di Francesca Marsili
Esibizione interrotta, ordine di allontanamento da Tropea e sanzione da duecento euro. Si è concluso con un finale amaro una notte da dimenticare l’ultima tappa di “Biglietto di sola andata – street tour” del cantautore maceratese Lorenzo Sbarbati e la sua compagna Cristina Priorelli, cacciati dalla cittadina calabrese per aver suonato in strada. «Ci hanno trattati come dei malviventi» racconta sfogandosi il musicista. Lo scorso 24 luglio i due buskers marchigiani, mentre si stavano esibendo nel suggestivo corso di Tropea, sono stati interrotti dopo appena tre minuti dall’inizio. «Un commerciante, convinto che con la nostra musica gli portassimo via clienti – racconta Sbarbati – ha posizionato una cassa a tutto volume per impedirci di continuare a suonare. La gente si è subito schierata a nostro favore creando un grosso parapiglia che ha richiesto l’intervento della Polizia municipale che, intervenuta, ci ha detto che a Tropea è vietato suonare per strada». Ignaro di tale divieto Sbarbati racconta di aver fatto presente alla Municipale di non avere contezza di tale ordinanza e che non avrebbe avuto alcuna riserva ad andarsene. Ma ciò non è bastato. «Ci hanno chiesto i documenti che hanno portato via dicendoci che per recuperali saremmo dovuti andare al comando. E così abbiamo fatto – prosegue Sbarbati nel suo racconto – oltre ad averci fatto una multa da duecento euro ci hanno notificato un ordine di allontanamento paragonandoci di fatto a delle persone pericolose per la comunità. Inizialmente ci hanno anche detto che avremmo dovuto lasciare la città entro la sera stessa, poi hanno ritrattato, forse perché si sono resi conto che era un abuso di potere, e ci hanno consentito di pernottare e ripartire l’indomani. Un foglio di via si usa per i criminali e non per dei musicisti». Un provvedimento quello sollevato dalla Polizia Municipale di Tropea che ha infastidito e amareggiato il musicista maceratese non tanto per la sanzione ma per l’ordine di allontanamento che Sbarbati ha trovato esagerato al punto di affidare il suo sfogo ad un video pubblicato sul proprio profilo social. Appena il tempo di far fare al suo video il giro della rete che ecco arrivare la risposta del sindaco di Tropea, Giovanni Macrì: «la rappresentazione offerta dai ragazzi allontanati è parziale ed oltremodo mistificatoria di quelli che sono stati i reali accadimenti. Occorre premettere che a Tropea l’esibizione degli artisti di strada, cantanti e suonatori è vietata salvo autorizzazione». Il sindaco dà quindi la sua versione: «I due ragazzi, sedicenti artisti di strada, il 23 luglio, si sono esibiti senza alcuna autorizzazione, senza pagare alcun canone per l’occupazione del suolo pubblico, e verosimilmente senza aver corrisposto i diritti Siae. Lo spettacolo canoro, ad altissimo volume, oltre a non essere particolarmente apprezzato da chi stava lavorando, ha provocato un assembramento di persone con gravi rischi per la salute pubblica e la conseguente parziale chiusura della più importante strada di passeggio cittadino, corso Vittorio Emanuele. I ragazzi, informati di come quel tipo di esibizione fosse vietato dal regolamento comunale, invitati ad andare, comunque sia, in un altro luogo più consono, pur nella consapevolezza del divieto e dell’inopportunità, continuavano a esibirsi nel sito iniziale. Non contenti i due giovani, il 24 luglio, ritornavano sul posto per cantare e suonare nuovamente. Nasceva, quindi, una scaramuccia col titolare di un’attività commerciale che, evidentemente sbagliando ed esagerando, poneva una cassa amplificata sull’uscio del proprio esercizio per disturbare i due ragazzi che, per tutta risposta, gli aizzavano contro il pubblico lì presente. A questo punto interveniva la Polizia municipale che ripristinava l’ordine e, in applicazione del regolamento di Polizia urbana li identificava, quindi li sanzionava e li allontanava avendo posto in essere, in un’area individuata come sensibile, un’attività non solo vietata dal regolamento comunale ma per di più atta a determinare situazioni di assembramento incompatibili con l’emergenza Covid». Al sindaco segue la replica dei due musicisti: «Non è giustificabile né il comportamento della polizia locale, che ci ha sottratto i documenti e ci ha trattato come criminali, né i toni offensivi usati dal sindaco nei nostri confronti, il quale oltre a definirci “sedicenti artisti di strada”, ci ha paragonato ad ambulanti abusivi, venditori di merce contraffatta, molestatori e ciarlatani» dice Sbarbati, e aggiunge: «nessuna autorità ci aveva avvertito il giorno precedente, a meno che non si consideri autorità il commerciante, l’unico infastidito dalla nostra musica. Il volume poi non era assolutamente alto e il nostro era “l’assembramento” minore che c’era a Tropea quella sera».
