati scritti dagli uomini in diverse edizioni, di cui la Chiesa ne riconosce solo quattro.
Cominciamo: se il burka non è stato introdotto dal Corano, e quindi è una imposizione maschilista, il velo invece è stato ordinato da Dio. Insieme alla legge che la donna è considerata la metà dell’uomo, e non alla pari come è qui da noi. Andate a proporre LGBT e Gender nelle scuole per la manipolazione mentale dei bambini ai Musulmani che vivono in Italia e poi aspettatevi un bel NO. E perchè? Perchè il Corano parla chiaro. Riconosce che l’uomo è peccatore e che viene perdonato da Dio, a patto che non pecchi più. Quindi, l’omosessuale viene perdonato, ma deve smetterla con quella “turpitudine”, altrimenti non si aspetta il giudizio di Dio alla morte, ma il giudizio della giustizia terrena islamica, che spesso coincide con la morte. Mi sembra che nei paesi islamici non avvengano matrimoni gay, perchè gli imam non lo permetterebbero. Mentre qui abbiamo sacerdoti cattolici pronti a benedirli, mandando con ciò a farsi benedire pure la Chiesa cattolica. Ormai allo sfascio, perchè dice che il Sangue di Cristo fu sparso per “tutti” (ciò è falso, perchè fu sparso per “molti”, come dai Vangeli) e quindi puoi peccare quanto vuoi e come a te piace, tanto non vai all’inferno. Che non esiste, come dicono i satanisti.
Quando sarà che la cosiddetta Sinistra capirà che le sue sono soltanto “teorie” non riscontrabili nella realtà? Che Carlo Marx era solo uno psicotico che elaborò una sua teoria “ragionevole” per dare la felicità all’uomo che evolutivamente non aveva raggiunto quel modo di pensare, per cui il marxismo fu imposto con la forza, come storicamente provato? E volete imporre ai musulmani le vostre teorie di democrazia, quando in quei paesi l’unica forma politica è il califfato, che è l’insieme dei poteri politici, giuridici e militari nelle mani del califfo?
La vostra iniziativa rimane solo una iniziativa di tipo ideologico, con l’unico scopo di farci invadere da una massa di gente a cui dare da mangiare. La migliore proposta sarebbe quella di fare accogliere gli afghani da paesi musulmani, e dagli USA, primi responsabili della nuova situazione.