Barbara Vittori
di Elisabetta Brasca
«Durante la pandemia sono diminuiti gli abbandoni, ma allo stesso tempo sono meno le persone che adottano». Sono queste le parole di Barbara Vittori, direttrice della cooperativa Meridiana Sociale che dal 2009 è gestore del canile di Civitanova. Il canile può ospitare oltre 110 cani e momentaneamente ce ne sono 38 nel rifugio e 28 nel canile sanitario.
Com’è organizzato il canile di Civitanova?
«Il canile di Civitanova è stato realizzato nel 2003, ed è una struttura in cui c’è sia un canile sanitario cioè dove i cani appena accalappiati svolgono tutti gli accertamenti del caso, dal microchip alle sterilizzazioni. Poi trascorso un periodo obbligatorio per la normativa nazionale, il cane se non è reclamato viene trasferito al rifugio. Il canile sanitario è multizonale, cioè vengono trasferiti qui i cani del comune di Civitanova, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Monte San Giusto, Morrovalle e Porto Recanati. Nella zona rifugio a Civitanova, vengono accolti solamente i cani di Civitanova e Montecosaro, gli altri sono trasferiti nelle strutture di convenzione che hanno stipulato le città. La struttura di Civitanova è gestita dalla cooperativa Meridiana Sociale dal 2009. Questo ente è formato sia da dipendenti assunti con regolare contratto nazionale del lavoro che da associazioni animalistiche che svolgono attività di volontariato. All’interno del canile c’è anche un’educatrice cinofila e il servizio veterinario che svolge le verifiche infettive igieniche sanitarie».
Il Jack Russel “Lampo”
Quali attività sono svolte all’interno del canile?
«Ci sono le attività di base che vanno dalla pulizia del box, alla tolettatura e alla somministrazione del cibo. Poi ci sono attività purtroppo frenate dalla situazione pandemica, come l’accoglienza con il pubblico, finalizzata all’adozione. Ogni cane ha un vissuto a sé e a seconda della sua problematica, sono svolti percorsi di socializzazione con i possibili nuovi padroni, la parte sanitaria invece è riservata al personale sanitario. Una volta valutato che il cane sta bene, si procede solitamente con gli incontri pre-affido per il cane e con la conseguente adozione».
Ci sono al momento cani che stanno svolgendo qualche percorso di socializzazione?
«Sì. Da tre mesi è entrato un Jack Russel di 5 anni di nome Lampo, non più gestibile dalla famiglia e ora sta svolgendo un percorso di integrazione. Un altro caso è quello di una barboncina nera di nome Alia che era stata adottata da cucciola ed ora è tornata al canile per problemi di aggressività. I primi giorni in canile non è uscita dal box, ora ci auguriamo di recuperarla».
La Barboncina “Alia”
Si è verificato un aumento dell’abbandono dei cani in questo periodo di pandemia?
«No. Anzi si è palesata una riduzione degli abbandoni negli ultimi anni. La mission di Meridiana Sociale è quella di tutelare gli animali e creare posti di lavoro. Posso per cui ritenermi felice della riduzione del trend di abbandono però allo stesso tempo sono meno le persone che adottano. In questo periodo di pandemia, i cani si sono rivelati più che mai, di grande compagnia. Momentaneamente il canile a causa del covid è chiuso al pubblico, ma se qualcuno deve venire a recuperare il proprio cane può farlo assolutamente, invece per quanto riguarda le adozioni e l’accesso è possibile solo per una persona previo appuntamento».
Complimenti
se i dati si riferiscono da l anno scorso a questo tutto normale l anno scorso per il lockdown c e stata la corsa a comprare cani
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Creare posti di lavoro per i cani?
Eppure ho sentito con le mie orecchio dire da diverse persone “se non avessi avuto la compagnia del mio cagnetto non so come avrei reagito alla pandemia”.