Mi spiace per i ragazzi e non essendo un artista ignoravo dell'esistenza di questi divieti. Al contrario i due musicisti avrebbero dovuto saprei che qualche comune può vietare le esibizioni, perché non si sono informati sulle regole locali?
successo anche qui, tempo addietro....non credo neanche fosse estate, mercoledì giorno di mercato....venne chiesto di interrompere e di allontanarsi, si spostò ed abbasso il volume delle casse, vennero chiamati da un commerciante....dopo che andato via il commerciante riprese a cantare ad altro volume e con casse a mille....ogni tanto vi è qualcuno che canta che si mette in piazza battisti o limitrofi, quindi lo sapete anche voi
Mi spiace per i ragazzi e non essendo un artista ignoravo dell'esistenza di questi divieti. Al contrario i due musicisti avrebbero dovuto sapere che qualche comune può vietare le esibizioni, perché non si sono informati sulle regole locali?
Io l'ho sentito cantare, Lorenzo. Garbatissimo. Ma perché certe divise scendono così in basso? Forza ragazzi!
Caro sindaco, la toppa è peggiore dello strappo non arrampicarti sugli specchi. Proprio oggi un giornalista della TV collegato da Tropea parlava della gente che ieri sera riempiva il corso.
Le regole sono regole. Mi dispiace
L'Italia sta diventando un ospizio di bigotti e di morti nell'anima. La multa viene fatta a chi porta arte, emozioni e quindi vita. Poi ci sono i ragazzi a lavorare a nero senza che nessuno dica niente.
E lo so cocchi... ssi calabresi è guasti... è fissati co le regole... vai in calabria pare de sta in svizzera!
Il primo cittadino "Inoltre hanno creato assembramenti"
Informarsi prima no??? Cmq dispiace lo Stesso
No comment
Pazzesco
Ritengo giusto che la popolazione paghi per l'amministrazione che ha eletto...
Per chi parla senza sapere e senza nemmeno leggere/capire larticolo: 1) il giorno prima nessuna divisa ci ha avvertito di alcunché, è una falsità del sindaco, ed è stato anche riportato. Anzi il giorno precedente la polizia ci ha visti suonare e non ci ha detto nulla, avvalorando lidea che avevamo che si potesse suonare. 2) nessuno contesta la sanzione, visto che può capitare che in strada si incappi in queste situazioni, in quanto non sempre i regolamenti sono scritti chiaramente o sono facilmente reperibili e si va nei posti su consiglio di altri artisti di strada. Qui si sta contestando ESCLUSIVAMENTE il trattamento ricevuto, da criminali, la sottrazione illegittima di documenti e un ordine di allontanamento perché assimilati, parole del sindaco, a venditori di merci contraffatte, ciarlatani, molestatori e via discorrendo. Suono in strada da tre anni in tutta Italia, mai successa una cosa simile. Il sud si sta rivoltando contro quello che ci è capitato (quotidiani, associazioni, sindaci di paesi vicini, il presidente dellarci Calabria, i partiti di minoranza), prendendo le nostre difese. Basterebbe andare a fondo della questione, ma a qualcuno piace sparare sentenze. 3) il commerciante non ha subito niente, né multa né rimproveri, nonostante ha infranto il regolamento tanto quanto noi (se non di più) e ha insultato pesantemente i passanti (cercate il video su YouTube). Giustizia sì, a senso unico però! 4) se siete daccordo con un ordine di allontanamento solitamente riservato ai criminali, ai tossici e ai molestatori, per due musicisti, che al massimo hanno commesso uninfrazione paragonabile (come valore legale) a una multa per essere passati col rosso, allora, davvero, non ho niente da aggiungere.
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Il solerte sindaco ha mandato i vigili a controllare se il commerciante fosse in regola con la Siae? Oppure fa i controlli a senso unico? Perché allira tutta la versione del Sindaco diventa poco credibile, come l’omissione del sequestro dei documenti….. Ragazzi se pagavate l’oboli al Comune……
Calabresi …
Embargo sulla cipolla subito!
Le regole vanno rispettate.
I Comuni sono dotati di Regolamenti di zonizzazione acustica e di Regolamenti di occupazione del suolo pubblico, e questi variano da Comune a Comune. Quindi chi si vuole esibire in un luogo pubblico, bisogna che si informa prima se il luogo della città che ha scelto è consentito a tale scopo, e se necessario protocolla una domanda all’ufficio Protocollo del Comune, paga se c’è da pagare una tassa di occupazione, ed ottiene l’autorizzazione.
Mi sembra strano e mi sorprende non poco, il fatto che un Artista, il quale voglia esibirsi su suolo pubblico, e sia addirittura in giro con uno “street tour” NON sappia queste cose.
Se é vero come scritto che il sindaco ha indetto l’allontanamento ( cacciati ) dei 2 ragazzi mi sembra ci sia un abuso di potere , perché può essere giusta una multa ma si espelle chi compie crimini non chi suona per strada !!