Villa Lauri, un angolo di paradiso
sulla strada tra Macerata e la Cina
Il rettore: «Finito il tempo della distanza»

TAGLIO DEL NASTRO alla presenza di autorità locali e dei rappresentanti dell'ambasciata cinese per la struttura, immersa nel verde, che ospiterà l'istituto Confucio. Adornato ha salutato con favore il sindaco Parcaroli e la sua giunta: «Dobbiamo operare in modo condiviso, sinergico e in una logica di sistema, forti di una storia secolare». Il presidente Luigi Lacchè: «Dieci anni fa è iniziato il nostro progetto visionario per aprire questa piccola via della seta»

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Il taglio del nastro a Villa Lauri

 

di Alessandra Pierini (Foto Fabio Falcioni)

Chissà se il conte Tommaso Lauri, durante le giornate trascorse nella sua residenza estiva, avrà mai lontanamente immaginato che, un secolo e mezzo dopo, quella villa sarebbe diventata patrimonio di una comunità, avrebbe ospitato giovani provenienti dall’altra parte del mondo e nelle sue stanze avrebbero risuonato parole di una lingua così diversa ma non più lontana.

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Il professor Luigi Lacchè e il ministro Sun Chengyong hanno svelato la targa di istituto Confucio modello

Quel sogno impossibile anche solo da pensare si è avverato questo pomeriggio con l’inaugurazione di Villa Lauri completamente restaurata e riportato ad un nuovo splendore dall’Università degli studi di Macerata che ha voluto qui la sede dell’Istituto Confucio.
«Coltivare la speranza del passato». Così il rettore Francesco Adornato ha definito la scelta di Unimc ricordando «una nobildonna inglese, scrittrice, Margaret Collier, che aveva sposato un ufficiale dell’esercito italiano stabilendosi nelle Marche, fa una gita a Macerata, città, descritta in un suo libro di memorie, “La nostra casa sull’Adriatico”, pubblicato a Londra nel 1886, “in una graziosa posizione, con una Università e una scuola di agricoltura”». Il rettore ha ricordato «l’amara considerazione della scrittrice “Il conte – osserva – è ormai vecchio e non può aspettarsi di goderne a lungo, né ha parenti stretti e non ha ancora deciso a chi lasciare il suo piccolo paradiso”». Ha quindi ripercorso la storia della villa alla morte del Conte, nel 1894, donata alla Congregazione di Carità e nel 1902  acquistata dalla Provincia, finendo per essere utilizzata come sede distaccata del manicomio, ricovero per soldati malati di vaiolo nella prima guerra mondiale, sanatorio per tubercolitici.

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Il saluto del rettore Francesco Adornato

«Abbandonata nel 1982 – ha continuato Adornato –  viene acquistata dall’Università nel 2002, pensata per l’attuale destinazione nel 2014 e, oggi, 20 luglio 2021, viene ampiamente riconsegnata alla città e al suo splendore originario per ospitare l’Istituto Confucio Modello e il China Center, biblioteche, aule, sale, uffici e una residenza con 24 posti.
A ciò si accompagnano i 4600 metri quadrati di parco, consegnati all’Amministrazione comunale perché la collettività possa usufruire del più grande polmone verde della città».
E dal passato ad oggi con qualche frecciatina alla passata amministrazione comunale di Macerata. «L’Ateneo – ha detto Adornato – nel rafforzare i suoi legami internazionali, si conferma uno dei motori dello sviluppo cittadino, vettore di percorsi urbanistici, ribadendo ancora una volta il suo attaccamento alla città.

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Il sindaco Sandro Parcaroli con le assessore Cassetta e Laviano

Una città che tanto amiamo e che, in particolare, io stesso amo molto. È finito il tempo della distanza, se non delle ostilità. Dobbiamo operare in modo condiviso, sinergico e in una logica di sistema, forti di una storia secolare. Così come continuiamo a operare in amicizia e nel rispetto reciproco per rafforzare, anche oggi con questa cerimonia, il dialogo tra popoli e culture diversi, con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di un futuro migliore, di armonia e di pace. È un modello che Matteo Ricci ha luminosamente anticipato, dimostrando l’inattesa e impensabile sintonia tra civiltà distanti e soprattutto nell’intendere l’amicizia».
Il saluto del rettore è arrivato alla platea nell’area allestita tra alberi secolari nel giardino a ridosso della villa, inaugurata, dopo gli inni nazionali italiano e cinese magistralmente interpretato dall’Orchestra Fiati “Insieme per gli altri”, con un taglio del nastro che ha visto fianco a fianco autorità maceratesi e cinesi e la benedizione del vescovo Nazzareno Marconi.

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Sun Chengyong Ministro Consigliere per Scienze e Istruzione dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia

Poi lo svelamento della targa che attribuisce all’istituto Confucio di Macerata il titolo di istituto Modello. Su tredici Istituti Confucio presenti in Italia, Unimc condivide questa nomenclatura con il solo Istituto Confucio de La Sapienza Università di Roma. «Dieci anni fa  – ha detto il presidente dell’istituto Confucio – inaugurammo il nostro a Villa cola. Grazie al professor Filippo Mignini  alle relazioni sviluppate nel tempo muovemmo i primi passi. Un progetto visionario, il nostro per aprire una nostra piccola via della seta. Al nostro fianco c’era Li Madou. Ragion d’essere dell’amicizia sono il bisogno reciproco e il mutuo aiuto. Che Villa lauri diventi luogo di sviluppo e amicizia che abbiamo sognato». Ha ringraziato Unimc e l’istituto Confucio il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli: «Possiamo finalmente riappropriarci di luogo di incontro, confronto e condivisione. Padre Matteo Ricci ha lanciato il seme per una serie di scambi. Unimc ha deciso ancora di puntare sulla città, dal centro storico ai quartieri. Io e il rettore siamo in sinergia». Presente all’inaugurazione Sun Chengyong, Ministro Consigliere per Scienze e Istruzione dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia con la sua delegazione.
La struttura accoglie aule, uffici e 23 residenze per studenti e studentesse Unimc. Fondamentale è stato il lavoro dell’Ufficio tecnico di Unimc guidato dall’architetto Francesco Ascenzi.

 

Apertura di Villa Lauri, nuovi corsi di laurea e 40 milioni di opere: Unimc pronta a ripartire in presenza

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La professoressa Spigarelli e il professor Trentin

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Il rettore Adornato ocl presidente della Provincia Pettinari

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Il presidente del consiglio regionale Elio Latini con il ministro Sun Chengyong

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Monsignor Marconi in visita alla struttura

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Il rettore Adornato con il presidente del Consiglio regionale Latini

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