Da Sergio Isidori, scomparso nel 1979 a 5 anni da Villa Potenza, frazione di Macerata, a Cameyi Mosammet, la 15enne sparita nel 2010 e il cui cadavere venne trovato in un pozzo vicino all’Hotel House di Porto Recanati. Nelle Marche negli ultimi 40 anni sono sparite 726 persone, i minori scomparsi sono 616, tra cui 31 italiani e 585 stranieri.
Negli ultimi anni è emerso il fenomeno del child abduction, con genitori che portano via i figli all’ex partner e vanno all’estero interrompendo i contatti. Nella maggior parte dei casi di scomparsa si tratta di allontanamenti volontari e in breve tutto si conclude con il ritorno a casa. Purtroppo non sempre è così e oggi con la Giornata mondiale dei bambini scomparsi si rinnova l’attenzione su questo tema.
Oggi il prefetto di Macerata, Flavio Ferdani, ha ricevuto questa mattina Giorgia Isidori, presidente dell’associazione “Penelope Marche”. Nel corso dell’incontro, il Prefetto ha ribadito la massima attenzione della Prefettura al tema della scomparsa di minori ed assicurato l’impegno, in relazione ai compiti assegnati dalle disposizioni di legge vigenti in materia, alla sensibilizzazione degli enti e delle amministrazioni coinvolte nella ricerca delle persone scomparse affinchè le procedure concordate per il rintraccio degli scomparsi siano scrupolosamente seguite sin dal momento della denuncia. E’ in corso di aggiornamento il Piano provinciale per le persone scomparse che vedrà, come previsto anche dalle circolari del Commissario straordinario del Governo, un ampio coinvolgimento delle associazioni di volontariato operanti nel settore.
Nelle Marche i casi di minori scomparsi vengono seguiti da vicino dall’Associazione Penelope che sta anche affiancando genitori vittime di sottrazione internazionale di minore, la cosiddetta child abduction, rapimento ad opera di un genitore che conduce illecitamente all’estero il minore, in alcuni casi, senza più darne notizia interrompendo qualsiasi contatto con il genitore vittima della sottrazione, divenendo irreperibili, e rendendo di fatto compromesso il diritto alla bigenitorialità del minore stesso. Genitori che stanno portando avanti battaglie umane e giudiziarie a livello internazionale per ottenere il rimpatrio dei loro figli italiani sottratti unilateralmente dal coniuge e trattenuti in territorio estero.
Per sensibilizzare sul tema dei minori scomparsi la polizia ha organizzato una serie di incontri in provincia. Il primo venerdì prossimo quando personale specializzato dell’Ufficio minori della Divisione Anticrimine, diretta dal vice questore Patrizia Peroni e personale della Polizia postale, incontreranno alcune classi della scuola secondaria di primo grado di Macerata che verranno sensibilizzati in relazione al fenomeno. Gli incontri con gli istituti scolastici proseguiranno anche nelle prossime settimane. La polizia lancia un appello a questi ragazzi e ragazze, a non seguire l’istinto di allontanarsi, ma ad affidarsi a personale specializzato sempre presente e sempre disposto ad ascoltare i giovani che vivono situazioni difficili.
«Nel Maceratese sono 169 i minori di cui sono perse le tracce»
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Ottima iniziativa! Il timore di qualche organizzazione criminale per il traffico di bambini ci può stare? Mai perderli d’occhio da parte dei genitori. È facile a dirlo ma è altrettanto facile attimi di disattenzione specie nei luoghi affollati. Tanta attenzione!
Carissima Giorgia, ti ricordo sempre per la tua lotta per lenire il dolore immenso di coloro a cui viene “rubato” un figlio. Non c’è pena sufficiente a punire questi assassini di affetti. Ricordo tuo padre e tutta la tua famiglia. Ricordo sempre quel fatto che ha pugnalato al cuore i Maceratesi di quei tempi. E che mai è stato dimenticato. Contro questi abominevoli individui che ti uccidono lentamente, giorno dopo giorno, non c’è pena sufficiente per punirli. Occorre esser Santi per perdonarli. Molti di noi non sono “santi” e quindi non li perdoniamo…
Bene, l’incontro con le Forze dell’Ordine, e in questo caso con l’autorità istituzionale rappresentata dal Prefetto dott. Flavio Ferdani e con gli apparati investigativi, fa sperare in una maggiore capacità di investigazione e di intervento.
Mi piace dire che fonti sicure dell'”intelligence” internazionale considerano le nostre Forze dell’Ordine come tra le migliori al mondo. Forse la prima forza al mondo per capacità di “intelligence”. Senz’altro la forza istituzionale che difende la democrazia nel Paese.