Un tratto della pista ciclabile vicino al Capannone Nervi
L’edificio ex sede Montedison a bordo mare a Porto Recanati continua a far parlare e destare dubbi e preoccupazioni. In questi giorni si è reso necessario un intervento di smaltimento di un manufatto d’amianto per la salvaguardia dell’incolumità pubblica nell’area oggetto di tante polemiche.
«L’amministrazione del Comune di Porto Recanati – si legge in una determina dell’ente – ha avviato il procedimento di rimozione e smaltimento di una canna fumaria composta da eternit ritrovata nei pressi del Capannone Nervi. Il materiale era stato indicato come residuo del vecchio impianto industriale, perciò è stato sottoposto ad analisi chimica per accertarne la composizione. Dopo la rimozione, il materiale contaminato sarà smaltito in una discarica autorizzata; la ditta che si è aggiudicata i lavori è la “Metal work” di Camporotondo di Fiastrone. L’importo della spesa è di 500 euro più Iva».
La struttura è al centro del dibattito cittadino dopo l’approvazione da parte della Regione del progetto di illuminazione artistica a cui verranno destinati 120mila euro. Oltre alla protesta dei cittadini era seguita un’interrogazione del M5S al presidente Acquaroli.
Capannone Nervi, illuminazione o consolidamento? Il M5S interroga Acquaroli
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L’articolo per UNA dico UNA canna fumaria in Eternit?
Non ho parole!